15 Settembre, 2002
“CARAVAGGIO: LA LUCE DEL BUIO” PRIMA NAZIONALE
NOTE DI SUSANNA BELTRAMI, LA COREOGRAFA
“La Notte dei Musei” anno 2010 – Sesta edizione
“Caravaggio: la luce del buio”
PRIMA NAZIONALE
Sabato 22 maggio 2010 – ore 21.00
Museo Civico “Ala Ponzone”
Ingresso libero
L’appuntamento si inserisce nell’edizione
annuale della rassegna, che ha avuto inizio
le passate settimane e che ha vissuto il
suo momento clou, lo scorso sabato 15 maggio,
presso il Museo Civico “Ala Ponzone”
di Cremona.
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L’Associazione Pier Lombardo
Presenta
“CARAVAGGIO: LA LUCE DEL BUIO”
PRIMA NAZIONALE
Uno spettacolo ideato da Susanna Beltrami
Coreografie di Susanna Beltrami e Matteo
Bittante
Consulenza musicale di Sandro Dandria
Maitre du ballet Matteo Bittante
Musiche di Sandro Dandria, Edvard Grieg,
Anton Bruckner, Claudio Monteverdi
e anonimi popolari
Con i giovani danzatori dell’Accademia Pier
Lombardo di Milano
(Floriana Battista, Leonardo Bizzarri, Alice
Carrino, Eleonora Cinti, Cristian Cucco,
Chiara Dal Maso, José Dominguez, Virginia
Ferri, Daphne Ierace, Nihad Isayev, Valentina
Lusciano, Fabrizio Marongiu, Laura Massari,
Federico Meica, Sara Perra, Chiara Serafini
e Aira Togoinar)
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CARATTERISTICHE ESSENZIALI DELL’OPERA
Le opere del Caravaggio, da quelle giovanili
a quelle della maturità, si muovono con energia
verso il teatro e il teatro ne prende spunto
coinvolto dalle loro chiavi drammaturgiche,
dal movimento corporeo che trapela da esse
e dalla luce che evidenzia le relazioni tra
gli elementi e i pensieri che vi sono celati.
La danza, il linguaggio che è utilizzato
in questo spettacolo, si nutre della espressività
narrativa sorprendente dei personaggi caravaggeschi,
così teatralmente efficaci e vicini al concetto
della contemporaneità del corpo: torsioni,
contrazioni, porzioni di corpo selezionate
da una luce quasi abbagliante, espressività
di volti che spesso raccontano qualcos'altro
rispetto a ciò che si vede.
Così, il sottotesto di questo spettacolo
è costituito da un'emersione di umori e ambiti
sacri e profani, esattamente come si racconta
del grande pittore che prediligeva la frequentazione
di luoghi estremamente popolari pervasi da
un'umanità al limite della morale e lavorava
nel contempo per nobili e famiglie prestigiose.
Dal buio che non fa paura ma che vuole essere
la condizione per meditare e far scaturire
dal profondo le forme dell'immaginario, nascono
quadri in movimento che si nutrono delle
atmosfere del Caravaggio avvicinandosi alla
contemporaneità con uno sviluppo di temi
a noi vicini e con il sostegno di una colonna
sonora che viaggia in un tempo fedele a quell'epoca,
e in altri momenti lontano da essa, fino
alla musica d’oggi, addirittura elettronica.
NOTE DI SUSANNA BELTRAMI, LA COREOGRAFA
«Questo Caravaggio è stata un’avventura creativa.
Le immagini che mi sono arrivate per la realizzazione
della coreografia mi sono giunte fluide,
magari non coerenti con la pittura del grande
artista, eppure – direi magicamente –, durante
il lavoro, esse si avvicinavano a me. Quando
mi è stato proposto di realizzare questo
spettacolo a Cremona, stavo partendo per
un viaggio nel deserto del Sahara, ed è incredibile
quanti segnali, durante quest’escursione,
si siano manifestati in me del mondo caravaggesco.
Nella mente, quasi all’improvviso, mi è balenato
il titolo dello spettacolo – “Caravaggio:
la luce del buio”- in maniera subitanea,
per quanto i titoli, sovente, siano difficili
da trovare… L’incandescenza della luce del
deserto mi ha confermato di sentire la necessità
di evidenziare aspetti che apparivano in
ombra, facendomi capire che la vita è un
cammino fortemente rivolto alla chiarificazione
dei sentimenti e degli intenti, mentre il
corpo deve rappresentare – quasi con “forza”
– il mezzo per uscire dal buio. Ho, dunque,
sentito di volere mettere in luce quella
debolezza, quella particolare vocazione che
l’uomo ha al tormento e, dall’altra parte,
alla ricerca della felicità, anche parlando
dell’amore di Caravaggio per i suoi modelli
(anche se uomini, o proprio perché tali:
in fondo, l’occhio di un grande artista non
si innamora della visione unilaterale delle
cose, ma si muove curioso nel mondo). Io
sostengo che in quest’epoca dobbiamo cercare
la bellezza nell’imperfezione, nella verità
e nella caducità delle cose che accadono
nel corso della nostra vita, ed avere la
forza – anche attraverso uno spettacolo di
danza – di elevarle a grande dignità. Mi
sono, dunque, innamorata dell’idea di trasformare
lo splendido cortile del Museo Civico “Ala
Ponzone” di Cremona in un luogo di “contagio”
per il pubblico mediante la vicinanza con
gli artisti, con i loro corpi, i loro abiti,
così da dare la sensazione che si stia, tutti
assieme, dentro un immaginario quadro e che
ci si senta partecipi di un momento di straordinaria
ritualità. Questo, a mio avviso, significa
fare teatro: comunicare reciprocamente attimi,
passioni, sensazioni, intuizioni».
Susanna Beltrami
Ufficio Stampa dell’evento: Fabio Canesi
Cellulare 328.5417195
E–mail fabiocanesi@yahoo.it
Ufficio Stampa del Comune di Cremona: Albino
Rigoni
Telefono: 0372.407019
E–mail albino.rigoni@comune.cremona.it
Informazioni per il pubblico
Telefono: 0372.407269 Fax: 0372.407770
Sito telematico: http://musei.comune.cremona.it
“La Notte dei Musei”
Evento a cura del Comune di Cremona
(Assessorato alla Cultura, al Turismo e al
Commercio)
 
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