15 Settembre, 2002
Casalmaggiore. IL PD impegnato sui temi dell'occupazione.
E' stato ribadito in un incontro a Casalmaggiore
Lunedì sera, presso la sede del nostro circolo
Pd si Casalmaggiore, si è tenuta una riunione
della Segreteria Provinciale di Cremona.
Alla serata hanno partecipato i segretari
del neonato Circondario Casalasco del Partito
Democratico ed alcuni ospiti che hanno potuto
assistere ai lavori dei dirigenti provinciali.
Il segretario, Titta Magnoli, insieme a Matteo
Piloni (Coordinatore della Segreteria proveniente
da Crema), Alessia Manfredini (responsabile
della Comunicazione, proveniente da Cremona),
Rossella Zelioli (responsabile Scuola e Formazione,
da Isola Dovarese) e Marco Fazzi (responsabile
3° Settore, No Profit e Immigrazione, da
Vicomoscano), ha aperto i lavori ribadendo
il rinnovato interesse della Federazione
per il nostro territorio, impegnando di fatto
il partito provinciale al supporto materiale
ed intellettuale per i circoli e, iniziando
dalla serata svoltasi a Casalmaggiore, ha
garantito la maggiore presenza possibile
nel casalasco con l'organizzazione di eventi
che coinvolgano tutto il Circondario. I lavori
si sono svolti con il supporto di tutti i
presenti in una discussione proficua, dalla
quale sono emersi tanti spunti di riflessione.
Il tema portante della serata è stato introdotto
da Magnoli dopo una breve presentazione del
ruolo e delle funzioni della segreteria provinciale
con un excursus sulla situazione politica
cremonese, in particolare per le realtà delicate
di Cremona (inevitabile l'accenno al caso
Fodri) e Crema (dove il PD lamenta l'assenza
politica dell'Amministrazione). L'argomento
dei lavori ha principalmente riguardato l'annosa
questione occupazionale del territorio casalasco,
resa drammatica in particolare dalla situazione
del Gruppo Cogeme Siderimpex e dal destino
delle oltre 150 famiglie coinvolte, che rischiano
di vedersi negato un futuro a causa della
famigerata crisi economica la quale, tutt'altro
che passata, sembra aver toccato il nostro
territorio in modo assai più profondo di
quanto in realtà venga percepito da un'opinione
pubblica non strettamente addetta ai lavori.
Numerosi i contributi dei presenti, ad affermare
la necessità di una rilettura immediata del
sistema produttivo locale e di un mercato
del lavoro che non è più in grado di far
fronte alle pressioni dell'economia. Si è
parlato della chiusura di un ciclo per Casalmaggiore
e delle numerose aziende che si troverebbero
alla fine della loro vita produttiva se non
aiutate dagli attori sociali presenti nel
territorio. Tali realtà andrebbero incentivate
a rinnovarsi nel medio e lungo periodo. Occorre
che le aziende ricomincino a scommettere
sui giovani, sulla manodopera qualificata
e sul talento dei numerosi laureati che troppo
spesso ormai trovano impiego lontano dalla
loro terra d'origine (anche se dai dati che
i sindacati diffondono il mercato del lavoro
nelle zone limitrofe è ormai saturo). Le
parti sociali quindi hanno il delicato (quanto
urgente) dovere di creare le condizioni tramite
le quali si possa salvaguardare il tessuto
sociale per portarci fuori dalla crisi.
Siamo arrivati ad un punto di non ritorno
in cui è impossibile non soffermarsi a riflettere
sulle risposte che la popolazione chiede
in merito al futuro di Casalmaggiore e dei
territori circostanti. Si è detto più volte
che il Partito Democratico ha nel DNA il
tema del lavoro e questo deve essere il motore
trainante della nostra azione politica soprattutto
nel casalasco ora protagonista di una congiuntura
economica particolarmente sfavorevole. Proprio
perchè abbiamo la consapevolezza che ora
più che mai è il momento di dare delle risposte,
il proposito che ci siamo dati, uscito a
conclusione dei lavori, è quello di creare
un tavolo di discussione a Casalmaggiore
(Stati generali del lavoro nel casalasco)
in cui coinvolgeremo tutti i sindacati, i
partiti, gli ordini professionali, le agenzie
di lavoro temporaneo, le associazioni di
categoria, gli enti locali presenti sul territorio.
Tale iniziativa, che non sarà legata all'appartenenza
politica dei partecipanti ma all'esclusivo
senso di responsabilità di ciascuno, servirà
ai presenti, per offrire la propria visione,
a proporre e discutere soluzioni che vengano
condivise da tutte le parti sociali. Un modo
insomma per trovare responsabilmente e collegialmente
una risposta, non solo per i lavoratori di
Cogeme e Siderimpex ma anche per tutte le
altre aziende in difficoltà, perchè lo spirito
con il quale chiameremo le parti attorno
ad un tavolo (tutte le realtà economiche
casalasche verranno coinvolte) sarà proprio
quello di condividere insieme progetti ed
idee per il futuro occupazionale, produttivo
ed economico di tutto il nostro territorio.
Contiamo di aprire la fase di discussione
intorno alla metà di Novembre. Il passo successivo
sarà immediato e sarà quello di informare
cittadini ed i lavoratori sul risultato del
lavoro svolto, oltre alla trasmissione delle
proposte emerse a tutti gli organismi di
governo (Comuni, Provincia, Regione, Stato).
Il progetto riguarderà tutti i settori lavorativi
presenti nel casalasco e chiederemo formalmente
il contributo di ciascuno all'elaborazione
di una strategia che ci permetta in maniera
efficace ed efficiente di restituire al territorio
la dignità che gli compete (e per la quale
si è sempre distinto nel tempo). Torniamo
infine a parlare con i cittadini, con le
famiglie, con i lavoratori che sono la linfa
vitale di questa nazione.
Chiediamo con forza al governo di riconoscere
il paese reale e che ci si renda conto che
non è solo con le leggi elettorali, i processi
brevi, i lodi Alfano e gli scontri politici
che si risolvono i problemi. Serve una svolta
e intendiamo iniziare a darla per una volta
dal basso, utilizzando tutti gli strumenti
possibili per coinvolgere i cittadini in
una dimensione più partecipata del processo
decisionale politico e lanciando gli opportuni
segnali a chi manovra nelle stanze dei bottoni.
Ne approfitto per applaudire al progetto
di Rive Gauche che porterà a Casalmaggiore
la dirigenza nazionale Fiom. Come Partito
Democratico aderiremo all'iniziativa con
entusiasmo ma non mancheremo di chiedere
a loro ed a tutte le forze politiche locali
di impegnarsi per proseguire su questa strada
aderendo al nostro progetto perchè riteniamo
sia fondamentale raggiungere un percorso
condiviso. Proseguire su binari paralleli
può essere utile ma compiere un percorso
politico tutti insieme sicuramente costituisce
una spinta propulsiva molto più funzionale,
non tanto al centrosinistra quanto allo sviluppo
dell'intero sistema economico nazionale al
quale tutti, partiti, associazioni, sindacati
e cittadini, siamo chiamati a concorrere.
Marco Vallari
Segretario PD Casalmaggiore
 
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