15 Settembre, 2002 4° giorno - cronaca del 5 luglio. Una gaffe su Lilly Gruber infiamma Gad Lerner
4° giorno - cronaca del 5 luglio.
Il dibattito al palco centrale è stimolante
a partire dal titolo "Domani è un altro
giorno (si vedrà) ovvero come provare a
vincere in Lombardia nel 2005.
I partecipanti sono di calibro nazionale:
da Massimo Cacciari , filosofo e rappresentante
della Margherita, Gad Lerner, noto giornalista
di sinistra, o meglio di centro-sinistra
come lui si definisce e Luciano Pizzetti, consigliere regionale lombardo di Cremona
e segretario regionale dei Ds.
Cristiana Mainardi, direttore del quotidiano
"La Voce", coordina il dibattito.
La platea è attenta. Vuole dei segnali, vuole
capire le prosettive.
Alla domanda "come vincere in Lombardia"
rispondono tutti e tre gli uomini politici...
Cacciari è graffiante come sempre e lancia
la palla a Luciano Pizzetti: "visto
i rapporti di forza è necessario andare avanti
sulla scelta della lista unitaria, e la responsabilità
è tutta sulle spalle dei DS".
"I Ds si fanno carico di questa responsabilità -
risponde Pizzetti - in questa zona di frontiera
come la Lombardia abbiamo ben presente la
prospettiva. Non è possibile presentarci
con le vecchie liste dei partiti."
Gad Lerner, che esclude di definirsi politico,
ha la risposta più profonda che gli porta
un applauso convinto: "Ormai siamo
elettori dell'Ulivo... noi andiamo a votare
non per i singoli partiti, andiamo a votare
per il centro-sinistra. Insomma dobbiamo
lavorare per una forza politica unitaria."
Cristiana Mainardi, durante una domanda si
fa scappare "come spiegate che una
Lilly Gruber qualsiasi prende più di un
milione di voti..."
Gad Lerner, con foga, prende le distante
da questa definizione " che giudica
"sbagliata" e difende l'immagine di Lilly
Gruber, non come personaggio televisivo,
ma come una professionista seria che si è
dedicata alla politica, che ha accettato
di essere capolista, una donna che si è spesa
per una forte battaglia di rinnovamento. L'applauso
è forte e la Mainardi pare si mangi le unghie
dalla figuraccia.
La platea sembra cogliere il messaggio forte.
"In effetti, sottolinea Paolo, un
giovane elettore il nodo è questo: i partiti
debbono fare un passo indietro anche due."
La discussione prosegue con interesse sui
temi programmatici, sul programma unitario
da definire per le elezioni lombarde. Tutti
e tre i relatori però sottolineano che il
problema non è solo il programma, ma il tipo
di alleanze politiche che si riescono a mettere
in campo.
L'applauso finale è forte e passionale.
Anche questa sera il popolo del centro-sinistra
ha la sensazione che un ulteriore passo in
avanti sia stato fatto.
Fuori dalla fiera la festa continua in allegria... Tadioli
e Boccaccia pellustrano gli stand per gli
ultimi ritocchi.
Gianki