15 Settembre, 2002
Fondazione “Janua Coeli” - “Missionari nell’amore”
Folla in Sala Bonomelli per il “villaggio della carità” di Stilo de’ Mariani
Era davvero affollatissima ieri sera Sala Bonomelli del Centro Pastorale
Diocesano di Cremona per la presentazione del Villaggio “Janua Coeli –
Missionari nell’Amore”: il centro socio-assistenziale che sorgerà a Stilo
De’ Mariani (Comune di Pessina Cremonese). Ad aprire e a chiudere l’incontro
S. E. Mons. Dante Lafranconi, con un commento ad un brano della Ia Lettera di S.
Giovanni “Noi abbiamo riconosciuto e creduto all’amore che Dio ha per noi.
Dio è amore” e la lettura di una sua preghiera alla Vergine Maria: “Tu sei
la porta del Cielo che si apre per consentire al Figlio di Dio di entrare nel
mondo”.
Il centro è infatti dedicato a Maria Vergine, mediatrice di grazia, su
ispirazione di Giacomo Demicheli, laico, 35 anni, Presidente della Fondazione
“Janua Coeli”, nata due anni fa per dare ali al progetto che conta sul
braccio operativo dei “Missionari dell’Amore”, un gruppo di fedeli laici
che si ispira ai principi del Vangelo, per offrire sostegno a persone in
difficoltà. L’iniziativa scaturisce da un’esperienza di conversione.
Giacomo afferma: “Se Dio è riuscito a cambiare un cuore arido come era il
mio, di certo non avrà difficoltà a costruire quattro mura”.
L’opera è importante. Ne ha riferito con accuratissime slides Federica
Frosi, psicologa, membro del Cda della Fondazione. Si tratta di infrastrutturare
35 mila metri quadrati: 5400 mq dei quali per strutture ricettive e ricreative,
alloggi, presidi medici, asili, uffici, persino spazi teatro e biblioteca, e una
piccola chiesa ecc…, lungo un percorso che segue le fasi della vita. I
destinatari sono bambini, soli o amati, male, donne, anziani e malati,
anzitutto, e in generale emarginati, senza tetto, persone che hanno bisogno di
un aiuto, materiale e immateriale. Si mettono in campo professionisti ma anche
volontari. Le strutture sono palazzine ad un solo piano (due soli nuclei di 4
piani), in armonia con la campagna cremonese, raccordate a giardini, d’incontro
e meditazione, e piazze, per momenti comuni di vita, che valorizzano di volta in
volta materiali diversi (sabbia, ghiaia, legno ecc..). Con l’acqua: elemento
chiave di unione di spazi e situazioni. Sono questi infatti codici dominanti,
del progetto donato dagli architetti Nicola Bolpagni, Lucia Talpes e Stefana
Balan dell’Accademia svizzera di Mendrisio, presenti ieri sera con il plastico
che ha esemplificato il loro impegno.
Significativi alcuni commenti. S.E. Mons Dante Lafranconi, Vescovo di
Cremona, ha parlato di chi, sostenuto dall’amore di Dio, per spirito di
carità, si espone fino in fondo, per sostenere le ragioni degli ultimi.
Maura Ruggeri, Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Cremona, nel ricordare
la bontà dell’impegno tradizionalmente espresso nel campo dell’assistenza
dalle strutture esistenti, ha rilevato l’importanza di un centro che, parlando
di grandi povertà, sa portare al centro la persona e ha sottolineato l’importanza
di figure come quella di Giacomo nella testimonianza di questo impegno. E’
partito infine dall’esperienza personale, il Sindaco di Pessina Dalido
Malaggi, per portare con parole convinte consenso e disponibilità a
collaborare, anche per la ricaduta in termini socio-economici e occupazionali
che il progetto promuove.
Secondo dati statistici provinciali, Stilo è all’interno di una
aggregazione di 8 comuni, con circa 10 mila abitanti, su una superficie di 121
Kmq. La popolazione invecchia (circa il 20% ha superato i 65 anni). Il ricambio
generazionale è solo in parte compensato dalla presenza straniera (in
prevalenza Indiani). E’ alta l’incidenza di malattie tumorali.
Il centro serve. C’è soprattutto un’utilità che Giacomo ricorda: ”donarsi,
per amore, per colmare le proprie e le altrui solitudini, per incontrare Dio che
è proprio là dove si trovano le persone che hanno più bisogno”.
(Ufficio Stampa “Janua Coeli”)
 
Immagini della serata
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