15 Settembre, 2002
Marco Carra: sì alle Primarie per le politiche
Il leader dei Ds di Mantova propone la consultazione per formare la lista dell’Ulivo
Carra: sì alle primarie per le politiche
di Nicola Corradini da www.ulivistimantova.it
Il leader dei Ds di Mantova propone la consultazione per formare la lista dell’Ulivo
Il politologo Pasquino al centrosinistra: occorre mobilitare l’elettorato
«Sarà utile scegliere parte dei candidati alle politiche con le primarie: dal 16 ottobre non si torna indietro».
A spendersi a favore del coinvolgimento degli elettori del centrosinistra nella definizione di una quota di candidati ulivisti alle elezioni del 2006 è il segretario Ds Marco Carra.
Il leader della Quercia mantovana ha scelto non a caso l’incontro col politologo Gianfranco Pasquino organizzato dagli Ulivisti della Margherita, per lanciare la proposta.
«Ma per le provinciali non sarà necessario - ha chiarito Carra - il presidente uscente Maurizio Fontanili ha ben governato». Una precisazione dovuta, quest’ultima, per evitare fraintendimenti sulla volontà della Quercia di dare il benestare ad un Fontanili bis. Carra, anzi, ha sollecitato la Margherita, il partito di Fontanili, a «chiarire in modo ufficiale se intende o meno riproporre la candidatura del professore».
L’intervento a sostegno delle primarie per la scelta dei candidati alle politiche del leader dei Ds, ha fatto comparire grandi sorrisi sui volti di Paolo Rampi e degli altri esponenti dell’area Ulivista della Margherita presenti ieri a palazzo Soardi per seguire l’incontro con Pasquino.
"Contatteremo gli Ulivisti di Cremona per rilanciare anche là la proposta", ha detto a fine incontro un Rampi entusiasta.
Tra il pubblico, non numerosissimo per la verità, c’erano anche il sindaco Fiorenza Brioni, gli assessori Piccinelli e Rosano e l’ex segretario cittadino di Dl, Luciano Fornari. Nessun big della Margherita locale, come è stato fatto notare da qualche Ulivista.
Va detto che Carra ha fatto una dichiarazione d’intenti più che una proposta operativa. Ma il leader diessino è convinto e, riprendendo la proposta avanzata al centrosinistra nazionale da Pasquino (metà dei candidati scelta dai partiti, l’altra metà con le primarie «da svolgere magari a fine gennaio per lanciare la campagna elettorale») ha affermato che «la selezione delle candidature per il parlamento della lista Ulivista deve passare attraverso la partecipazione dei cittadini. Non si possono fare liste formate esclusivamente da candidati fatti cadere dall’alto. Dopo le primarie del 16 ottobre, non si può fare marcia indietro».
Quella di Carra è in definitiva la prima risposta in chiave mantovana al ragionamento fatto dal docente universitario bolognese. Pasquino ha precisato di non essere «un fondamentalista delle primarie: se un sindaco o un presidente della provincia hanno ben governato e se non ci sono tra gli elettori raccolte di firme a sostegno di altri possibili candidati, non c’è motivo di indire le primarie».
Ma il politologo pensa soprattutto alle politiche del 2006, a quelle liste bloccate e al ritorno al proporzionale. «Le primarie mobilitano e aumentano la partecipazione dell’elettorato - ha detto - insomma servono a ricostruire la politica. Certo non indeboliscono i partiti».
 
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