15 Settembre, 2002
La Caritas Cremonese nel Carcere
«Mentre prosegue, acceso, il dibattito su possibili provvedimenti di clemenza… continua senza soste l’impegno»
Mentre prosegue, acceso, il dibattito su possibili provvedimenti di clemenza
per i detenuti reclusi nelle carceri italiane, continua senza soste l’impegno
della Caritas Cremonese presso l’istituto penitenziario cittadino.
Nel 2005 sono stati 277 (il 15,16% in più rispetto al 2004) i detenuti oggetto,
a vario titolo, di attenzione e aiuto.
Di questi 165 italiani e 112 stranieri.
640 sono stati i colloqui sostenuti dal Centro Ascolto Carcere attivato
all’interno della Casa Circondariale di Cremona per garantire ascolto, sostegno,
relazione d’aiuto, progettazione di percorsi di reinserimento sociale.
A 146 detenuti in grave situazione di indigenza (8,90% in più rispetto al 2004)
sono stati garantiti contributi economici per un totale di 4.199,77 euro (39,32%
in più rispetto al 2004), necessari soprattutto per l’acquisto di acqua minerale
(il carcere si trova alla fine della rete idrica cittadina e l’acqua del
rubinetto, pur dichiarata potabile, giunge sporca a carica di sedimenti), di
farmaci, per effettuare telefonate con familiari lontani e impossibilitati a
recarsi a colloquio e altri bisogni primari.
In forte aumento anche le richieste di indumenti.
Alcuni detenuti sono privi di una rete familiare alle spalle o si trovano in
condizioni di povertà e indigenza tali da non avere neppure la possibilità di
procurarsi un abbigliamento adeguato alle mutevoli condizioni climatiche.
Non è per nulla raro, infatti, che alcune persone debbano affrontare la
carcerazione solo con il vestiario indossato al momento dell’arresto, così come
è anche frequente incontrare carcerati, fermati durante l’estate, costretti ad
affrontare l’inverno con i soli indumenti estivi posseduti.
Solo nel 2005, la Caritas Cremonese ha distribuito 154 pacchi di indumenti
(46,75% in più rispetto al 2004) a 115 detenuti (39,13% in più rispetto al 2004)
per un totale di 31 accappatoi/salviette, 268 paia di calze, 39 camicie, 40
ciabatte, 5 cuffie di lana, 3 guanti, 19 giacche a vento, 272
magliette/canottiere, 72 maglioni pesanti, 250 mutande, 73 pantaloncini, 33
pantaloni, 3 pigiami, 103 paia di scarpe, 79 tute da ginnastica.
Il materiale è stato recuperato dalle raccolte Caritas, donato da benefattori,
dalla ditta Macron (sponsor tecnico U.S. Cremonese) o acquistato nuovo per un
costo di 2.482,45 euro (26,29% in più rispetto al 2004).
La Caritas si è poi fatta carico di tutta una serie di interventi come la
fornitura o la riparazione di occhiali da vista, libri, francobolli, buste,
radio, attrezzature sportive, ecc. per un costo di 1.251,74 euro.
Donati anche, la scorsa estate, 7 frigoroferi/congelatori (costo 2.450 euro) per
poter garantire ai detenuti, nei mesi più afosi, almeno un poco di acqua fresca.
La spesa complessiva per gli interventi in carcere è stata di 10.383,96 euro
(33,02% in più rispetto al 2004).
A questi si aggiungono le spese per l’accoglienza, presso la Casa Accoglienza di
Cremona, di 3 detenuti in permesso premio, 4 accolti in misura alternativa alla
detenzione e con progetti di inserimento lavorativo e le accoglienze temporanee
di detenuti scarcerati e senza altri riferimenti.
Per potenziare e qualificare le possibilità di accoglienza e reinserimento
sociale, è in fase di realizzazione, presso la casa parrocchiale di San Savino
in Cremona, una struttura specifica che sarà intitolata a Giovanni Paolo II.
Molto è stato fatto, ma molto di più resta da realizzare.
La Caritas desidera ringraziare tutti quanti hanno reso possibile queste opere
di carità, ma contestualmente lancia un accorato appello affinché ulteriori
risorse, umane e materiali, possano essere messe a servizio della realtà
carceraria.
In particolare servono:
- volontari, anche in vista della prossima apertura della comunità Giovanni
Paolo II di San Savino;
- catechisti per i percorsi di catechesi proposti in carcere a Cremona;
- indumenti (pigiami, salviette, pantaloni, calze, scarpe, tute, giubbotti,
maglioni, camicie, felpe, magliette, mutande, ciabatte, pantaloncini,
accappatoi); le taglie richieste sono M – L – XL – XXL, per le scarpe i numeri
dal 39 al 46. I vestiti devono essere nuovi o usati (purché in ottimo stato).
- Offerte in denaro, fiscalmente deducibili, che possono essere versate su uno
dei seguenti conti:
CONTO CORRENTE POSTALE
N 68411503
Intestato a Fondazione San Facio onlus
Via Stenico 2/b – Cremona
CONTO CORRENTE BANCARIO
N 54/5161/74 presso la banca di Piacenza
filiale di Cremona, Via Dante – CAB 11400 – ABI 05156
Intestato a Fonsazione San Facio onlus
Via Stenico 2/b – Cremona
 
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