15 Settembre, 2002
Giornate Europee del Patrimonio
23 e il 24 settembre tutte le sedi museali accessibili gratuitamente; appuntamenti musicali; il 23 settembre convegno su Danilo Montaldi
Il Comune di Cremona aderisce alle Giornate Europee del Patrimonio. Quest'anno
il tema “Un patrimonio venuto da lontano". In tale occasione il 23 e il 24
settembre tutte le sedi museali cittadine saranno accessibili gratuitamente. Le
iniziative promosse per questa circostanza, oltre al convegno su Montaldi, sono
un concerto nella Sala San Domenico della Pinacoteca curato dalla Provincia,
quindi gli appuntamenti musicali indicati nella locandina allegata.
Danilo Montaldi e la rinascita delle scienze sociali
Convegno sullo scrittore e studioso cremonese in programma sabato 23
settembre in Sala Puerari
In occasione del ventennale della scomparsa dello scrittore e studioso Danilo
Montaldi, il Comune di Cremona, con un convegno che si terrà sabato 23 settembre
nella Sala Puerari del Museo Civico, ne ricorda la figura quale importante
protagonista della vita culturale, non solo cremonese, durante il periodo
bellico e, soprattutto, negli anni del secondo dopoguerra e del boom economico.
L’iniziativa – denominata Danilo Montaldi e la rinascita delle scienze sociali
(1950-1970) - viene realizzata in collaborazione con la Provincia di Cremona,
l’Archivio di Stato di Cremona, la sezione cremonese dell’ANPI e con l’Istituto
Cremonese per la Storia del Movimento di Liberazione e dell’Età Contemporanea.
Il convegno prevede la partecipazione di numerosi relatori, per la maggior parte
docenti universitari e la proiezione di due documentari realizzati dallo stesso
Montaldi, nonché l’allestimento di una mostra fotografica sulla sua vita.
La giornata dedicata a Danilo Montaldi si aprirà alle 10 con il saluto delle
autorità, al quale farà seguito una presentazione di Mariuccia Salvati, docente
di storia contemporanea all’Università di Bologna. Quindi Costanza Bertolotti e
Gabriella Montaldi Seelhorst presenteranno le Carte Montaldi all’Archivio di
Stato di Cremona. Sul tema “Tra Italia e Francia: transfert culturali e
rinascita della sociologia” interverranno Bianca Beccalli, docente al
Dipartimento degli Studi sul Lavoro dell’Università di Milano, Piergiorgio
Belloccio, Pino Ferraris e Michele Salvati. Questa prima parte del convegno si
concluderà con la lettura, di Silvia Gallerano, di testi scelti dall’archivio.
Nel pomeriggio, a partire dalle 15, il convegno riprenderà con
un’introduzione di Arnaldo Nesti e gli interventi di Bruno Cartosio e Goffredo
Fofi su “Inchiesta, intervista e ricerca”. Di Storia e Memoria parleranno infine
Alberto De Bernardi, Paolo Capuzzo, Juri Meda e Maria Grazia Meriggi. La
giornata dedicata a Danilo Montaldi si concluderà con la proiezione dei
documentari La matàna e La cascina, introdotti e commentati da Nikolas Montaldi
ai quali faranno seguito altre letture di Silvia Gallerano di testi scelti
dall’archivio.
Nella sala dove si terrà il convegno sarà allestita una mostra fotografica su
Danilo Montaldi ed il suo lavoro di ricerca curata da Fabrizio Merisi, Gabriele
Montaldi e Ughetta Usberti.
Danilo Montaldi nasce a Cremona nel 1929. Partecipa fin da giovane alla vita
politica locale, aderendo alle formazioni della sinistra ufficiale, per poi
distaccarsene e collaborare all’inizio degli anni 50 con il Partito Comunista
Internazionalista scrivendo e traducendo articoli su Battaglia Comunista e
Prometeo. Questa collaborazione pur non tramutandosi mai in una adesione formale
al partito verrà patrocinata da Giovanni Bottaioli (Butta), esule e militante
della sinistra comunista italiana, che dopo l’esilio in Francia ritornato a
Cremona nel 1945 portò i materiali del dibattito internazionale fra i
rivoluzionari d’anteguerra e notizie di prima mano sulla controrivoluzione
stalinista. Montaldi, a differenza di molti autori italiani in lotta contro la
sinistra ufficiale, avrà la "fortuna" di acquisire una conoscenza più articolata
di quello che era stato il dibattito nel movimento proletario. Questa "fortuna"
tuttavia era comunque ricercata da Montaldi, visto che sarà uno dei pochi autori
della sinistra eretica ad avere una valutazione complessiva dello stalinismo e
delle ripercussioni che porto questo con l’ondata controrivoluzionaria. Rimarrà
immune dai difetti di tutta l’intellighenzia ex PCI o ex PSI, riconoscendo gli
errori di queste formazioni e storicizzando queste formazioni in maniera
corretta, dando risalto all’intreccio politico-economico della sinistra italiana
prima del fascismo (comunisti, socialisti, sindacalisti, anarchici). Nel 1953
pubblica il suo primo articolo su Battaglia Comunista: "Curva discendente:
Trotzky, trotskismo, trotzkisti". Tuttavia inizierà a prendere contatti con i
gruppi della sinistra radicale internazionale, Spartacus in Olanda e in special
modo con Socialisme ou Barbarie per la Francia, le cui posizioni
antiburocratiche e antistaliniste saranno molto affini al suo orientamento.
Tradurrà sempre su Battaglia Comunista il testo di P. Romano, "L’operaio
americano", saggio inchiesta di un operaio statunitense, sulle condizioni
operaie e del rapporto tra classe-fabbrica-società, dalla presentazione di
Montaldi: "(...) l’operaio è innanzi tutto un essere che vive nella produzione e
nella fabbrica capitalista prima di essere l’aderente di partito, un militante
della rivoluzione o il suddito di un futuro potere socialista; e che è nella
produzione che si forma tanto la sua rivolta contro lo sfruttamento quanto la
sua capacità di costruire un tipo superiore di società, la sua solidarietà di
classe con gli altri operai e il suo odio per lo sfruttamento e gli sfruttatori
(...)".
Prende contatti con i GAAP, Gruppi anarchici di azione proletaria.
Interessante di Montaldi è la capacità di ricercare il partito diffuso, ossia la
rete militante che caratterizza la classe lavoratrice, osservando e valorizzando
le correnti politiche rivoluzionarie che hanno attraversato il movimento operaio
italiano. Pur non aderendovi valuta di estremo interesse l’esperienza di Azione
Comunista (esperienza composta da anarchici, trotzkisti, internazionalisti e ex
PCI) e scrive degli articoli sull’omonimo giornale. Fonda nel 1957 il Gruppo di
Unità proletaria, che pur mantenendo rapporti con il Partito Comunista
Internazionalista, rimane indipendente, avendo posizioni molto simili al gruppo
francese di Socialisme ou Barbarie. E’ in questi anni che Montaldi inizia il
lavoro di codificazione dell’esperienza proletaria locale, producendo ricerche e
articoli. Tale formazione sarà una delle poche a sprovincializzare il dibattito
italiano. Letta a posteriori questa "tensione internazionalista" brilla rispetto
alla pochezza di altre formazioni del periodo. Nel 1966 da’ vita sempre a
Cremona al Gruppo Karl Marx. Muore nel 1975. Molto si potrebbe ancora scrivere
su questo autore, sulla sua capacità di descrivere il proletariato e farlo
partecipare in prima persona, creando una forma di ricerca attiva: si fondevano
le figure del militante, del lavoratore, del rivoluzionario, in un unico
elemento. Montaldi conoscendo la sua terra, e la storia collettiva che portava
con sé, riuscì a scorgere quello che era stato ed era il movimento proletario.
 
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