15 Settembre, 2002
Risarciti i danni alle strutture, non alle colture
L'Assessore Toscani risponde alla Lista Torchio in Consiglio Provinciale
Ha risposto l'Assessore Giorgio Toscani in consiglio all'interrogazione
presentata dai consiglieri provinciali Giovanni Scotti e Fermo Borini della
Lista Torchio sul risarcimento dei danni in agricoltura, su copertura
assicurativa. "E' una sperequazione - ha spiegato Scotti, motivando
l'interrogazione - è un modo per porre a carico del mondo agricolo una spesa che
diventa obbligatoria perché diversamente non si ottiene il rimborso,
avvantaggiando le compagnie assicurative a scapito del mondo agricolo".
Toscani ha fatto notare che le logiche del rimborso in caso di calamità rispetto
a due anni fa sono cambiate, perché è cambiata la legge: "non sono previsti più
rimborsi a danni alle colture in caso di calamità, ma solo a danni alle
strutture, assicurazione o meno, questa è la regola". Ha illustrato quindi che
"sia a livello europeo che italiano si esprime l'intenzione di portare
verso il sistema assicurativo la copertura dei rischi di qualsiasi attività
produttive". Insomma, il rischio provocato da danni atmosferici o altro, non
alluvioni, perché sono sottoposti ad un altra normativa, va nel concetto del
legislatore a carico del sistema assicurativo. "Quando due anni fa uscì questa
norma - ha proseguito Toscani - spingemmo perché il mondo agricolo tendesse ad
aumentare le assicurazioni, con l'obiettivo di contrattare con le compagnie
assicurative i costi della polizza. Inoltre, sosteniamo la creazione di polizze
multirischio o pluriennali che possano come già accade in Germania entrare nei
costi di produzione aziendali, con le migliori condizioni assicurative". Per
l'Assessore pensare ad un rimborso da parte dello Stato per danni alle culture
non è più possibile: "non ci sono le risorse". Ciò toglie possibilità di
rivendicazione, se non alle strutture, il cui danno per accedere alla richiesta
di rimborso deve essere comunque superiore al 30% del valore. "L'unica strada
percorribile - ha concluso - è di puntare sulla sottoscrizione di polizze
che riducano premi assicurativi e ne facilitino l'accesso".
Ha ripreso la parola Scotti per ringraziare l'Assessore per la chiarezza
dell'esposizione e esprimere "un po' di rammarico, perché non possiamo
fare di più".
 
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