15 Settembre, 2002
Ecosistema urbano 2007
Cremona tra le prime dieci città italiane per la qualità ambientale. La soddisfazione del Sindaco
Questa mattina, al Teatro Bibiena di Mantova, è stato presentato il rapporto
Ecosistema Urbano 2007 di Legambiente. La ricerca è stata realizzata con il
contributo scientifico di Ambiente Italia e quello editoriale de Il Sole 24 Ore
e, ormai da dodici anni, confronta le prestazioni ambientali dei 103 comuni
italiani capoluogo di provincia.
Il convegno di Mantova ha presentato i dati raccolti e li ha offerti come base
di discussione per definire le strategie più efficaci per migliorare la
sostenibilità delle città.
Cremona si colloca al decimo posto. Se vi è un arretramento rispetto allo scorso
anno (quando aveva conseguito il sesto posto, così come pure nel 2005), da
sottolineare vi è il fatto che Cremona è l'unica città lombarda presente tra le
prime dieci della classifica, dopo Mantova, con una media del 64,25%, rispetto
ad una media italiana che si attesta sul 54,19%.
Carlo Dal Conte, Assessore alle Politiche Ambientali del Comune di Cremona,
intervenuto alla presentazione tenutasi a Mantova, dichiara al riguardo:
"Esprimo la mia soddisfazione perché Cremona rimane nel campo dell'eccellenza e
si posiziona tra le prime dieci città italiane per qualità ambientale. Faccio
notare quindi che il punteggio assoluto conseguito dalla nostra città è
decisamente aumentato ed è superiore alla media in modo molto significativo, a
dimostrazione che miglioramenti comunque sono avvenuti e che si sta procedendo
nelle azioni volte a migliorare la qualità ambientale della città. Analizzando i
dati, emerge che laddove vi è stato un arretramento rispetto al passato, questo
è dovuto a fattori contingenti: penso ad esempio al PM10, per la cui rilevazione
sono stati modificati i criteri. Ribadisco, al di là di tutto, stiamo
migliorando ed il nostro impegno è di intervenire con precise azioni, laddove lo
possiamo fare con le nostre forze, perché la qualità ambientale della nostra
città rimanga, come è avvenuto sino ad ora, a livelli di eccellenza".
Ecosistema Urbano, giunto ormai al suo tredicesimo anno di vita, è stato il
primo tentativo a livello mondiale di organizzare i dati ambientali delle città
con lo scopo di fornire un criterio di valutazione della sostenibilità ed un
benchmarking delle prestazioni ambientali.
L'obbiettivo dello studio è quello di misurare la "febbre" ambientale delle
città capoluogo e l'efficacia delle prescrizioni messe in atto. Lungi dal
rappresentare un Oscar assegnato alla qualità ambientale complessiva di un'area,
Ecosistema Urbano vuole dunque essere una sorta di termometro della
sostenibilità.
Il rapporto raccoglie ogni anno, sia con questionari e interviste dirette ai 103
comuni capoluogo di provincia sia sulla base di altre fonti statistiche,
informazioni su 125 parametri ambientali per un
corpus totale di oltre 125mila dati. Questa raccolta viene sintetizzata in 26
diversi indicatori di qualità ambientale riferibili a tre macro-classi:
indicatori di pressione che misurano il carico generato sull'ambiente dalle
attività umane (consumi di acqua potabile, di carburante, di elettricità,
produzione di rifiuti solidi urbani, tasso di motorizzazione), indicatori di
stato che misurano la qualità dell'ambiente fisico (smog, inquinamento idrico),
indicatori di risposta che rendono una misura della qualità delle politiche
messe in campo dall'amministrazione pubblica o dalla città più in generale
(abusivismo edilizio, perdite della rete idrica, depurazione, raccolta
differenziata, trasporto pubblico, isole pedonali e zone a traffico limitato,
piste ciclabili, aree verdi, gestione ambientale nelle imprese e nella pubblica
amministrazione, sviluppo di politiche energetiche tese
alla crescita delle rinnovabili, monitoraggi e rilevamenti della qualità
ambientale).
Come in altri casi di indagini che costruiscono un ranking, Ecosistema Urbano
utilizza poi un indice basato su una scala delle prestazioni per i vari
indicatori sommando successivamente i risultati di questi. Il sistema di
valutazione infatti attribuisce un voto in percentuale rispetto ad alcuni
obiettivi di sostenibilità. Obiettivi concreti e praticabili, a portata di mano:
si richiede ad esempio un 35% minimo di raccolta differenziata, una città con i
valori di inquinamento atmosferico più bassi della soglia di rischio per la
salute umana, un territorio senza abusivismo edilizio (quello del cemento
illegale è, nell'Unione Europea, peculiarità esclusiva dell'Italia e della
Grecia), un trasporto pubblico esteso e utilizzato. Dall'analisi integrata di
queste diverse performance si ricava la classifica generale.
"Da un anno all'altro, nell'insieme delle 103 città esaminate, l'emergenza smog
è rimasta immutata - dichiara Roberto della Seta, Presidente nazionale di
Legambiente - ci si continua a muovere soprattutto in automobile e i passeggeri
dei mezzi pubblici restano pochissimi, la raccolta differenziata dei rifiuti si
mantiene largamente al di sotto di quel 35% fissato come soglia minima da una
legge del 1997. Del resto, al di là dei numeri è l'esperienza quotidiana dei
cittadini a dire in maniera netta che in quasi tutte le zone chiave della
vivibilità urbana (la mobilità, la gestione dei rifiuti, la qualità dell'aria e
i livelli di rumore...) prevale l'immobilismo. Le colpe sono varie, e non sempre
ricadono sui sindaci. Per esempio, non è colpa degli amministratori locali se da
molti anni lo Stato investe poco nelle infrastrutture per il trasporto pubblico
urbano. Però capita sovente che questo dato oggettivo venga usato come un alibi
dai "primi cittadini": che molte cose utili potrebbero farle "a costo zero",
dalla sperimentazione di forme di "road pricing" sul modello di Londra o
Stoccolma, alla moltiplicazione delle corsie preferenziali".
L'intero rapporto Ecosistema Urbano 2007 si può consultare sul sito di
Legambiente, all'indirizzo www.legambiente.com (lo si può anche scaricare in
formato pdf).
Il Sindaco Gian Carlo Corada, dopo la diffusione della classifica di
Ecosistema Urbano 2007, esprime la propria soddisfazione per il piazzamento di
Cremona, unica città della Lombardia, insieme a Mantova, ad essere presente
nella parte più alta della classifica stilata con grande rigore da Legambiente.
Per il primo cittadino è motivo di orgoglio e testimonianza dell'impegno
dell'Amministrazione sul fronte dell'ambiente. A tale proposisto il Sindaco
ribadisce che un'efficace politica per lo sviluppo sostenibile parte dalla
consapevolezza che le nostre attività non possono andare a discapito delle
future generazioni e del loro ambiente. Per questo la conservazione di un mondo
vivibile per i nostri figli e nipoti rappresenta un obiettivo strategico al
quale sono ricondotte tutte le azioni dell'Amministrazione Comunale. E Cremona,
grazie anche al risultato ottenuto, sta dimostrando che coniugare ambiente e
sviluppo è possibile.
 
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