15 Settembre, 2002
Riflessione sul Partito Democratico di Benito Fiori
Il Gruppo di riflessione politica cremonese "il frantoio", mentre si
All'attenzione del Direttore con preghiera
di pubblicazione
Il Gruppo di riflessione politica cremonese
"il frantoio", mentre si
riconosce totalmente nella piattaforma politica
siglata per l'occasione,
saluta con grande soddisfazione la costituzione
della Federazione delle APD
italiane, reputandola un passo importante
verso l'altra più ampia
federazione: quella di tutte le forze riformiste
esterne ai partiti,
interlocutrice con le forze politiche riformiste
e propedeutica per la
nascita della Costituente per il Partito
Democratico. Il Gruppo de "il
frantoio" auspica che si realizzi anche
a livello locale una consulta delle
realtà presenti sul territorio, partiti ed
associazioni, interessate alla
nascita del Partito Democratico.
Roma, 24 marzo 2007. E' stata costituita
oggi, a Roma, la Federazione dell'
Associazioni per il Partito Democratico:
Presidente, Annita Garibaldi.
Garanti: Massimo Cacciari, Valentino Castellani,
Sergio Cofferati, Leopoldo
Elia, Giuseppe Pericu, Raimondo Ricci, Virginio
Rognoni, Michele Salvati e
Salvatore Veca. Ufficio di Presidenza, Giorgio
Bogi, Federico Formisano,
Claudio Lodici, Piera Perria e Riccardo Sarfatti.
Il Coordinamento nazionale ha approvato la
piattaforma politica, il nuovo
statuto, i componenti l'ufficio dei garanti
e l'esecutivo.
Secondo il documento politico reso noto al
termine della riunione, "l'
antipolitica rappresenta un serio rischio
per la democrazia italiana. Per
questo, non crediamo che esista una democrazia
senza i partiti e non ci
poniamo in posizione antagonistica verso
i partiti, anche se molto deve
essere rinnovato ed integrato nei comportamenti
concreti. Al contrario,
vogliamo dare vita a un grande partito, casa
comune dei riformatori italiani
e il nostro obiettivo potrà considerarsi
raggiunto quando e se il partito
democratico sarà realizzato. In quel momento,
ci scioglieremo".
"La crisi del paese ha origini profonde
prosegue la piattaforma dell'APD -.
E non basterà ad affrontarla una oculata
gestione del presente. Agli antichi
vizi italiani (il mancato senso delle istituzioni,
il trasformismo, la
corruzione, il provincialismo) si è sommata
l'inadeguatezza dei partiti a
governare la modernità: una debolezza cui
si è tentato di rimediare con l'
ampliamento dei poteri di fatto e l'esercizio
discrezionale del potere di
derivazione politico-istituzionale. La conseguenza
è un declino economico e
civile che rischia di allontanare l'Italia
dal novero delle grandi
democrazie".
"Per uscire da questa condizione di
difficoltà conclude il documento -,
al
di là di un progresso nei conti pubblici
e di una ripresa della produzione,
che devono essere resi comunque sostenibili,
crediamo che la forte identità
riformatrice del nuovo soggetto comporti
il riconoscimento della centralità
del lavoro in tutte le sue espressioni e
articolazioni, la valorizzazione
del merito, l'innesto di competizione nell'economia
e nella società
nazionale, il riconoscimento del ruolo della
scienza, la attualizzazione dei
principi di libertà e uguaglianza; la centralità
del cittadino, tutelato nei
suoi diritti effettivamente goduti e non
solo formali: il tutto bilanciato
da efficaci meccanismi di regolazione e da
una rete di sicurezza che
comprenda salute, istruzione di alta qualità,
formazione permanente,
previdenza su livelli dignitosi, assistenza
dei non autosufficienti, come
concreta espressione di solidarietà finalizzata
alla coesione sociale".
La Federazione delle APD conferma la "convinta
adesione al Coordinamento
Permanente, aperto ad altri, che già riunisce
i Cittadini per l'Ulivo,
Libertà e Giustizia, il Movimento Ecologista
nella prospettiva del
coordinamento più ampio delle realtà associative
per il Partito Democratico:
un'iniziativa non di presunti rappresentanti
della società civile, ma di una
corrente d'opinione fortemente presente nel
paese che cerca di superare il
diffuso distacco dalla politica e dalle istituzioni,
combattendo il
logoramento della democrazia, dello spirito
civile, della legalità e dell'
etica pubblica coerentemente con una corretta
visione dello Stato di
diritto".
 
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