15 Settembre, 2002
Cade impalcatura a Ischia Muoiono due operai rumeni
Una terza vittima a Fiano, nel Lazio (da www.unita.it)

Poco dopo le 13.30 di lunedì 18 giugno un cornicione lungo una quarantina di metri si è staccato da un albergo in ristrutturazione e si è abbattuto su un'impalcatura di tubi innocenti dove stavano lavorando tre operai rumeni. Due di loro sono morti, il terzo è rimasto feito gravemente. Il grave infortunio sul lavoro si è verificato in piazzetta San Girolamo, nei pressi di Ischia Porto. Uno dei due operai è morto sul colpo, il secondo poco dopo il suo arrivo in ospedale. Il terzo operaio è rimasto ferito ed è stato portato all'ospedale Rizzoli di Lacco Ameno.

Un altro incidente mortale è avvenuto nel Lazio, a Fiano Romano dove ha perso la vita un lavoratore rimasto schiacciato da un automezzo in corso di manovra nel piazzale di un deposito di generi alimentari. Ne ha dato notizia l'assessore regionale alla sanità, Agusto Battaglia, nel corso della presentazione dei dati sulla campagna di controlli nel settore edile. L'assessore del Lazio ha annunciato nelle prossime settimane l'approvazione in giunta di una delibera che prevede un finanziamento di 5 milioni di euro per rafforzare gli Spresal (servizi di controllo ispettivi) e gli interventi di formazione per prevenire gli incidenti sul lavoro.

Domani, martedì 19 giugno, per dire basta al tragico stillicidio di morti sul lavoro a Como , Cgil, Cisl e Uil si sono dati appuntamento con un presidio in piazza Vittoria che si terrà dalle 9 alle 13.

Intanto lunedì sbarca in Senato il testo unico sulla salute e sicurezza in discussione. Secondo i sindacati però il testo andrebbe integrato. Lo sostengono i segretari confederali della Cgil, Paola Agnello Modica, della Cisl, Renzo Bellini, della Uil, Paolo Carcassi. Il testo, «come modificato dalla commissione Lavoro, prevede l`estensione delle norme di contrasto al lavoro nero, a tutte le tipologie di impresa, prevedendo nei casi estremi la sospensione di una attività imprenditoriale in presenza di reiterate violazioni della disciplina in materia di tutela della salute e della sicurezza del lavoro», osservano i sindacati. Ecco perché risulta in questo quadro «assolutamente incomprensibile» il parere negativo espresso dalla V Commissione Senato sull`emendamento del relatore che «correttamente assegnava tali funzioni e poteri in capo alle Asl oltre che agli ispettorati del Lavoro». Per i sindacati appare «del tutto evidente l`incongruità che la potestà di adottare provvedimenti in una materia così delicata non sia in capo, oltre che agli ispettori del lavoro, ai soggetti competenti e istituzionalmente preposti alle specifiche attività di controllo». Dunque Cgil, Cisl e Uil esprimono «viva preoccupazione per un parere che limiterebbe l`efficacia della vigilanza in materia di salute e sicurezza, e tra l`altro rischierebbe di riaprire il contenzioso tra Regioni Stato.Pertanto i sindacati invitano il governo e il Parlamento ad integrare il testo del ddl «a garantire i diritti dei lavoratori sia italiani che migranti».

 


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