15 Settembre, 2002
I lettori ci scrivono su Primarie SI - Primarie No
In seguito alle notizie di stampa circa il tentativo di mediazione messo in campo da Maurizio Martina, segretario regionale del PD
Egregio direttore,
se si voleva creare sconcerto e
caos, di certo, nessuno dei
responsabili di Pd si è
risparmiato: parola d’ordine e
obiettivo “innovare”. Come già
detto e ridetto per innovare si
mandano avanti idee e progetti
concreti e la base approva o
discute, e poi, chi di dovere
sintetizza in armonia con tutti.
Ma
le cose non vanno così: i media
vengono usati come una potente
clava contro chi solo si è permesso
di fare accenni di normali
puntualizzazioni; autorevoli componenti del
partito vengono praticamente impediti di
svolgere la loro legittima funzione critica;
viene anzitempo personalizzata la proposta
del nuovo: nuovo forse perché nessuno
conosce bene politicamente e forse nemmeno
per fama, il nuovo personaggio (per la verità
di tutto rispetto) che doveva gestire un
programma politico che non c’è; il
personaggio in questione è disposto a
chiedere l’aspettativa a termini di legge, ma
non si tiene conto che, nel frattempo, lo stesso
svolge funzioni delicate nel suo pubblico
ufficio e non è detto che l’ambiente non ne sia
influenzato; non è detto che lo stesso
personaggio non sia influenzato da eventi e
persone che hanno dovuto ricorrere alle
procedure di rito.
Alla fine, dopo aver
raccolto i cocci, si cercherà il capro espiatorio,
già designato «in pectore»: ma non è così, di
tutta evidenza.
Mario Superti
(Cremona)
***
Egregio direttore,
essendo stato presente alla riunione del
coordinamento cittadino del Pd, venerdì 19,
desidero fare alcune precisazioni ed
osservazioni in merito alla riunione il cui
resoconto è stato fornito, in modo
sostanzialmente corretto, dal giornalista
Bazoli, anche se ci sarebbe stato bisogno di
qualche ulteriore valutazione critica.
Relativamente alla proposta di mediazione di
Bettoni («possono partecipare alle primarie
coloro che dichiarano di essere orientati a
votare il candidato sostenuto dal Pd»), non
credo che tale proposta possa indebitamente
favorire i sostenitori di Corada ma è una
proposta onorevole che offre una mediazione
accettabile. Mi lascia, invece, un po’ più
perplesso, e con me tanti partecipanti a
quella riunione, il tentativo di mediazione del
segretario regionale Martina, riferito da La
Provincia, del quale nulla sapevo (e non solo
io): non sarebbe stato opportuno condividere
questa proposta con il coordinamento
cittadino invece di perseguire, ancora una
volta, il metodo delle «consultazioni
riservate»? Non è qui in discussione il «lodo
Martina», anche se non vedo perché bisogna
chiedere a Corada e a Beluzzi di fare un passo
indietro quando entrambi sono del tutto
legittimati a presentarsi; riconosco come
apprezzabilissima l’indicazione a candidato
alternativo di Maura Ruggeri, assessore di
lungo corso, che ha dimostrato notevole
dedizione ed equilibrio nell’affrontare i
compiti collegati al suo incarico. Ma qui si
tratta di far circolare le notizie tra gli
aderenti al Pd e non solo a beneficio dei
giornalisti; si tratta di tenere le primarie. E’
stato già detto da altri fino alla nausea: questi
metodi allontanano dal partito i simpatizzanti
e non favoriscono nuove adesioni.
VincenzoMontuori
(Cremona)
***
Per la prima volta confronto vero. O che idea hanno di primarie?
Caro direttore,
quasi ogni giorno i maggiori democratici invitano
Corada a rinunciare, altrimenti il partito si spacca.
Lo stesso invito, credo, lo potrebbero rivolgere a
Beluzzi.
Ma al lettore comune come me diventa
difficile capire a fondo la loro idea di primarie.
Non dicevano che sono un bene perché la gente
indica direttamente il proprio candidato, come
succede negli Stati Uniti?
Il popolo democratico si sarà stufato di scegliere
tra Prodi e nessuno, tra Veltroni e nessuno.
A
Cremona, per la prima volta in Italia, un confronto
vero: il pupillo di Pizzetti o quello dei cittadini. Chi
ci spiega perché non va bene?
Flaminio Cozzaglio (Cremona)
***
Non so come sia il modo con cui si scelgono i candidati per le primarie
in America. Mi interessa di più come si propone di sceglierli in Italia
il PD. In particolare a Cremona. Certo, se il modo è il solito
intrallazzo dall'alto con qualche manuale Cencelli o simili, dovrò sempre
votare per il meno peggio, ma, parafrasando Garibaldi: "Altro PD
sognava, non questo!", ovvero: come si perdono gli elettori e, di
conseguenza, le elezioni.
Giancarlo Casella
***
Se quello che le notizie di stampa dicono sarà confermato, Martina, che a me non dice
nulla come il mitico "birello", ha sconfessato la leadership locale.
Nel
"secolo scorso" ce ne sarebbe stato più che a sufficienza per andare ad
un urgentissimo congresso straordinario (31 ottobre?) per un chiarimento
generale e per una verifica della fiducia degli aderenti nei confronti
della leadership. Entro una settimana dalla sua conclusione, tra coloro
che erano intervenuti nel dibattito si sarebbero potute raccogliere le
candidature per le primarie da celebrarsi entro il 10/15 gennaio.
Su
questo, sulla interferenza impropria del segretario regionale in
problemi riguardanti la vita interna di una realtà locale (alla faccia
del concetto di "federalismo"), ma, soprattutto, contro il tentativo in
atto di "svuotare" le primarie della peculiarità fondante del PD, e
quindi contro il vero rinnovamento della politica, varrebbe la pena
aprire una vera e propria battaglia di libertà. Intanto va ricordato che
Corada ha comunicato alla città, oltre che al popolo del PD, che si
presenterà alle primarie per completare il lavoro iniziato nel 2004 e
questi non sono più tempi in cui la gente capirebbe un Sindaco che si
rimangia la parola solo perché glielo ha chiesto il "partito".
E se pensate che chi vi scrive sta dando i numeri, se aveste qualche
dubbio, .... leggete (e fate leggere) sull'ultimo numero de
"L'Espresso", cosa pensano del PD di oggi "disfattisti" come Giovanni
Sartori, Giuseppe De Rita, Ilvo Diamanti, Edmondo Berselli, Nadia
Urbinati. Sentite cosa pensano delle ipocrite primarie finora celebate e
di quelle che qui si volevano e si vogliono fare!
Un saluto dal "il frantoio", l'"eterno rompiballe" che fatica ad andare
del tutto in pensione, ma che fatica ancor di più a tacere di fronte al
tentativo in corso di deludere le attese di molti italiani.
Benito Fiori
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ERA GIA' TUTTO PREVISTO
(Luberti / R. Cocciante)
Riccardo Cocciante (Italy)
Era già tutto previsto fin da quando tu ballando
mi hai baciato di nascosto mentre lui che non guardava
agli amici raccontava delle cose che sai dire
delle cose che sai fare nei momenti dell'amore
mentre ti stringevo forte e tu mi dicevi piano
" io non lo amo " " io non lo amo ".
Era gia' tutto previsto, fino al punto che sapevo
che oggi tu mi avresti detto quelle cose che mi dici
che non siamo piu' felici che io sono troppo buono
che per te ci vuole un uomo che ti sappia soddisfare
che non ti basta solo dare ma vorresti anche avere
nell'amore, ma quale amore.
Era gia' tutto previsto anche l'uomo che sceglievi
e il sorriso che gli fai mentre ti sta portando via
ho previsto che sarei restato solo in casa mia
e mi butto sopra il letto, e mi abbraccio il tuo cuscino
non ho saputo prevedere solo che per adesso io vorrei morire.
D. Antoniazzi - Cremona
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Far uscire dal negativo il positivo: le proposte, il dibattito, anche i confronti un po duri hanno determinato due candidati: Corada e Beluzzi.
Adesso la direzione cremonese dei PD faccia dieci passi indietro e dichiari che i due sono entrambi candidati del PD con pari dignità.
Si dia inizio alla campagna elettorale per le primarie e il PD governi questa campagna con grande senso di responsabilità e puntando a far partecipare il più alto numero di cittadini.
Chi vincerà le primarie sarà il candidtao sindaco di tutti noi.
Diciamocelo: la bagarre - che poi é la democrazia - é stata utile.
Alla fine del risultato si faccia un bel brindisi e poi via, alla battaglia elettorale contro la destra.
Un anziano combattente
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Ho appreso, senza eccessiva meraviglia, la proposta della mediazione Martina, che a mio parere era meglio "risalisse le valli che aveva disceso con orgogliosa sicurezza".
Ciò che si sta verificando nel PD cremonese era prevedibile da tempo, è fisiologico ed è giunto veramente il tempo del chiarimento.
Chi ha gestito il potere e la politica nel PCI, poi Ds, non si sa dar pace che tutto è finito e che la figura del capo politico-croupiè, che distribuendo le cariche gioca a far politica per fare star in piedi il sistema, e che prende nota delle visite e delle confidenze ricevute dai "Puddo" e da tanti altri, per poi a suo tempo, se necessario, ritorcegliele contro, ebbene questo sistema è arrivato definitivamente al capolinea.
Vi sono Amici e Compagni, e rispetto con solidarietà la loro tribolazione interiore, che si devono rendere conto che il Partito Democratico è una realtà nuova ed i vecchi metodi che hanno portato il PCI, poi PDS ed infine Ds alla consunzione, sono ormai fuori corso.
In una situazione così sconcertante è inutile che si scomodi il Segretario Regionale che non è certo personaggio super-partes.
Propongo una convocazione di tutti i Democratici, in modo di fare con obbiettività il punto della situazione,chiedendo inoltre al Segretario Veltroni di inviare suoi osservatori.
Dobbiamo insieme rompere l'ultimo diaframma che ci separa dal Partito nuovo.
Cari compagni, vi esorto ad aprire gli occhi rendendovi conto che il vecchio collaudato vostro sistema è finito, mentre la gente non ne vuole più sapere del vecchio modo di far politica, rinnovatevi e mettiamoci a lavorare per il bene comune.
Non rassegniamoci al fatto che "il Carrozzone va avanti da se con le Regine i suoi FANTI ed i suoi Re"
Carlo Bertolini
Portavoce Circolo PD di Malagnino
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