15 Settembre, 2002 Difendere i diritti, difendere i servizi ai cittadini Documento unanime del personale delle Amministrazioni locali - Corada * Condivido e sostengo la lotta dei lavoratori*
I Sindacati della Funzione Pubblica: FP CGIL, FP CISL, FPL UIL di Cremona hano inviato a tutti i Sindaci della provincia ed al Presidente dell'ente Provincia di Cremona il presente documento votato all'unanimità dall'Assemblea del personale dipendente delle Amministrazioni locali del distreto di Cremona.
Il Sindaco di Cremona Gian Carlo Corada, a seguito dell'incontro avuto con i responsabili provinciali delle tre forze sindacali, ha dichiarato "la piena condivisione ed adesione al documento" ed ha assicurato inoltre "che coinvolgerà la Giunta comunale e che chiederà al Consiglio comunale di mettere in atto ogni azione positiva volta a sostenere le ragioni che stanno alla base delle posizioni espresse nel documento medesimo".
Di seguito pubblichiamo il testo.
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L'assemblea del personale dipendente delle Amministrazioni Locali
del distretto di CREMONA riunitasi presso la sala consiliare del Comune di Cremona in data 29 settembre 2008, esprime le seguenti osservazioni e valutazioni:
"La legge 133/08 colpisce le condizioni economiche e sociali dei lavoratori del pubblico impiego e penalizza in modo generalizzato i servizi pubblici, con gravi ripercussioni su tutto il tessuto sociale.
Il Governo, anziché intervenire per far funzionare meglio tutta la Pubblica Amministrazione; per acquisire maggiore efficienza; per offrire servizi adeguati ai cittadini, ha operato in senso opposto.
Ha messo in atto una scientifica campagna denigratoria sui pubblici dipendenti per poter ottenere consensi elettorali ed attuare un vero e proprio saccheggio sugli stipendi dei lavoratori attraverso il taglio degli incentivi, la riduzione del salario accessorio in caso di malattia e l'insufficiente stanziamento dei fondi per il rinnovo dei contratti pubblici.
L'assemblea esprime la propria contrarietà ad iniziative di attacco e penalizzazione allo stato sociale e ritiene opportuno portare a conoscenza della collettività, che gli effetti prodotti dai tagli effettuati dalla legge 133, peseranno in modo particolare sulle fasce più deboli della popolazione.
Ma soprattutto il governo con i tagli alla sanità, agli enti locali e agli apparati della pubblica sicurezza, produrrà inevitabilmente la riduzione dei servizi ai cittadini oltre che a minarne la qualità e diminuire la sicurezza sociale.
Nulla si dice o si fa invece, sulla necessità dì richiamare la dirigenza pubblica alla propria responsabilità per una riorganizzazione vera delle funzioni pubbliche del Paese.
L'assemblea sottolinea inoltre, che colpire in modo indiscriminato la Pubblica Amministrazione, allontana pericolosamente i cittadini dalle Istituzioni, tanto da affievolire il suo vero ruolo e cioè di garanzia della legalità del Paese". L'assemblea inoltre, ritiene complessivamente inaccettabile che le presunte ragioni di bilancio del Governo, portino alla devastazione della scuola e dei servizi ai cittadini e chiede quindi alle segreterie nazionali di proclamare lo sciopero generale di tutto il Pubblico Impiego e di verificare la possibilità di un'unica giornata di lotta con le lavoratrici e di lavoratori della Scuola.
Sottolinea inoltre che l'unità sindacale costuituisce condizione ineludibile per la soluzione della vertenza"