15 Settembre, 2002
Londra: alla scoperta del 24mo Turner Prize
La mostra dei lavori scelti ha aperto il 30 settembre, Stephen Deuchar, Direttore della Tate Britain, riconosce che *più si è vecchi, più piace essere sorpresi*.
Quest'affermazione, pronunciata dal presidente della giuria di selezione del 24mo Turner Prize, suona già come una dichiarazione di intenti. Nessuno dei quattro finalisti - Runa Islam, Mark Leckey, Goshka Macuga e Cathy Wilkes - è troppo conosciuto, e ancora di meno ascrivibile in qualche categoria; l'uso che fanno dei media è amplissimo, senza neanche un guizzo di pittura in vista, però.
Di tutti, la più famosa è certamente Islam, conosciuta per i suoi lavori cinematografici. Qui, ha installato 3 monitor, ognuno con un video diverso: c'è First Day of Spring, videoritratto dei guidatori di risciò a Dhaka, Cinematography, girato durante un workshop in Nuova Zelanda, e Be the First to See What You See as You See It, che riprende una donna che infrange, in slow motion, un oggetto di porcellana. Anche Leckey lavora con il video, Cinema-in-the-Round 2006-2008 altro non è che una video-conferenza tenuta dall'artista sulla sua fascinazione per la vita delle immagini sullo schermo, da Will E. Coyote a Titanic, passando per il Gatto Felix e Homer Simpson. Macuga, invece, ispirato dalla relazione tra Paul Nash e Eileen Agar, ha spulciato gli archivi della Tate per accostare, in un collage, le immagini di lui alle parole di lei. Wilkes, infine, con la scultura I Give You All My Money, sarà sicuramente quello che creerà più scalpore: due casse da supermercato, bocce di vetro, vasi di marmellata, legno bruciato, cibo avanzato e capelli convivono con due manichini femminili, il primo, seduto sul gabinetto con un ferro di cavallo attorno al collo; l'altro, con una gabbia per uccelli sopra la testa.
Sophie O'Brian, curatrice della stanza di Wilkes, ha affermato che "Certo, alcune persone potrebbero essere sorprese, ma questa è una buona risposta.
Potrebbero anche essere incuriosite, il Turner Prize serve proprio a questo!"
La giuria annuncerà il vincitore il 1 dicembre, in diretta su Channel 4. In palio ci sono 25mila sterline, ma tutta la pubblicità attorno al premio vale da sola molto di più - tra i vincitori storici compaiono nomi come Jeremy Deller, Steve Mc Queen, Gillian Wearing e Damien Hirst.
Oltre a lasciare i propri commenti, i visitatori, all'uscita dalla mostra, potranno prendere una spilletta con il nome dell'artista che hanno preferito.
Il giorno prima dell'apertura, come di consueto, il movimento anti-concettuale degli Stuckisti ha manifestato contro il Turner Prize, con spillette dalla scritta "The Turner Prize is Crap". Merda sì, ma d'artista.
Nella foto: Runa Islam, Time Lines, 2005. © the artist, courtesy Jay Jopling (London)
 
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