15 Settembre, 2002
Ecosistema urbano 2009: commento, precisazioni ed utili indicazioni del Sindaco Corada
La fotografia fatta dell'Italia con Ecosistema Urbano vede Cremona risalire di quattro posizioni rispetto allo scorso anno. Certo lontana dalla vetta, ma ancora una volta ben sopra alla media dell'Italia, e fatto ancora più importante, con un incremento del punteggio complessivo.
"Come ho sempre detto - dichiara il Sindaco Corada - le classifiche sono da ponderare attentamente ed è necessario capire come sono costruite.
Come noto dallo scorso anno Legambiente ha modificato i pesi delle misurazioni. Per ciascuno dei 26 indici tematici, ogni città ottiene un punteggio normalizzato variabile da 0 a 100. Il punteggio finale è successivamente assegnato definendo un peso per ciascun indice tematico che oscilla tra 1,5 e 10, per un totale di 100. I 5 indicatori con un maggior peso (PM10, passeggeri del trasporto pubblico, raccolta differenziata, depurazione, NO2) valgono complessivamente il 46% del totale dei punteggi assegnabili. Nel sistema complessivo dei pesi, le categorie aria e trasporti pesano ciascuna per il 21%, l'ambiente urbano per il 16%, l'energia per il 15%, l'acqua per il 14% e i rifiuti per il 13%.
Questa è la spiegazione della discesa di Cremona (e delle città lombarde nella classifica generale) rispetto ad alcuni anni fa: sono cambiati i parametri di riferimento."
"Le categorie che pesano più di tutte nella determinazione dei pesi - prosegue il Sindaco - sono aria e trasporti, ciascuna per il 21%.
Mentre in questi anni sono state spese dalla nostra città molte energie sul problema dei rifiuti, della depurazione delle acque, sulla qualità dell'acqua potabile e l'ambiente urbano ed in questi settori siamo ancora in ottime posizioni (decimo per le piste ciclabili, undicesimo per le Zone a Traffico Limitato, quattordicesimo per la depurazione).
L'estensione media delle isole pedonali presenti nei comuni italiani, ad esempio, si conferma in lieve crescita attestandosi a 0,35 metri quadrati per abitante (erano 0,33 nella scorsa edizione). Sono solo quattro però i comuni che superano la soglia di un metro quadro per abitante: Venezia, Verbania, Terni e Cremona (con 1,26 mq per abitante)."
"Cremona - conclude Corada - viene fortemente penalizzata da due soli indici, la qualità dell'aria e il trasporto pubblico. Mentre sul primo fattore come singola città non si può fare molto essendo un problema legato anche alla morfologia ed alle politiche regionali, sul secondo ci siamo attivati e continuerà il nostro impegno. Voglio però sottolineare due parametri che sono stati trascurati e che ci vedono ancora una volta precursori, il primo attiene all'utilizzo delle biomasse per la produzione di energia dove Cremona ha ottenuto il primato.
A tal proposito il Rapporto di Legambiente dice: "Resta decisamente indietro l'installazione di impianti a biomasse, anche se aumentano i capoluoghi che ne usufruiscono: sono infatti solo 10 le amministrazioni comunali, dalle sette della scorsa edizione, con valori importanti per Cremona (189 kW ogni 1.000 abitanti), Brescia (147 kW ogni 1.000 abitanti) e Bergamo (99 kW ogni 1.000 abitanti)."
Il secondo paramentro è l'utilizzo del teleriscaldamento dove siamo terzi in Italia dietro a Mantova e Brescia. Voglio spendere un'ultima parola per alcuni parametri dove magari siamo al ventesimo posto, ma solo per frazioni di punti.
Cito l'esempio della depurazione delle acque. Cremona correttamente indica di raggiungere il 99% dei suoi abitanti, in quanto alcune realtà sparse non sono ancora servite dalla pubblica fognatura, mentre altri bellamente danno per servito tutto il territorio."
Cremona, 14 ottobre 2009
 
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