15 Settembre, 2002 Tutti contro la Gelmini. E anche Bonanni ammette: il decreto non va Da Nord a Sud dilaga la protesta contro il decreto Gelmini sulla scuola.
Riprende la settimana e gli studenti ricominciano a dire il loro no alle nuove norme che entro fine mese il governo vorrebbe far diventare legge. E a Milano, un gruppo di studenti delle superiori è arrivato a bruciare una copia del decreto davanti alla sede del Comune. «È una risposta spontanea alle dichiarazioni del ministro che ci accusa di non essere informati - spiega Gianmarco del coordinamento dei collettivi studenteschi di Milano e provincia – Ma il dl parla da solo. È una risposta anche al vicesindaco di Milano De Corato che ha affermato che è inamissibile bloccare la città ogni settimana».
Corteo anche a Livorno dove migliaia di studenti lunedì mattina hanno partecipato a una manifestazione, così come a Palermo dove a scendere in piazza invece sono stati gli universitari. Il corteo voleva accogliere il ministro Gelmini che lunedì avrebbe dovuto partecipare ad un convegno organizzato proprio dall’Università di Palermo, ma non sarà presente per impegni istituzionali. Infine, protesta anche a Napoli dove è stato occupato il liceo classico Genovesi e dove è in corso un'assemblea anche nella sede della facoltà di Sociologia della Federico II.
Infine, sembra riavvicinarsi all’idea dello sciopero – che la Cgil ha indetto per il 30 ottobre – anche il segretario della Cisl Raffaele Bonanni: «Sulla scuola abbiamo chiesto una riflessione – spiega – Con un semplice decreto e poi con la richiesta di fiducia non si trova soluzione». Insomma, il governo non mostra nessuna apertura. Forse anche per Bonanni è arrivato il momento di farsi sentire.