15 Settembre, 2002
Torchio ha premiato i dipendenti andati in quiescenza
Un piccolo gesto, ma denso di significato ed apprezzamento: in Provincia il presidente Giuseppe Torchio ha voluto ringraziare, alla presenza del pass-segretario Giovanni Gagliardi e del neo segretario della Provincia Giorgio Lovili
Torchio ha premiato i dipendenti andati in
quiescenza
Un piccolo gesto, ma denso di significato
ed apprezzamento: in Provincia il presidente
Giuseppe Torchio ha voluto ringraziare, alla
presenza del pass-segretario Giovanni Gagliardi
e del neo segretario della Provincia Giorgio
Lovili, del Vice presidente Agostino Alloni,
del presidente del Consiglio provinciale,
Roberto Mariani, tutti i dipendenti andati
in quiescenza dal 2004 al 2008, consegnando
un piccolo cadeaux, per il l’attività svolta,
a servizio dell’Ente e della cittadinanza.
Nel premiare i dipendenti in pensione della
ragioneria, alla presenza del rag. Gianfranco
Antonioli, un grande applauso è andato al
ragioniere capo in servizio Franco Sanasi.
“La giornata di oggi vuole essere un alto
riconoscimento alla Vostra carriera lavorativa
ed il ringraziamento per tutto ciò che avete
fatto per questo Ente e per il territorio
– ha sottolineato Giuseppe Torchio - Prima
di entrare nel vico della cerimonia, vorrei
fare una breve pausa di silenzio per coloro
che non sono più tra noi e rivolgere in particolare
un caro ricordo a Mario Mantovani, Francesco
Morandi, Corrado Sambusida, Maurizio Pederzani,
Natale Meanti…..
Nello scorrere l’elenco di coloro che sono
andati in pensione, molti dei quali ho avuto
modo di conoscere e frequentare in passato
anche quando ero Assessore di questo Ente
e, poi, parlamentare, ho provato un grande
orgoglio”.
Ha continuato il Presidente: “Persone come
voi, che hanno, con grande dedizione, messo
a disposizione dell’Ente le proprie capacità
e conoscenze nei vari settori di competenza,
hanno reso un duplice servizio: alla Provincia
ed ai cittadini.
Avete contribuito a costruire un pezzo di
storia, avete delineato opere dell’ingegno,
manufatti, progetti, reti di reciproche relazioni,
servizi di cui vi saremo sempre grati.
Questo non è un semplice grazie, è innanzitutto
la testimonianza di sincera riconoscenza
a coloro che, anche al di fuori di rigidi
schemi, hanno consentito, con sacrificio,
l’evolversi di un intero territorio. Dalle
strade alle reti boschive, dalle pratiche
ragionieristiche alla sorveglianza, dalla
formazione alla manutenzione avete dato non
solo prova delle vostre professionalità,
ma attuato un modello, un esempio da seguire.
Pur essendo oggi un giorno di festa, consentitemi
una breve riflessione. Da tempo, con questo
Governo, si sono attivate misure atte a riorganizzare
la Pubblica Amministrazione, azioni tuttavia
non scevre da campagne che hanno posto le
condizioni per generalizzare forti critiche
al nostro operato, alla figura del pubblico
dipendente nel suo complesso.
Mentre da un lato il Ministro Brunetta richiede
la vista dal primo giorno di malattia, la
Provincia di Cremona dal 1998, dieci anni
fa, già attuava questa misura; inoltre, ricordo
i risultati della scorsa classifica pubblicata
dal Sole 24 Ore, che ci vede come Provincia,
con riferimento ai giorni medi di assenza
per malattia e permessi da parte dei dipendenti
di 100 Amministrazioni Provinciali d’Italia,
al primo posto per presenza al lavoro dei
dipendenti (dato assai positivo, che riconosce
l’elevato senso del dovere, l’attaccamento
al lavoro e la forte motivazione dei dipendenti
dell’Ente).
Quindi dovremmo solo ricevere elogi dall’attuale
Ministro alla Funzione Pubblica…
Tuttavia, dietro le buone intenzioni, non
vedo ancora misure efficaci e premianti per
chi fa onestamente e bene il suo lavoro.
La cosiddetta premialità. Detto questo, noi
siamo andati oltre gli slogan, il vostro
lavoro e dedizione hanno permesso al nostro
Ente di essere riconosciuto come una realtà
all’interno della Società, non al di sopra
o al di fuori di essa”.
Ha concluso Torchio: “Il contatto diretto
con i cittadini, pur nelle ordinarie e comprensibili
difficoltà, è stato fortificato; Voi stessi
siete stati il punto di riferimento per i
Cittadini, gli Amministratori, gli Operatori
e questo è un merito che nessuno potrà togliervi
ne è facilmente circoscrivibile ad una “mera
funzione o dovere lavorativo”.
Quello che la Provincia di Cremona è oggi,
lo è anche per ciò che avete fatto e quello
che sarà si baserà sulle linee profonde che
avete tracciato”.
 
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