15 Settembre, 2002 Galmozzi presenza mozione sulla sicurezza Il consigliere provinciale Attilio Galmozzi (Prc) ha presentato la seguente mozione in merito alla denunci degli immigrati irregolari da parte dei medici delle strutture di cura, prevista dalla recente legge sulla sicurezza.
Il consigliere provinciale Attilio Galmozzi
(Prc) ha presentato la seguente mozione in
merito alla denunci degli immigrati irregolari
da parte dei medici delle strutture di cura,
prevista dalla recente legge sulla sicurezza.
Il sottoscritto ATTILIO GALMOZZI, Consigliere
Provinciale per il Partito della Rifondazione
Comunista – Sinistra Europea, presenta la
seguente mozione con carattere d'urgenza
perché venga inserita nell'ordine dei lavori
del prossimo Consiglio Provinciale utile
Preso atto
che con decreto n°773 del 5 febbraio 2009
recante disposizioni in materia di sicurezza,
precisamente al comma 5, il Governo Italiano
ha introdotto la possibilità da parte dei
Medici Chirurghi abilitati alla professione
medica di segnalare all'autorità giudiziaria
eventuali cittadini immigrati irregolari
nel nostro Paese i quali si siano rivolti
a strutture del Sistema Sanitario Nazionale
per ragioni di salute
dell'universalità del Sistema Sanitario il
quale, attraverso il proprio ruolo insostituibile,
è punto di riferimento irrinunciabile per
i cittadini che si trovino in precarie condizioni
di salute.
Considerato che
i ceti socialmente più svantaggiati sono
anche quelli che già hanno un più difficile
accesso alle cure sanitarie.
questo decreto potrà ulteriormente allontanare
i migranti dalle strutture sanitarie e che
ciò realizzerebbe una chiara violazione del
diritto alla salute, oltre che gravi incongruenze
con i principi espressi nella dichiarazione
dei diritti dell'uomo e dallo stesso codice
di deontologia medica.
Il Consiglio Provinciale di Cremona
invita il Personale Sanitario operante presso
le Aziende Ospedaliere presenti sul territorio
provinciale a non segnalare eventuali cittadini
immigrati irregolari nel nostro territorio
i quali si siano rivolti alle strutture sanitarie
della Provincia di Cremona, essendo tale
procedura in contrasto con il Codice Deontologico
e con la Dichiarazione Universale dei Diritti
dell'Uomo.