15 Settembre, 2002 I partigiani Cremonesi nelle Valli Piemontesi. In ricordo di Deo Tonani e Pucci Rapuzzi. L’Anpi di Cremona, in collaborazione con il sito www.welfarecremona.it, produce un DVD di memorie e di riflessioni.
I partigiani Cremonesi nelle Valli Piemontesi.
In ricordo di Deo Tonani e Pucci Rapuzzi.
L’Anpi di Cremona, in collaborazione con
il sito www.welfarecremona.it, produce un
DVD di memorie e di riflessioni.
La Provincia ed il Comune di Cremona congiuntamente
al Comitato Provinciale per la difesa e lo
sviluppo della Democrazia ed in collaborazione
con l’ Associazione Nazionale Partigiani
Cristiani, l’Associazione Nazionale Partigiani
Italiani di Cremona ed il Comitato Resistenza
Colle del Lys organizzano per Sabato 28 marzo
il convegno su “Il contributo dei partigiani
cremonesi alla guerra di liberazione nelle
valli piemontesi. Commemorazione di Deo Tonani
e Pucci Rapuzzi, Comandante e Vice Comandante
della XVII Brigata Garibaldi “Felice Cima”.
In ricordo di questi eventi l’ANPI di Cremona,
in collaborazione con il sito www.welfarecremona.it,
produce un DVD di memorie e di riflessioni.
Di seguito:
- il programma del convegno
- una nota del comandate “Kiro”
I due video che seguono sono il promo del
DVD in produzione.
1° video
I partigiani Cremonesi in Val di Susa. La
tragica fine di Deo Tonani .
In questa sintesi, letta da Giuliana Lena,
si racconta della tragica fine di Deo Tonani
comandante della 42^ divisione della 17^
BRIGATA GARIBALDI " F. Cima" morto
nella battaglia avvenuta il "29 APRILE
1945 a PRA' DU COL - RUBIANA -FAVELLA - Valle
di Susa.
2° video
I partigiani Cremonesi in Val di Susa . Intervista
al Comandante “ Kiro”
In questa sintesi il Comandante partigiano
Kiro ricorda i momenti salienti del contributo
che i partigiani Cremonesi diedero alla lotta
di liberazione in Val di Susa. In particolare
spicca il ricordo di Deo Tonani comandante
della 42^ divisione della 17^ BRIGATA GARIBALDI
" F. Cima" e la sua tragica fine
in battaglia avvenuta il "29 APRILE
1945 a PRA' DU COL - RUBIANA -FAVELLA - Valle
di Susa.
Il comandante Kiro esprime anche un duro
giudizio sul tentativo in atto di riconoscere
e di mettere sullo stesso piano “ I repubblichini
della Repubblica di Salò” ed “ I partigiani
della Resistenza”.
Programma del Convegno.
IL FUTURO HA UNA MEMORIA
Diritti Umani senza confini
CREMONA, SABATO 28 MARZO 2009
IL CONTRIBUTO DEI PARTIGIANI CREMONESI
ALLA GUERRA DI LIBERAZIONE NELLE VALLI PIEMONTESI
Commemorazione di Deo Tonani e Pucci Rapuzzi,
Comandante e Vice Comandante della XVII Brigata
Garibaldi “Felice Cima”
ORE 9,30 - SALUTI DELLE AUTORITA’
GIAN CARLO CORADA
Sindaco del Comune di Cremona
GIUSEPPE TORCHIO
Presidente della Provincia di Cremona
FERNANDA DALMASSO
Presidente del Comitato Resistenza Colle
del Lys
ORE 9,45 - INTERVENTI
NINO BOETI
Consigliere della Regione Piemonte
SERGIO VALLERO
Presidente del Consiglio Provinciale della
Provincia di Torino
BRUNA BERTOLO
giornalista e scrittrice – Valle di Susa
ENRICO FOGLIAZZA
Commissario Politico della 17^ Brigata Garibaldi
“Felice Cima” -
Presidente provinciale ANPI – Cremona
GUIDO CARBI
Partigiano combattente e membro Comitato
Resistenza Colle del Lys
ANGELO RESCAGLIO
Presidente provinciale ANPC - Cremona
ILDE BOTTOLI
Coordinatrice del Comitato provinciale per
la difesa e lo sviluppo della Democrazia
di Cremona
PRESIEDE
PIERLUIGI ROTELLI
Presidente del Consiglio Comunale di Cremona
ORE 11,30
CONSEGNA DEI RICONOSCIMENTI DA PARTE DELLE
AUTORITÀ PER L’ATTIVITÀ SVOLTA A FAVORE DELLA
MEMORIA DELLA RESISTENZA
ORE 12,00
OMAGGIO MUSICALE AI PARTIGIANI CREMONESI
CADUTI
L’INNO ALLA GIOIA
BELLA CIAO
IL MAESTRO ANTONIO DE LORENZI SUONA IL VIOLINO
STRADIVARI
ORE 12,30
PRANZO
PRESSO IL RISTORANTE LUCIANO E NADIA, CÀ
DE SOMENZI, CREMONA
POMERIGGIO
ORE 15,00
DEPOSIZIONE DI FIORI
- SULLA TOMBA DEL PARTIGIANO DEO TONANI
- ALLA CAPPELLA DEI FRATELLI DI DIO
- ALLA CAPPELLETTA DEI CADUTI PARTIGIANI
AL CIVICO CIMITERO DI CREMONA
ORE 15,45
DEPOSIZIONE DELLE CORONE D’ALLORO ALLA LAPIDE
DEI CADUTI CREMONESI IN VAL DI SUSA E COLLE
DEL LYS E ALLA LAPIDE DEI CADUTI CREMONESI
PER LA LOTTA DI LIBERAZIONE
PORTICI DEL CORTILE FEDERICO II DEL PALAZZO
COMUNALE DI CREMONA
ORE 16,15
VISITA GUIDATA ALLA CITTÀ
ORE 19,30
CENA
PRESSO IL RISTORANTE LUCIANO E NADIA
CÀ DE SOMENZI (FIERA DI CREMONA), CREMONA
I CREMONESI E L'EPOPEA DELLA LOTTA DI LIBERAZIONE
IN VALLE DI SUSA E IN PIEMONTE di Enrico
Fogliazza.
BRIGATA CON UNA PRESENZA MEDIA DI 600 PART
IGIANI
Piemontesi, Lombardi, Liguri, Siciliani.
Toscani, Francesi, Russi, Slavi
FONDATORI, COMANDANTI DELLA "17 BRIGATA
GARIBALDI " F. Cima" - 42^ DIVISIONE
" DEO"
Valle di Susa - Settembre 1943 - Aprile 1945
Felice Cima - Albertazzi - Carlo Carli -
Alessi Maffiodo - Fontan - Don Foglia - Ing.
Sergio Bellone - Rosa Kovacic - Negro Ambrino
- Vittorio Blandino .- Maiorca - Tullio -
Mesto Allegri - Mario Castagno - Pino Monfrino
- Osvaldo Negarville - Luci Pasero - Deo
Tonani - Pucci Rapuzzi - Kiro Fogliazza -
Luciano Torre - Barba Rolle - Rino Mondon
(viventi : Mario Castagno, Kiro Fogliazza,
Rino Mondon)
SONO TUTTI ACCOMUNATI AL RICORDO ODIERNO
DI DEO E PUCCI, DECORATI ENTRAMBI DI MEDAGLIA
D'ARGENTO AL VALOR MILITARE, NEL 64° ANNIVERSARIO
DELLA MORTE AVVENUTA IN COMBATTIMENTO CONTRO
I NAZI-FASCISTI IL 29 MARZO 1945 a PRA' DU
COL - RUBIANA -FAVELLA - Valle di Susa.
PREMESSA - Formazione di punta di una storia
di grandi battaglie collocata, assieme ad
altre, allo imbocco delle valle. La strategia
degli Alleati era di rendere inservibile
ai tedeschi il nodo ferroviario Torino-Modane
con il quale potevano importare armi, munizioni,
soldati da utilizzare al fronte ed esportare
prigionieri o beni razziati come opere d'arte
e così via. La linea del Brennero era lontana,
la Domodossola inagibile per la neutralità
della Svizzera, la Bardonecchia agibile e
più vicina.
La prima azione venne effettuata nel settembre
1943 dal gruppo dinamitardo composto da Carlo
Carli, Ing, Sergio Bellone, Don Giuseppe
Foglia (chiamato don Dinamite) e il giovane
Vittorio Blandino: fecero saltare la Galleria
del Frejus e il ponte sul'Arnodera nonché
la ferrovia a Rosta ed Alpignano.
Ma i carri attrezzi tedeschi provvedevano,
anche se a fatica, a riparare i danni, per
cui si poneva il problema di intensificare
e moltiplicare i punti di sabotaggio, e di
garantirsi le spalle dai rastrellamenti con
una forte presenza di partigiani nelle valli.
Il Comando militare piemontese comandato
dal Gen. Giuseppe Perotti e composto dal
Ten. Balbis Franco, Giambone Eugenio, Bevilacqua
Quinto, Biglieri Giulio, Giachino Enrico,
Braccini Paolo e Montano Massimo assunsero
allora la decisione di procedere ad un reclutamento
di giovani anche fuori regione.
Il reclutamento giunse sino a Cremona tramite
l'operaio Ghilardotti Paolo (Pola) già partigiano
attivo, che conosceva i fratelli Biselli
ed altri di Porta Po; Zavatti, Pedroni e
Libero Scala di Porta Venezia; Binaschi e
Frosi alla Ceramica S. Ambrogio. In questi
tre rioni vi erano fabbriche ma soprattutto
ceramiche - la Frassi a porta Po, la Lucchini
Porta Venezia e la Caveada e Ferrari a S.
Ambrogio - tutti centri di antico antifascismo.
Rispettando le regole della clandestinità
e malgrado lo spionaggio e le "grinfie"
di Farinacci, si riuscì a mettere assieme
130 giovani che a gruppi, all'insaputa l'uno
dell'altro, raggiunsero la Valle di Susa
e precisamente La Frassa tra Favella e Monpelato.
La spinta per accettare era data anche dal
fatto che lassù avrebbero dovuto esserci
i resti della 4 Armata Alpina con armi e
vettovaglie a sufficienza. Invece non trovammo
niente e nessuno.
Mentre era in corso la complessa operazione
di reclutamento, il Gen Perotti e tutto il
Comando vennero catturati e fucilati il 5
aprile 1944 al Martinetto di Torino.
FU UNA GRANDE PERDITA PER LA RESISTENZA ITALIANA,
SI VENNE A CREARE UN GRANDE VUOTO, OPERATIVO
E DI COMANDO, CHE RISULTO' MOLTO PERICOLOSO
E CHE A GRANDE FATICA LE FORZE DELLA RESISTENZA
RIUSCIRONO A RECUPERARE, GRAZIE ALLA SOLIDARIETA'
DELLE POPOLAZIONI DELLA VALLE SUSA.
AI TANTI CHE CHIEDONO E SI CHIEDONO QUALI
FOSSERO I MOTIVI CHE PORTARONO UNA COSI'
NUTRITA PRESENZA DI CREMONESI AL FIANCO DEI
PARTIGIANI PIEMONTESI, IN UNA VALLE COSI'
LONTANA DA CREMONA, QUESTA E' LA RISPOSTA
PIU' VERA E CHE SOLA PUO' DARE UNA VALUTAZIONE
COMPIUTA DI UN'EPOPEA DA NON DIMENTICARE.
UN'ESPERIENZA CHE IN SE' RISUONA COME RISPOSTA
ESPLICITA A CHI SI CHIEDE SE LA GUERRA DI
RESISTENZA FU GUERRA DI LIBERAZIONE DEL PAESE
- E NON GUERRA CIVILE - COMBATTUTA DALLE
FORZE PARTIGIANE AL FIANCO DELLE FORZE ALLEATE,
CON L'UNICO OBIETTIVO DI LIBERARE L'ITALIA
DAL FASCISMO E DAL TEDESCO INVASORE.
Kiro