15 Settembre, 2002
La triste comparsa di Peppino Ceraso
Consigliere comunale di Cremona per 25 anni, animati da una sincera passione per i problemi concreti della gente - Ha saputo affrontare la feroce e repentina malattia con dignità e forza d*animo - I ricordi del Presidente Torchio e del Sindaco Corada
Una feroce e repentina malattia, nel breve volgere di qualche settimana, si é portata via Peppino Ceraso, per anni insegnante presso l'ITIS di Cremona dove era arrivato, giungendo da Cutro, alla fine degli anni '60. Impegnato in politica prima nella Democrazia Crstiana e poi nelle diverse evoluzioni dell'impegno dei cattolici in politica, ha calcato le scene dell'amministarzione pubblica locale ricoprendo per 25 anni il ruolo di Consigliere Comunale, molto spesso risultando il primo degli eletti come numero di preferenze personali. E' stato anche vice presidente della Società autostrade Centropadane. Nel ricordarlo, la redazione di welfarecremona.it partecipa al lutto e porge sentitre condoglianze alla famiglia.
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Messaggio di cordoglio del presidente della Provincia on. Giuseppe Torchio per la scomparsa di Giuseppe Ceraso
E’ mancato un mio fratello. In termini affettivi, umani, politici. La scomparsa di “Peppino” avviene a poco più di un anno di distanza dalla disavventura che mi è occorsa e si è spento proprio nel reparto dove veniva a trovarvi, a volte furtivamente: indossando un camice bianco entrava nella mia stanza per vedere come stavo, eludendo i controlli dei sanitari. Quasi mi “piantonava”, mi controllava. Un’esperienza di condivisione di tantissime battaglie, prima nella Democrazia Cristiana e, poi, nella Margherita, pur mantenendo ultimamente l’impegno, insieme ad altri amici, di stare fuori dalla “stanza dei bottoni”, per un problema di coerenza politica. Si può parlare di amicizia, di fedeltà, di vicinanza. Un amico di quelli tutti d’un pezzo, schietti e forti, razza, purtroppo, in via d’estinzione.
Ci è stato rubato. Proprio alcuni giorni fa con il direttore generale es i miei collaboratori più stretti lo avevo incontrato in ospedale, ma nessuno avrebbe mai immaginato che, nel volgere di pochi giorni, arrivassimo a questo epilogo. Tornano alla mente una miriade di ricordi, di aneddoti, tante sue battaglie per la gente comune, la città, la difesa degli interessi anche dei più lontani e umili, il senso di attenzione e disponibilità alla gente, con il calore, la passione, la schiettezza, lo spirito battagliero, che erano le caratteristiche del suo carattere e temperamento. Non è un caso se, in ogni elezione, risultava (e non di poco) il più votato tra tutti i candidati. o. Doti che hanno segnato anche la sua ultima battaglia per la vita. A lui il grazie per l’amicizia che mi ha generosamente donato e lo rendevano vicino anche a coloro che erano lontani dalle sue idee. Era uomo capace, di grande affetto e sentita solidarietà: caparbio ed instancabile nel lavoro, al quale si dedicava con competenze e con diligenza scrupolosa.
Abbiamo perso una grande figura che, senza enfasi, definisco insostituibile. Un uomo contrassegnato da una grande fedeltà a un’ideale incarnato da Vicenzo Vernaschi, sempre in spirito di grande lealtà, dalla militanza nella “base” democristiana, sino alle traversie dell’ultima fase della suo impegno politico.
La decisione di una nuova avventura politica era il segno del suo impeto e spirito indomabile. Rispetto alle prossime amministrative andava dicendo in ogni dove che mai si sarebbe allontanato da me. Anche se è passato a miglior vita, “Peppino” sarà sempre e comunque al mio fianco ed io lo porterò nel mio cuore come un fratello. Ma, sono certo, più che pianto Ceraso va imitato.
Cremona, 02 aprile 2009
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Il ricordo del sindaco Gian Carlo Corada
Conoscevo Peppino Ceraso da tanto tempo ma solamente in questi ultimi anni - durante l'attuale mandato amministrativo - ho potuto avere una frequentazione più ravvicinata che mi ha portato a conoscere a fondo i tratti che più ne hanno caratterizzato l'azione amministrativa: una sincera passione per i problemi concreti della gente ed una particolare attenzione alle questioni del territorio. Dotato di una sanguigna irruenza, che riusciva a mantenere nei confini della correttezza istituzionale, viveva la vita politica con un rilevante tasso di umanità e di entusiasmo. Nonostante l'ultima fase politica lo avesse indotto ad abbandonare lo scranno di Consigliere Comunale, era rimasto inalterato tra di noi un sentimento di reciproco rispetto e simpatia, che si é ancor più rafforzato durante l'ultima, triste fase della malattia che ha saputo affrontare con grande dignità e forza d'animo. Nel salutare il caro Peppino, rivolgo alla moglie, ai figli ed a tutti i suoi famigliari sentimenti di sincera vicinanza e partecipazione, anche a nome dell'intera comunità cremonese.
Cremona, 02 aprile 2009
 
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