15 Settembre, 2002
PENSARE LA DIFFERENZA - Le imperdonabili. Abitare o disertare le stanze del potere?
Corpi, immagini, storie. Fenomenologie del rapporto tra donne, politica e potere è il titolo del terzo appuntamento del ciclo Pensare la differenza, la rassegna annualmente organizzata dall’Assessorato alle Pari Opportunità del Comune, curata da Silvia Camisaschi, Elena Cappellini, Anna Lazzarini e Francesca Ramazzotti.
Dopo l’incontro inaugurale, in cui Annarosa Buttarelli e Rosy Bindi si sono confrontate sull’alternativa di un impegno politico interno o esterno alle sedi istituzionali, e dopo la riflessione di Marilisa D’Amico intorno al dibattito controverso e quanto mai attuale sulle quote e la rappresentanza femminile, il percorso entra nel cuore teorico del rapporto tra le donne e il potere.
Le donne nella politica istituzionale rivestono spesso ruoli ausiliari, senza funzioni decisionali effettive, prive di visibilità, non leader ma portavoce. Finendo spesso per assumere su di sé posizioni più tradizionali, sacrificali o salvifiche, che appaiono paradossalmente più gratificanti. Senza contare ciò che di queste dinamiche resta sullo sfondo, come la questione della corporeità e della differenza tra sessualità maschile e femminile, profondamente implicata nella dinamica del potere.
Leggendo il potere in rapporto alle persone coinvolte e alle relazioni che esse stabiliscono all’interno delle istituzioni e in ambito lavorativo, si potranno forse mettere a nudo meccanismi di seduzione e identificazione, forme di ambizione e godimento, dinamiche di assoggettamento e di riconoscimento.
Lunedì 6 aprile, alle ore 17.30 presso il Teatro Monteverdi, le filosofe Laura Boella, docente di Filosofia morale alla Statale di Milano e già ospite delle passate edizioni del progetto, e Chiara Zamboni, membro della Comunità filosofica Diotima di Verona, interrogheranno il potere nei suoi meccanismi più latenti e indicibili.
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LAURA BOELLA
Laura Boella, docente di Filosofia morale all'Università Statale di Milano, è impegnata nella ricostruzione del pensiero femminile del '900. È nota al gran pubblico per le sue ricerche su Hannah Arendt, cui ha dedicato il celeberrimo studio Hannah Arend. Agire politicamente, pensare politicamente. Nel suo libro Cuori pensanti si è occupata di quattro grandi pensatrici del '900: Simone Weil, Edith Stein, Maria Zambrano e Hannah Arendt, delle quali ha analizzato le complesse personalità, l'articolato sistema di pensiero e la loro notevole influenza sulla cultura del nostro secolo.
CHIARA ZAMBONI
Chiara Zamboni insegna Filosofia del Linguaggio all'Università di Verona e partecipa con altre al lavoro della comunità filosofica femminile Diotima, creata nella stessa università nel 1984. Ha scritto e curato, con le altre donne del gruppo, i libri di Diotima. Sul femminile. Scritti di antropologia e religione (Città Aperta, 2004), Parole non consumate (Liguori, 2001), Edith Stein. La passione per la verità (EMP, 1998), La filosofia donna (Demetra, 1997), L'azione perfetta (Centro Virginia Woolf, Roma 1994), Interrogando la cosa. Riflessioni a partire da Martin Heidegger e Simone Weil (IPL, 1993), Fenomenologia dell'essere umano. Lineamenti di una filosofia al femminile (Città Nuova, Rome 1992).
Comune di Cremona
Assessorato alle Pari Opportunità
 
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