15 Settembre, 2002
Proposta di lavoce.info - Accorpare le tre scadenze elettorali di giugno
Destinare il risparmio ai fondi pro terremoto Abruzzo
La redazione de lavoce.info partecipa al dramma della popolazione colpita
dal terremoto e al lutto di chi ha perso i propri affetti, i parenti, gli
amici.
Le calamità naturali richiedono la mobilitazione tempestiva di
ingenti risorse per i primi soccorsi e per la ricostruzione.
Il Governo,
sino a questo momento, ha stanziato 30 milioni di euro. Una goccia nel mare.
In questi tempi di crisi è difficile reperire risorse.
Facciamo nostra una
proposta che ci arriva da un gruppo di lettori che vivono all'estero:
chiediamo che il Governo non esiti nel raggruppare le tre scadenze
elettorali di giugno stanziando subito per le aree disastrate i risparmi
derivanti dal loro accorpamento in un unico election day.
Si tratta, secondo
il ministro Maroni, di 172 milioni di euro (la nostra stima, analoga,
aggiunge 200 milioni di costi indiretti sostenuti dalle famiglie). Siamo
certi che tutti gli italiani apprezzeranno l'uso di queste risorse e
potranno essere incoraggiati dallo stesso Governo e dai media a devolvere
allo scopo quanto risparmieranno personalmente con l'election day.
Ricordiamo che per la ricostruzione dopo il terremoto del Friuli (1976) lo
Stato spese una cifra pari a 10 miliardi di euro, per quella dell’Irpinia
(1980) 32 miliardi, per quella in Umbria e Marche (1997) 4 miliardi.
Alla luce di questa catastrofe, in cui edifici recenti sono crollati come
castelli di carte, è fondamentale rivedere il "piano casa": questo riduce i
controlli formali ex ante e non rivede affatto il sistema dei controlli
sulle opere in costruzione e completate.
Alle Regioni il compito, nel
recepire il piano di tenere alta la guardia sul rispetto dei requisiti
antisismici, imponendo controlli sui cantieri e ad opere completate.
 
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