15 Settembre, 2002
Per una scuola pubblica di qualità
Parte la raccolta firme (per la petizione del PD)
Per una scuola pubblica di qualità
parte la raccolta firme (per la petizione
del PD)
Saranno quasi cinquemila i docenti tagliati
in Lombardia per effetto della politica del
ministro Gelmini. Ciò significa che soltanto
per la scuola primaria, in Provincia di Milano,
salteranno 300 insegnanti, nonostante ci
siano 2400 iscritti in più rispetto allo
scorso anno scolastico.
Contro la politica dei tagli il PD ha presentato
in Lombardia la petizione popolare nazionale
per una scuola pubblica di qualità, per tutti,
più sicura e autonoma, capace di futuro.
“In Lombardia – ha spiegato lunedì scorso,
durante la conferenza stampa di presentazione
Sara Valmaggi, responsabile regionale formazione
del PD - ci saranno nel prossimo anno scolastico
4873 insegnanti in meno, nonostante ci siano
ad oggi iscrizioni per 9235 alunni in più.
Anche eliminando i moduli e le compresenze
il taglio degli insegnanti è incompatibile
con le richieste delle famiglie che si concentrano
sensibilmente sul tempo pieno”.
A presentare la petizione anche Mariangela
Bastico, responsabile nazionale scuola del
PD. “Quello operato da Gelmini e Tremonti
alla scuola italiana – ha dichiarato – è
un taglio insostenibile e cieco, che non
distingue tra chi ha già razionalizzato e
chi non lo ha fatto. Le risorse mancanti
dovranno necessariamente arrivare dalle famiglie,
dalle scuole e dagli enti locali e mi meraviglio
che il presidente Formigoni e il sindaco
Moratti non protestino contro il ministro,
evidentemente solo per il forte cemento politico
ideologico che li lega. Chiediamo come prima
cosa – ha aggiunto Bastico - che alle famiglie
venga garantita tutta la scuola richiesta,
perché loro chiedono settimane di 40 ore
e gliene vengono offerte 27. Chiediamo che
alle scuole vengano garantiti i fondi per
il funzionamento, perché già oggi per pagare
i docenti degli esami di maturità o le pulizie
succede che i genitori siano tassati arbitrariamente
con richieste di contributi anche di 230
euro per figlio”.
Discorso rilevante è quello dell’edilizia
scolastica. “Chiediamo lo sblocco del patto
di stabilità - continua Bastico - anche per
la messa in sicurezza delle nostre scuole.
Spiace ricordare che soltanto pochi mesi
fa in Finanziaria siano stati dimezzati i
fondi per l’adeguamento antisismico delle
scuole”.
L’obiettivo è raccogliere un milione di firme
per far approvare entro maggio in Parlamento
le modifiche ai regolamenti del sistema scolastico,
perché possano essere applicabili già dal
prossimo anno.
 
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