15 Settembre, 2002
In aprile la produzione industriale cresce grazie a un giorno di lavoro in più
La produzione industriale nel mese di aprile ha registrato una variazione tendenziale del +2,6 per cento rispetto all'aprile dello scorso anno, dovuta però esclusivamente al fatto che i giorni lavorativi sono stati 19 rispetto ai 18 dell'aprile 2000...
In aprile la produzione industriale cresce grazie a un giorno di lavoro in più
La produzione industriale nel mese di aprile ha registrato una variazione tendenziale del +2,6 per cento rispetto all'aprile dello scorso anno, dovuta però esclusivamente al fatto che i giorni lavorativi sono stati 19 rispetto ai 18 dell'aprile 2000: la variazione tendenziale media giornaliera è infatti negativa, -1,8 per cento.
Anche la variazione rispetto a marzo è negativa: l'indice di produzione destagionalizzato ha segnato una diminuzione dell'1,9 per cento.
Gli indici grezzi (non corretti per numero di giorni lavorativi) di produzione per destinazione economica presentano, rispetto all' aprile 2000, un aumento del 5,3 per cento nel comparto dei beni di investimento, del 5,1 per cento nei beni di consumo e dell'1 per cento nei beni intermedi.
In particolare, comunica l' Istat, la variazione positiva della produzione dei beni di investimento è il risultato di aumenti del 4,8 per cento delle macchine e apparecchi, dell'1,8 per cento dei mezzi di trasporto e del 9,1 per cento degli altri beni di investimento.
Gli indici destagionalizzati della produzione per destinazione economica mostrano diminuzioni congiunturali del 3,7 per cento per i beni di investimento, dell'1,6 per cento per i beni intermedi e dell' 1,2 per cento per i beni di consumo.
La produzione industriale è aumentata in particolar modo ad aprile nei settori dei tessili e dell'abbigliamento (+8,3 per cento), della lavorazione dei minerali non metalliferi (+6,8 per cento), delle macchine e apparecchi meccanici (+6,5 per cento), delle raffinerie di petrolio (+5,1 per cento), dei prodotti chimici e fibre sintetiche (+4,8 per cento), della carta, stampa ed editoria (+4,5 per cento) e del legno e dei prodotti in legno (+3,9 per cento).
Variazioni tendenziali negative si sono invece avute nei settori dei mezzi di trasporto (-9,2 per cento) e della produzione di articoli di gomma e materie plastiche (-2,8 per cento).  
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