15 Settembre, 2002
14 settembre 2009: anno primo “riforma Tremonti-Gelmini”
Presidio dei sindacato scuola di Cgil-Cisl-Uil
14 settembre 2009: anno primo “riforma Tremonti-Gelmini”
Come stabilito dall’articolo 64 della Legge
133/08, l’anno scolastico 2009-10 inizia con tanti meno (meno docenti, meno personale ATA, meno
soldi, meno ore, meno classi, insomma meno
scuola) e un solo più (più alunni, anche
disabili). E qualcuno la chiama qualità.
Il primo dei tre anni di “cura dimagrante”
della nostra scuola prevista dalla “riforma
Tremonti-Gelmini” ha inizio e le scuole cremonesi sono impegnate
nella “quadratura del cerchio”, ovvero garantire
lo stesso tempo scuola e lo stesso livello
qualitativo con meno personale e meno soldi!
Impresa impossibile al punto che già molti
sono i segnali che ci giungono di “proposte
di volontariato” per supplire le mancanze
organiche. Volontariato puro perchè le scuole
non possono più pagare le ore straordinarie in quanto le loro casse sono vuote!
Per quanto l’italico genio si distingua per
fantasia e creatività, siamo convinti che
già da quest’anno non sarà più possibile
tamponare i disastri prodotti dai tagli indiscriminati.
Verranno meno infatti i percorsi personalizzati
e le varie forme di sostegno e la progettazione
di tutte le attività formative per la valorizzazione
del singolo e del gruppo classe.
Non sarà neppure garantita l’adeguata vigilanza
e tutela dei nostri studenti per la mancanza
di un numero adeguato di collaboratori scolastici,
così come le segreterie a causa dei tagli,
non riusciranno a rispondere con puntualità
ed efficacia nella loro azione amministrativa.
La nostra preoccupazione, peraltro già più
volte espressa, è che tra non molto, forse
sin da subito, le famiglie, già provate dalla
crisi, saranno costrette a mettere mano al
portafoglio per mantenere quel livello di
qualità che la scuola statale ante Gelmini
aveva garantito (ma anche per pagarsi il
trasporto con lo Scuolabus?).
La scuola italiana ha sicuramente vecchi
problemi da risolvere e necessita di seria
e ponderata razionalizzazione nell’uso delle
risorse.
Le scriventi Organizzazioni Sindacali si
sono sempre dichiarate disposte ad interloquire
a tutti i livelli per il raggiungimento di
questi obiettivi nella consapevolezza però
che la scuola di qualità ha bisogno di utilizzare
al meglio le risorse (anche umane) non di
esserne privata per “far cassa”.
La scuola è bene comune e come tale sta a
cuore all’intera società. E’ necessario il coinvolgimento fattivo di
tutti perchè solo una scuola di qualità è
garanzia di un reale sviluppo.
I vari nodi vanno affrontati e sciolti (formazione,
reclutamento, precariato, valutazione, carriera,
per citarne alcuni) e non si deve perdere tempo rincorrendo il
grembiulino, il voto in condotta, il “maestro
unico”, l’alzabandiera, la classe-ponte e, buon ultimo, l’accordo “salvaprecari”
del 7 settembre ..... tutto da capire!
Ciò é solo fumo negli occhi, dannoso per
i nostri ragazzi e per le future generazioni
su cui i genitori hanno investito per la
loro formazione universitaria, e che oggi,
ritrovandoli precari a vita, diventano i
loro ammortizzatori sociali.
Sia chiaro
l’intervento di Brunetta-Gelmini- ma soprattutto
Tremonti, sui precari della Scuola e della
Pubblica Amministrazione, costituisce il
più grande licenziamento di massa avvenuto
nel nostro Paese.
Incredibile l’assuefazione a tale situazione.
Come stupefacente, a fronte di queste problematiche,
risulta l’interesse primario dell’Assessore
alle politiche educative verso il menù troppo
equo e troppo solidale dei bambini cremonesi.
Sulla scuola invece si discuta e si investa
sul serio.
Per questi motivi e per coinvolgere sui reali
problemi della scuola invitiamo la cittadinanza
tutta al presidio che si terrà presso l’Ufficio
Scolastico Provinciale di Cremona (ex provveditorato)
il giorno 14 settembre dalle ore 10.30 alle
ore 12.30.
I sindacati scuola di Cgil-Cisl-Uil di Cremona
|