15 Settembre, 2002
Spazionovecento : i brividi, le vertigini, le sfide della musica contemporanea
Wim Janssen, presidente del Gruppo Musica Insieme, presenta la XXX edizione
Spazionovecento : i brividi, le vertigini,
le sfide della musica contemporanea
Wim Janssen, presidente del Gruppo Musica
Insieme, presenta la XXX edizione
Da trent'anni Spazionovecento è un'occasione
di ricerca e di approfondimento, antiaccademica
e consapevole, radicalmente libera e strenuamente
coerente. Con immutata passione la propone
il Gruppo Musica Insieme di Cremona, ensemble
nato nel 1973 con un concerto al Palazzo
Cittanova e già capace, solo qualche anno
dopo, di dar vita ad una delle esperienze
musicali italiane più significative degli
ultimi decenni. Ma, soprattutto, questi primi
trent'anni della rassegna testimoniano una
vicenda artistica ed umana in continua evoluzione
attraverso un percorso lungo oltre mille
concerti nei quali è stato affrontato il
repertorio cameristico da Monteverdi ai rappresentanti
del "dopo le avanguardie".
"La modernità - osserva Wim Janssen,
presidente e fondatore del Gruppo Musica
Insieme - non abita un luogo proprio e definito
nel tempo, ma è condizione cui l'intelligenza
del pensiero tende costantemente. Tuttavia
pubblico ed esecutori sembrano spesso dimenticare
la contemporaneità, preferendo percorsi più
collaudati. La musica, invece, nel Novecento
accompagna, spesso precorrendoli, i grandi
cambiamenti della cultura, dalla filosofia
alla letteratura, alle arti figurative.
Trent'anni fa Mariagrazia Bertocchi, Giorgio
Bernasconi, Mario Vitale ed io ci siamo dati
quest'impegno: dar vita non una semplice
proposizione di autori e composizioni che
hanno segnato la musica del XX secolo, quindi,
ma ad un'organica articolazione di occasioni
di ascolto e confronto, frutto di un gruppo
di lavoro di giovani interpreti ma che da
subito ha saputo meritare la fiducia e la
collaborazione preziosa di importanti compositori,
straordinari direttori e affermati strumentisti.
Tanto che per molti anni la rassegna è stata
registrata e trasmessa da Rai Radio3: penso
sia l'unica rassegna cremonese ad essere
seguita da un'emittente nazionale.
In trent'anni molto è cambiato: i componenti
del Gruppo, anzitutto, ma anche la proposta
che ha abbracciato il tardo romanticismo.
Ed infine la sede, prima il Teatro Ponchielli,
quindi Sala Rodi, Palazzo Cittanova ed il
Teatro Monteverdi.
L'entusiasmo, la curiosità intellettuale
e la voglia di fare sono, invece, gli stessi
di allora. Il risultato è un progetto strutturato
capace di favorire lo scambio delle idee
e degli orizzonti sonori dei compositori
e degli interpreti chiamati a parteciparvi
nell'opportunità per tutti, pubblico compreso,
di accostarsi alle tematiche che informano
la questione del suono in musica dei nostri
giorni, con tutti i suoi brividi, le sue
vertigini, le sue sfide".
Nel rapporto con l'interprete, singolo o
piccolo gruppo da camera, si è mantenuta
pressoché inalterata una certa quale dialettica,
che vede il compositore ancora in grado di
collaborare e sviluppare un percorso artistico
insieme agli interpreti stessi. Che ruolo
ha, dunque, in un contesto particolare come
Spzionovecento, la collaborazione tra interpreti
e compositori, e come sarebbe possibile svilupparla,
anche mirando ad un rinnovamento della programmazione
e ad un ampliamento dei repertori?
Mi sembra che la musica sia profondamente
cambiata grazie ad una nuova generazione
d'interpreti, i quali, anziché rifiutarsi
di suonare ciò che viene scritto oggi, hanno
saputo chiedere ai compositori brani capaci
di offrire gusto, emozione, passione a chi
è chiamato a suonarla. La nostra esperienza
in questo senso è estremamente positiva:
la possibilità di lavorare con grandi interpreti
come - la nostra Mariagrazia Bertocchi, anzitutto,
vera anima dell'ensemble, ma anche Cathy
Berberian, Anthony Pay, Antonio Ballista,
Pierre Pierlot, Alide Maria Salvetta, Will
Humburg, Anner Bijlsma, Massimiliano Damerini
solo per citarne alcuni - e con straordinari
compositori, che al gruppo hanno dedicati
numerosissimi brani, ha rappresentato un
interessantissimo scambio di punti di vista.
Di rimando, la disponibilità e l'entusiasmo
con la quale interpreti come loro si mettono
al lavoro su musica appena nata mi pare una
bella conferma della nuova vitalità del rapporto
tra chi scrive e chi suona"
Anche il programma 2009 vede grandi formazioni
ma vede sul palcoscenico anche i giovani
del Conservatorio di Mantova, tanti concerti
e una giornata di studi in collaborazione
con l'Università di Paleografia. Quali sono
gli appuntamenti del cartellone?
Per festeggiare il trentennale della nostra
rassegna abbiamo deciso di organizzare per
l'inaugurazione un evento eccezionale, un
concerto dell'Orchestra dei Pomeriggi Musicali
con musiche di Bartók, Donatoni e Stravinskij
che avrà luogo
mercoledì 14 ottobre alle ore 21 presso l'Auditorium
della Camera di Commercio. proprio per il
carattere celebrativo dell'appuntamento,
l'ingresso è libero e gratuito.
Sabato 17 ottobre alle ore 21 al Teatro Monteverdi
sarà, invece, protagonista l'Ensemble contemporaneo
del Conservatorio di Mantova, diretto da
Gabrio Taglietti e Paolo Perezzani. È un
esempio di gruppo formato da giovani studenti
dedicato all'esecuzione della musica contemporanea.
Sabato 24 ottobre alle ore 21 in Sala Rodi,
il Gruppo 40.6 di Mantova eseguirà due brani
del celebre ciclo Makrokosmos di Crumb.
Quindi mercoledì 12 novembre il Teatro Monteverdi
ospiterà una giornata dedicata a Musicologia:
una non-stop dalle 17 alle 23 con esecuzioni
musicali alternate a brevi lezioni affidate
a studenti e insegnanti della facoltà musicologica
cremonese.
Il Teatro Monteverdi ospiterà gli ultimi
appuntamenti. In collaborazione col Festival
"Sulle ali del Novecento" di Brescia,
domenica 15 novembre, il Dedalo Ensemble
presenterà un interessante programma di musiche
italiane e albanesi, con letture dal romanzo
Terremoto a Tirana di Serena Luciani. Ed
ancora il 18 novembre Annamaria Morini eseguirà
un brano di Giacinto Scelsi recentemente
riscoperto mentre l'11 dicembre il Gruppo
Musica Insieme che eseguirà un programma
con musiche di Britten, Castiglioni, Yun
e Prokofiev.
Oltre che un laboratorio musicale, Spazionovecento
è anche testimonianza di una proficua tra
pubblico e privato. Quali sono i ruoli reciproci,
specie in questo momento particolarmente
difficile dal punto di vista economico?
Il patrocinio di Comune e Provincia di Cremona
è indispensabile, sia perché garantisce un
apporto di risorse, sia perché offre un sostegno
logistico determinante. Ugualmente con mirabile
sensibilità condividono l'impegno culturale
dell'Associazione partner strategici, quali
la Fondazione Stauffer o l'Università di
Musicologia, ed in passato la Fondazione
Stradivari.
Poi c'è la collaborazione dei privati, ad
iniziare dall'ingegner Luigi Lacchini, da
anni generoso sostenitore delle nostre stagioni,
e degli Amici del Gruppo Musica Insieme:
senza la loro vicinanza preziosa Spazionovecento
non celebrerebbe la trentesima edizione.
Per questo, proprio in un momento si contrazione
dei finanziamenti alle attività culturali,
il rapporto virtuoso tra organizzatori, soggetti
pubblici e privati, consolidato durante le
tante rassegne, mi sembra davvero un esperimento
ben riuscito ed al quale forse vale la pena
guardare con attenzione.
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Associazione culturale Gruppo Musica Insieme
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