15 Settembre, 2002
.A Palazzo Reale di Madrid 30.000 visitatori per ammirare i capolavori di Stradivari
Sono stati suonati dal Quartetto della Scala e dalle prime parti della Radiotelevision Espagnola
.A Palazzo Reale di Madrid 30.000 visitatori
per ammirare i capolavori di Stradivari
Sono stati suonati dal Quartetto della Scala
e dalle prime parti della Radiotelevision
Espagnola
Straordinario successo della missione spagnola
della Fondazione Stradivari: nelle due settimane
in cui i quattro strumenti cremonesi - Il
"Cremonese" ex Joachim del 1715,
il "Vesuvius" del 1727, il violoncello
"Stauffer" ex Cristiani del 1700
e la viola Stradivari Bergonzi del 1740 -
sono stati esposti nella sala attigua a quella
dei "fratelli" spagnoli, circa
30.000 persone hanno visitato queste sale
dove ampli pannelli esplicativi parlavano
di Cremona, della sua collezione di violini
e di Antonio Stradivari.
Questa mattina poi, nella grandiosa sala
del Palazzo Reale dedicata a Carlo V, si
è tenuto lo straordinario concerto in cui
ben otto tra i più belli Stradivari al mondo
hanno suonato, prima nelle rispettive formazioni
di quartetto e poi, tutti insieme in un tempo
dell'ottetto di Mendelssoh.
Nella prima fila sedevano il cugino del re
Juan Carlos, con la moglie, il Presidente
del Patrimonio Nacional Yago Pico del Coana,
l'Ambasciatore Italiano Pasquale Terraciano,
che ha tenuto un breve discorso introduttivo
oltre al Sindaco di Cremona Oreste Perri
e numerose altre autorità spagnole. La delegazione
cremonese era completata dagli assessori
alla cultura di Comune e Provincia Irene
Nicoletta De Bona e Chiara Capelletti, dal
Presidente della Fondazione Stradivari Paolo
Bodini con la moglie Vanna, dal Direttore
della Fondazione Virginia Villa accompagnata
dalla figlia Federica, dal Presidente della
Fondazione Stauffer Paolo Salvelli e dai
Maestri Andrea Mosconi e Fausto Cacciatori,
quest'ultimo anche in rappresentanza della
Camera di Commercio.
Ottimo il quartetto della Radiotelevision
Espagnola che ha presentato, con gli strumenti
intarsiati del patrimonio Nacional, il Terzo
Quartetto in Mi Bemolle Maggiore di Juan
Chrisostomo de Arriaga: una bellissima composizione
di un grande autore spagnolo morto precocemente
a soli 20 anni nel 1926. Ma la scena è stata
poi presa in mano dal Quartetto della Scala
che, con una antologia dal Rigoletto di Verdi
adattata per quartetto da Antonio Melchiori,
ha letteralmente incantato la platea. Il
finale è stato poi trascinante, con gli otto
strumenti di Stradivari suonati magistralmente
da tutti gli esecutori nel tempo Presto dell'Ottetto.
Agli applausi lunghi e scroscianti, ai "bravo"
gridati con convinzione, si sono associati
poi i complimenti di tantissimi qualificati
spettatori.
Il nome di Cremona correva su tutte le bocche
ed il desiderio di ripetere ancora momenti
come questo veniva più volte espresso.
Dopo il concerto l'Ambasciatore Terraciane
ed il Direttore dell'Istituto Italiano di
Cultura Giuseppe di Lella hanno incontrato
la delegazione cremonese nelle prestigiosa
sede dell'Istituto situata a due passi da
Palazzo Reale, dove si è discusso dei progetti
futuri ed in particolare del progetto di
portare il quartetto spagnolo a Cremona nel
2011.
Un successo importante per Cremona che suggella
un anno di intensa e proficua attività della
Fondazione Stradivari.
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Fondazione Antonio Stradivari
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