15 Settembre, 2002
Una serata con chi....fa satira Sergio Staino
Lunedì 18 Gennaio alle ore 21:15 a BAGNOLO CREMASCO - presso Centro Culturale, piazza Roma
UNA SERATA CON CHI…. FA SATIRA
Sergio STAINO
sarà nostro ospite
Lunedì 18 Gennaio alle ore 21:15 a BAGNOLO
CREMASCO - presso Centro Culturale, piazza
Roma
Sempre presso il Centro Culturale di Piazza
Roma, con occasione verrà inaugurata la mostra
delle vignette di Sergio Staino.
Su Facebook è presente il gruppo NonSoloACrema
(da cercare scrivendo l’intero nome dell’associazione
tutto attaccato) ed attraverso il quale verranno
comunicati, agli iscritti, gli eventi organizzati.
Biografia di Sergio STAINO
Sergio Staino nasce a Piancastagnaio, in
provincia di Siena, nel 1940. Laureato in
Architettura, sfrutterà quel titolo per insegnare
materie tecniche alle scuole medie nell'area
fiorentina. Anche per questo, si stabilisce
sulle colline presso Scandicci, con la moglie
peruviana Bruna e i figli Ilaria e Michele.
Giunto "nel mezzo del cammin di sua
vita", tuttavia, l'architetto Staino
imbocca una nuova, fortunatissima strada,
che gli servirà per descrivere, parafrasandola,
la crisi politica ed esistenziale nella quale
stava smarrendo la via diritta. Si tratta
del Fumetto.
Staino vi si avvicina abbastanza timidamente,
ignorando di divenire a tempo di record una
delle firme satiriche italiane più importanti
e popolari. A fumetti, descriverà un po'
se stesso e un po' i turbamenti della sua
generazione sessantottina attraverso il personaggio
di Bobo, che nasce col ritmo della striscia,
lo stesso di Charlie Brown e di Beetle Bailey.
Le prime tavole scritte e disegnate da Staino,
con una presentazione del carismatico Oreste
del Buono, appaiono su Linus, nel 1979. Trail
1980 e il 1981, Staino collabora alla pagina
culturale del quotidiano romano Il Messaggero
e, nel 1982, imposta il suo proficuo rapporto
con L'Unità, superato l'iniziale scetticismo
sulle possibilità di ironizzare dal podio
di un'organo di partito.
Nel 1986, il papà di Bobo fonda e dirige
il settimanale satirico Tango, sulle cui
pagine sfileranno le migliori firme della
satira italiana, molte delle quali provenienti
da Il Male, giornale che aveva rilanciato
la satira in Italia nel decennio precedente.
Scrivono per Staino, tra gli altri, Lorenzo
Beccati, Gino e Michele, Francesco Guccini,
Renato Nicolini, David Riondino, Sergio Saviane,
Michele Serra. Disegnano per lui Altan, Angese,
Massimo Cavezzali, Dalmaviva, Ellekappa,
Giuliano, Daniele Panebarco, Roberto Perini,
Vincino, perfino Andrea Pazienza che, prima
di morire, nel l 1988, lascerà in redazione
le sue ultime vignette che ritraggono Achille
Occhetto. (Vedi Tango e il PCI di Stefania
Franchi, Rubbettino Editore)
In quegli stessi anni, lo chiama anche la
TV. Dopo aver trasportato Bobo in alcuni
sketch dello show Drive In (impersonato da
Paolo Pietrangeli), nel 1987, Staino dirige
la rubrica Teletango, inserita nel contenitore
della domenica Va' pensiero, su Raitre. Per
la stessa rete, nel 1990, realizza il film-video
Io e Margherita e cura la parte satirica
negli "special elettorali" del
TG. Quindi, nel 1993 firma il "varietà"
Cielito lindo, una sorta di "Zelig ante
litteram" condotto da Claudio Bisio
e Athina Cenci, dove debuttano televisivamente
Aldo Giovanni e Giacomo, Luciana Littizzetto
e Bebo Storti. Nell'inverno 1995-96, Staino
collabora al TG3 con una vignetta satirica
quotidiana.
Per il grande schermo, nel 1988 sceneggia
e dirige il film Cavalli si nasce, con Paolo
Hendel, David Riondino, Vincent Gardenia
e la partecipazione straordinaria di Roberto
Murolo. Del 1992 è Non chiamarmi Omar, tratto
da un racconto di Altan e con uno straordinario
cast d'interpreti, da Gastone Moschin a Barbara
D'Urso, da Stefania Sandrelli a Ornella Muti.
Numerosi i suoi impegni teatrali, da direttore
artistico del Teatro Puccini di Firenze alla
presidenza dell'Istituzione Servizi Culturali
di Scandicci, fino alla direzione artistica
dell'Estate Fiorentina.
Tra gli altri suoi lavori recenti, le illustrazioni
(con Isabella Staino) del racconto di Adriano
Sofri Gli angeli del cortile (2003), scritto
in origine per essere letto in carcere la
notte di Natale, e la versione attualizzata
del burattino collodiano Pinocchio Novecento:
25 quadri con gli episodi salienti del romanzo,
interpretati da alcuni protagonisti della
storia del Novecento.
Tra i riconoscimenti ottenuti, si ricordano
almeno, nel 1984, il Premio Satira Politica
Forte dei Marmi e lo Yellow Kid come "miglior
autore" al Salone Internazionale dei
Comics, il Premio Tenco/Canzone e fumetto
nel 1986 e il Premio Persea 2002, consegnatogli
a Firenze nella convention Comicstrip.
(Biografia redatta da Luca Boschi - foto
di Roberto Coggiola)
 
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