15 Settembre, 2002
Caso Marleny Gonzalez
Ecco l'interpellanza di Violante ai Ministeri competenti. Raccolto l'appello di Corada
Caso Marleny Gonzalez
Ecco l'interpellanza di Violante ai Ministeri competenti.
Raccolto l'appello di Corada
E' stata presentata questa mattina dal Gruppo DS alla Camera, primo firmatario il Capogruppo Luciano Violante, l'interpellanza parlamentare al Ministro degli Affari Esteri e al Ministro dell'Interno sul Caso Marleny Gonzalez. Ne è stato informato tempestivamente, via e-mail, il Presidente della Provincia Gian Carlo Corada, che nei giorni scorsi, aveva sollecitato l'interessamento dei parlamentari sulla vicenda. Aveva scritto a tutti i parlamentari locali e a tutti i capigruppo alla Camera. Ne aveva anche parlato con l'ex Ministro Pier Luigi Bersani, facendolo il tramite di un fascicolo dettagliato che avrebbe potuto essere utile come base informativa per capire meglio il triste destino della signora colombiana residente a Castelleone con la famiglia e deceduta a soli 37 anni di leucemia in attesa di trapianto.
"E' importante si stia muovendo qualcosa - commenta Corada -. Violante e il suo gruppo sono stati i primi a raccogliere il nostro appello e li ringrazio sinceramente. Ci aspettiamo che possano arrivare dei rinforzi, perché si tratta di un caso umano. Non può infatti cadere nel vuoto la domanda della famiglia, del marito Tiziano Maggi, dei tre figli, dei quali due piccolissimi, e di un'intera comunità che si chiede quale meccanismo burocratico sia andato in tilt".
Per Corada la mozione Ds ai ministeri tocca i problemi di fondo. "Di fatto - si legge nella mozione di Violante - nonostante la gravità della situazione sanitaria della signora fosse stata più volte denunciata dai familiari e dagli organi di informazione locali, al punto da spingere l'intera comunità cremonese e l'amministrazione locale a prendere posizione, nessun effetto ne è scaturito al fine di accelerare l'iter burocratico per il rilascio del visto, precludendo, in tal modo, alla signora Gonzalez la possibilità di accedere all'intervento di trapianto di midollo, unica opportunità di sopravvivenza".
La mozione stigmatizza: "Al di là delle più volte denunciate incongruenze e rigidità della nuova disciplina in materia di immigrazione, appare comunque del tutto inammissibile una sua applicazione che non sappia adeguatamente far fronte a specifiche esigenze, quali quelle delle emergenze sanitarie".
Da queste considerazioni scaturisce la domanda finale dei parlamentari ai ministeri di capire "le ragioni che hanno impedito alle competenti autorità un rapido rilascio del visto" e più incisivamente si espone, in sintonia con la domanda di Corada, allo scopo ultimo di evitare ulteriori episodi analoghi in futuro, "la necessità di approntare misure idonee a consentire l'avvio di rapide procedure burocratiche anche nei casi di gravità ed urgenza sanitaria".
 
|