News e informazioni da Cremona e dalla Lombardia
Home page Scrivi  
 
  Benvenuto nel circuito WELFARE NETWORK
Europa, notizie e attualità sul welfare News di politica e attualità dall'Italia News dalla Lombardia Notizie sul Welfare, Diritti e Sociale
 
Chi siamo Forum Fotogallery Link Contatti Collabora con noi

... Welfare canali
Agenda
Angolo del dialetto
Arte
Associazioni
Attualità
Buone Notizie
Comune di Cremona
Costume
Cronaca
Cultura
Dai Partiti
Dal Mondo
Economia
Eventi
Giovani
In Breve
Lavoro
Lettere a Welfare
Mediateca
News dai partiti
Petizioni attive
Politica
Provincia di Cremona
Racconti
Società
Storia Cremonese
Ultimissime
Varie
Volontariato
ARCHIVIO WELFARE
 ... In Breve
... e inoltre
Banca della Solidarietà
I sondaggi
Fotogallery
Banner kit






















 Attualità

15 Settembre, 2002
Cava di Caravaggio: Intervento in Senato di Cinzia Fontana
SEDUTA AULA SENATO DEL 7 APRILE 2010 INTERROGAZIONE SU “CAVA DI CARAVAGGIO”

Cava di Caravaggio: Intervento in Senato di Cinzia Fontana
SEDUTA AULA SENATO DEL 7 APRILE 2010 INTERROGAZIONE SU “CAVA DI CARAVAGGIO”
Il resoconto della seduta dell'Aula del Senato di ieri, dove è stata data la risposta all'interrogazione sulla cava di Caravaggio e l'intervento della Sen. Cinzia Fontana
PRESIDENTE. Segue l’interrogazione 3-00988 sull’attuazione del piano cave del Comune di Caravaggio (Bergamo).
Il rappresentante del Governo ha facoltà di rispondere a tale interrogazione.

GIRO, sottosegretario di Stato per i beni e le attività culturali.
Signor Presidente, mi riferisco all’interrogazione presentata dalla senatrice Fontana, con la quale chiede informazioni circa l’eventuale ricorso da parte del Ministero alle prerogative previste dal codice dei beni culturali per sottoporre a tutela paesaggistica l’area dei fontanili e delle risorgive in località Caravaggio, ove il piano cave della Provincia di Bergamo prevede la realizzazione di un ambito estrattivo.
A tal proposito, come già fatto in occasione della risposta fornita all’interrogazione parlamentare numero 5/01989, presso l’VIII Commissione (ambiente) della Camera dei deputati, voglio anzitutto rappresentare che il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare ha precisato che il piano cave della Provincia di Bergamo rientra nell’ambito di materia in merito alla quale l’articolo 50 del decreto del Presidente della Repubblica n. 616 del 1977 ha trasferito il potere amministrativo alle Regioni. In virtù di tale trasferimento, come è noto anche alla senatrice interrogante, la Regione Lombardia (con legge n. 7 del 16 giugno 2003) ha emanato il proprio piano regionale delle attività estrattive.
Ciò premesso, voglio evidenziare che non rientra tra le competenze del Ministero dei beni culturali la valutazione degli eventuali impatti idrogeologici segnalati dall’interrogante, pur considerando che, laddove l’esecuzione dei lavori del piano cave in argomento dovesse determinare un’alterazione della situazione del suolo, con danni alla falda freatica che alimenta il Sacro Fonte di Caravaggio, ciò costituirebbe sicuramente un fatto molto grave, anche sotto l’aspetto culturale.
In questo senso, intendo assicurare che gli uffici territoriali del Ministero stanno effettuando una costante attività di controllo finalizzata alla valutazione di eventuali potenziali lesioni dei valori culturali presenti in località Caravaggio e, se del caso, all’attivazione di tutti gli strumenti di tutela previsti dal codice dei beni culturali.
Preciso infine che il Santuario di Caravaggio, realizzato sul progetto dell’architetto Pellegrino Tebaldi della seconda metà del XVI secolo, è sottoposto a vincoli con prescrizioni già dal 1981 in quanto, oltre ad essere uno dei monumenti più significativi della bassa bergamasca, costituisce da sempre un luogo di fede di eccezionale importanza, che richiama ogni anno migliaia di visitatori.

FONTANA (PD). Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

FONTANA (PD). Signor Presidente, voglio innanzitutto ringraziare il Sottosegretario di Stato per i beni culturali della risposta; tuttavia, non mi ritengo soddisfatta perché, anche se c’è un segno di attenzione al valore che il Sacro Fonte del Santuario di Caravaggio ha per il territorio, esso concerne solo un aspetto del problema che veniva evidenziato nell’interrogazione, mentre manca l’indicazione circa le azioni che il Ministero dell’ambiente intende assumere rispetto ad un’opera che rischia di avere un impatto devastante sul territorio.
Peraltro, nel frattempo, visto che l’interrogazione è stata presentata ben sei mesi fa, la giunta regionale lombarda ha reinserito la cava in località Caravaggio nel piano cave della provincia di Bergamo, nonostante il consiglio regionale si fosse espresso a maggioranza contro e nonostante il fatto che la motivazione dell’accoglimento da parte del TAR del ricorso promosso dal titolare della cava contro la deliberazione consiliare si basasse esclusivamente su un difetto di motivazione della decisione assunta dal consiglio. E così, anziché procedere allo svolgimento di un’adeguata e approfondita istruttoria al fine di produrre la necessaria motivazione, cosa fa la giunta regionale? Inizia dalla fine e reinserisce il polo estrattivo nel piano cave. In questo caso, sì, una scelta assunta con grave assenza di motivazione, scavalcando il ruolo stesso del consiglio regionale.
Sono ben consapevole che la competenza sull’approvazione dei piani cave è attribuita alle Regioni, ma ho voluto interrogare il Ministro dell’ambiente perché rimango convinta che vi siano ragioni che vanno ben al di là della mera competenza regionale e chiamano in causa il ruolo stesso del Ministero dell’Ambiente, che è il vero assente rispetto a questa interrogazione e a quella presentata alla Camera. Le ragioni di fondo sono due.
Circa la prima, nei documenti e nelle comunicazioni prodotte, sia a livello nazionale sia a livello comunitario, che riguardano la pianificazione territoriale, si trovano riferimenti a quattro principi ispiratori delle scelte territoriali: quello ambientale, quello economico, quello sociale e quello del processo partecipativo. Tutti disattesi nel percorso di approvazione di quest’opera di escavazione!
Voglio qui sottolineare che è un territorio intero, nelle sue diverse espressioni locali – istituzionali, sociali, ambientali, economiche e religiose – ad essersi unito per scongiurare la realizzazione di un progetto dall’impatto così devastante sotto vari aspetti. Ricordo che siamo in una delle zone più pregiate della pianura padana, la zona dei fontanili e delle risorgive, quindi, un’escavazione di questo tipo rischia, come evidenziato da alcuni studi commissionati, di prosciugare la falda. I fontanili da secoli alimentano il reticolo idrico e sono tuttora elementi di importanza strategica di ambienti ormai unici in alcune parti della Pianura Padana, come è quella a Nord della provincia di Cremona nella zona dell’Alto cremasco e della Bassa bergamasca.
Da qui discendono per la mia terra anche le motivazioni economiche, perché si rischia di produrre scompensi socio-economici sulle attività territoriali locali, con un sensibile danno al reddito agricolo della zona, mettendo così in crisi un’agricoltura fiorente e un territorio agricolo tra i più fertili e produttivi dell’intero Paese.
Oltre a queste considerazioni, ci sono certo quelle esposte dalle diocesi di Crema e Cremona rispetto ai rischi di danni alla falda freatica che alimenta anche il Sacro Fonte del Santuario di Caravaggio.
Vi sono, quindi, fondate motivazioni per chiedere al Governo di intervenire, anche perché credo che al territorio sia dovuta una spiegazione rispetto ad una situazione a dir poco paradossale e certo contraddittoria: infatti, nell’approvare il progetto della BreBeMi e del suo allegato «Piano cave di prestito», il CIPE ha stralciato una cava di prestito, anch’essa inserita in località Caravaggio, facendo proprie le motivazioni rese dalla speciale commissione VIA in base alle quali si evidenzia il rischio di impatti permanenti al regime idrologico (così dallo studio del Ministero dell’ambiente).
Come sono conciliabili nello stesso luogo risposte così divergenti?
Ecco perché ho chiesto al Ministero di attivare gli strumenti di tutela previsti dal codice dei beni culturali e del paesaggio. Ricordo infatti che, certo, la legislazione ha delegato alle Regioni la competenza in materia di tutela delle bellezze naturali, ma ha stabilito che lo Stato conservi un potere di inibizione o sospensione dei lavori quando essi rechino pregiudizio a beni qualificabili come bellezze naturali.
La seconda ragione della interrogazione riguarda la richiesta di sapere se il Ministero intenda ricorrere alle prerogative richieste dal Codice dei beni culturali e del paesaggio al fine di sottoporre a vincolo paesaggistico l’area dei fontanili e delle risorgive in quanto area di elevato interesse pubblico, proprio per le ragioni che ho cercato di evidenziare. Anche perché, sebbene già una legge della Regione Lombardia del 2003 impegnasse la Giunta a predisporre un progetto fontanili per la loro conservazione e valorizzazione, ad oggi, dopo sette anni, nulla è stato fatto!
Nonostante il Ministero dell’ambiente non abbia risposto all’interrogazione, sono qui ancora a ribadire ed auspicare che lo stesso Ministero, ascoltando il grido di allarme e di preoccupazione che un intero territorio in modo trasversale esprime, faccia la propria parte esercitando le prerogative cui può ricorrere per conservare un patrimonio naturalistico, ambientale e socio-economico di elevata qualità. (Applausi)

 


       



 Invia questa news ad un'amico Versione stampabile Visti: 4454 | Inviati: 0 | Stampato: 37)

Prossime:
Osservazioni e proposte relative al progetto di riqualificazione urbana delle aree ex-annonarie – 15 Settembre, 2002
ALLUVIONI IN PAKISTAN: AIUTI CARITAS A 2.500 FAMIGLIE – 15 Settembre, 2002
Gli alberi di piazza Marconi ( Luci Cremona) – 15 Settembre, 2002
Le scelte della Fondazione Città di Cremona sono poche avvedute di Roberto Bertoglio – 15 Settembre, 2002
Solidarietà ai precari dell'amministrazione provinciale ( di Giuseppe Torchio) – 15 Settembre, 2002

Precedenti:
La giunta Perri ha messo le mani nelle tasche dei cittadini. Duro comunicato della FIPE – 15 Settembre, 2002
Ritorna, dopo il successo di pubblico e critica del 2009, ArteCremona. – 15 Settembre, 2002
Lo scultore Davide Dall'Osso partecipa ad ARTE CREMONA – 15 Settembre, 2002
Pizzetti: interrogazione lampo su raffinerie e Tamoil – 15 Settembre, 2002
La cava di San Sigismondo non s’ha da farsi – 15 Settembre, 2002


... in WelfareCremona



... Novità








 Il Punto
44°Rapporto Censis. Un inconscio collettivo senza più legge, né desiderio ( di Gian Carlo Storti)
Le Considerazioni generali introducono il Rapporto sottolineando come la società italiana sembra franare verso il basso


 La biblioteca di welfare
Verso il destino, con la vela alzata
Lo ricordo qui con un brano tratto dalla sua rubrica “Colloqui col padre"


 Scuola... parliamone!
Ata. Sottoscritto il contratto per il compenso una tantum di 180 euro
Il Miur prevede il pagamento nel mese di febbraio 16/12/2010


 Welfare Per Te
COMPLETATA LA CONSEGNA DELLE STUDENT E UNIVERSITY CARD
E' stata completata in questi giorni la consegna, negli istituti superiori cittadini e nellele sedi universitarie, delle student e delle card.

... Fotogallery
La Fotogallery di
Welfare Cremona


Ultima Vignetta
... Speciale on line
- Previsioni del tempo
-
Libri
-
Programmi TV
-
Lotteria
-
Oroscopo
-
Cambia Valuta
-
Euroconvertitore
-
Traduttore
-
Paginebianche
-
Paginegialle
-
Borsa
... Novità




| Home | Chi siamo | Collabora con noi | PubblicitàDisclaimer | Email | Admin |
www.welfarecremona.it  , portale di informazione on line, è iscritto nel registro della stampa periodica del Tribunale di Cremona al n. 392 del 24.9.2003- direttore responsabile Gian Carlo Storti
La redazione di Welfare Cremona si dichiara pienamente disponibile ad eliminare le notizie che dovessero violare le norme sul copyright o nuocere a persone fisiche o giuridiche.
Copyright Welfare Cremona 2002 - 2009