15 Settembre, 2002
Paullese, scatta la protesta a Dovera
Il prossimo 12 ottobre tutti sul rondò a Dovera...
PAULLESE, SCATTA LA PROTESTA 12 OTTOBRE,
ORE 11,00, RONDO' DI DOVERA
Il prossimo 12 ottobre, con inizio alle ore
11,00, si terrà presso il rondò di Dovera,
all'incrocio tra le ex statali 415 "Paullese"
e 472, una manifestazione che intende coinvolgere
tutti, Istituzioni, parti sociali, pendolari,
cittadini, nella protesta contro i ritardi
burocratici che da tre anni bloccano l'iter
di riqualificazione della Paullese. All'incontro
di presentazione, organizzato dalla Provincia
di Cremona, hanno partecipato il Presidente
Gian Carlo Corada e l'Assessore ai Trasporti
Fiorella Lazzari, nonché il Comitato dei
Sindaci dell'asta della Paullese, capitanato
dal Sindaco di Vaiano, Primo Bombelli. Con
lui questa mattina sono scesi in campo i
Sindaci Avis Guerreschi di Bagnolo Cremasco,
Giuseppe Rioldi di Dovera, nonché gli Assessori
del Comune di Pandino Antonio Bombelli e
di Crema Franco Bordo.
Il Presidente Corada ha spiegato che la decisione
di convocare una manifestazione di protesta,
dopo quella organizzata anni fa per sollecitare
i finanziamenti alla riqualificazione, poi
ottenuti, scatta in ragione dei ritardi maturati
dal Ministero dell'Ambiente nella fase di
formulazione del parere allo Studio di Impatto
Ambientale (SIA) al progetto definitivo di
ammodernamento del tratto "Crema-Spino
d'Adda". "Si tratta - ha detto
- di una decisione assunta con grande amarezza".
Di "sfiducia e rabbia" hanno addirittura
parlato gli amministratori dei Comuni. L'Assessore
Lazzari ha ricordato l'incongruenza tra le
leggi più recenti che velocizzano i tempi
burocratici per autorizzare opere importanti
e la dilatazione dei tempi con cui è stato
gestito l'affaire "Paullese" dai
Ministeri. "Avevamo disegnato un percorso
- ha detto l'Assessore - in base al quale
si contava di andare a gara almeno per la
tranche Crema-Dovera entro il 2004".
Si tratta di un cronogramma formulato d'accordo
con tutti i soggetti interessati che il groviglio
burocratico in cui è incappato rischia di
mandare a monte.
Ricordiamo che la riqualificazione della
"Paullese" rientra, solo per citare
le ultime tappe, in un accordo di programma,
firmato nel 2000 dalla Provincia di Cremona,
con Regione, Anas e Ministero ai Lavori Pubblici.
L'accordo ha concretizzato l'intesa Stato/Regione
dell'anno precedente e permesso il finanziamento.
La Provincia di Cremona, sostituendosi agli
Enti competenti, ha realizzato - a proprie
spese - il progetto delle tratte cremonesi,
compresa la variante della Paullese a Santa
Maria dei Sabbioni (già realizzata). Ciò
ha permesso di velocizzare i tempi, perché
i progetti erano precondizione per ottenere
i finanziamenti che sono stati concessi su
queste tratte: svincolo con la strada provinciale
della Cerca (4 milioni di Euro); tratta Peschiera-Borromeo
- Spino D'Adda - compreso il ponte sull'Adda
- (70 milioni di euro); tratta Spino D'adda
- Crema (90 milioni di euro); 1° lotto della
circonvallazione di Cremona - "Peduncolo"
- collegamento tra la Paullese e il Porto
di Cremona - (22 milioni di euro).
Il progetto relativo al raddoppio della Paullese
è bloccato al Ministero dall'ottobre del
2000. Dopo pressing estenuanti, si ricavano
ripetitive rassicurazioni sull'imminente
arrivo della pratica che non trovano poi
alcun riscontro. Si sa che la nuova Commissione
incaricata per l'espletamento della pratica,
del tutto rinnovata dopo l'insediamento del
nuovo Governo, si è riunita nell'ottobre
del 2002. Da allora diversi sono stati ancora
i tentativi per capire a che punto fosse
l'iter. Per dare una svolta alla vicenda
la Provincia di Cremona ha convocato anzitempo
la conferenza di servizio. Queste assemblee
vengono solitamente riunite, dopo aver ottenuto
il parere sullo studio di impatto ambientale.
Il gioco d'anticipo poteva rivelarsi una
forzatura utile a creare le condizioni per
un pronunciamento ufficiale e formale del
Ministero dell'Ambiente. Senza esito. Quell'assiste,
aperta il 26 febbraio, è valsa a ribadire,
se necessario, l'interesse del territorio
per l'intervento, ma non del Ministero dell'Ambiente
che non si è presentato. Ha fatto tuttavia
sapere che si sarebbe a breve pronunciato.
Ad oggi non è arrivato nulla! La pratica,
dai contatti ripetutamente avuti con il Ministero
dell'Ambiente, si trova al Ministero dei
Beni Culturali per la firma congiunta del
Ministro Urbani. Si attende torni al Ministero
dell'Ambiente per la successiva notifica.
Gli amministratori sono concordi nel dire
che "questo ritardo causa grave nocumento
al territorio, anche perché parliamo della
sua strada più trafficata". Uno studio
recente della Provincia intercetta situazioni
inaccettabili per l'arteria, in relazione
al rapporto flussi e capacità di traffico,
nonché picchi di incidentalità che sfiorano
mediamente i 20 incidenti al km.
"Su questa strada ci si lascia la pelle
tutti i giorni - ha detto il Sindaco di Bagnolo,
Avis Guerreschi, -. Vogliamo sapere con chiarezza
quanto tempo ancora dobbiamo attendere perché
venga onorato il nostro diritto alla sicurezza".
Cremona, 25 settembre 2003
 
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