15 Settembre, 2002
SEPOLTURA DEI FETI AL CIVICO CIMITERO CONFRONTO TRA SINDACO E DELEGAZIONE DI "RETE DONNE A CREMONA"
L'incontro è stato aperto dal sindaco che ha dichiarato la disponibilità ad un confronto basato sulla chiarezza
SEPOLTURA DEI FETI AL CIVICO CIMITERO CONFRONTO
TRA SINDACO E DELEGAZIONE DI "RETE DONNE
A CREMONA"
Questa mattina il sindaco Oreste Perri -
presenti l'assessore Claudio
Demicheli, il Direttore dell'Azienda Istituti
Ospitalieri di Cremona,
Piergiorgio Spaggiari, e Don Maurizio Lucini,
Presidente
dell'Associazione "Difendere la Vita
con Maria - ha incontrato una
delegazione della Rete Donne Cremona, associazione
costituitasi di
recente che, attraverso una presa di posizione
pubblica, ha chiesto di
rivedere i termini della cerimonia religiosa
di rito confessionale
cattolico che, dal 7 maggio scorso, accompagna
la sepoltura dei
"prodotti abortivi" nel Civico
Cimitero di Cremona.
L'incontro è stato aperto dal sindaco che
ha dichiarato la disponibilità
ad un confronto basato sulla chiarezza, non
di stampo ideologico, mirato
ad individuare scelte volte a tutelare i
diritti di tutti, perché i
valori stanno nelle persone come tali e non
nella loro appartenenza o
meno ad una confessione religiosa, né tanto
meno in un'etnia diversa
dalla nostra.
L'Azienda Istituti Ospitalieri di Cremona
ha scelto di affidare
l'inumazione dei "prodotti abortivi"
all'associazione "Difendere la Vita
con Maria", che alla sepoltura accompagna
un rito confessionale
cattolico mentre, come hanno fatto notare
le rappresentanti della Rete
Donne Cremona "nessuna ritualità è menzionata
nel regolamento
regionale". Le donne presenti, criticando
l'enfasi e la
spettacolarizzazione di un momento che dovrebbe
essere riservato, hanno
inoltre rimarcato la necessità di rispettare
scelte individuali: a loro
giudizio, infatti, le donne italiane e straniere
non sono adeguatamente
informate che la delega data all'Ospedale
per la sepoltura dei feti dà
luogo ad un rito di sepoltura cattolico e
pubblico.
A sua volta Don Maurizio Lucini, Presidente
dell'associazione "Difendere
la Vita con Maria", ha chiarito che
la spettacolarizzazione ha
infastidito tutti, non è stata richiesta
né tanto meno voluta: si è
ripreso un rito già presente in altre realtà,
ora modificato attraverso
la recita di una semplice preghiera, con
la possibilità che questa possa
essere estesa ad altre confessioni religiose
in quanto "tutte le persone
hanno diritto ad una sepoltura dignitosa".
L'assessore Claudio Demicheli, che ha la
delega ai Servizi Cimiteriali,
ha dichiarato la necessità di porre fine
alle polemiche: da parte
dell'Amministrazione Comunale non sussiste
infatti alcun intento
discriminatorio, tanto è vero che ci si sta
attivando per dare un
aspetto più decoroso alla parte del Civico
Cimitero riservata alla
sepoltura dei morti di fede musulmana.
Ultimo ad intervenire è stato Piergiorgio
Spaggiari, Direttore
dell'Azienda Istituti Ospitalieri, il quale
ha ribadito che l'avere
stipulato la convenzione con l'associazione
"Difendere la Vita con
Maria" non ha contravvenuto alcuna norma
o regolamento, nazionale o
regionale. E' stata solo accolta la disponibilità
di tale associazione
di accompagnare degnamanete la sepoltura
dei "prodotti abortivi", sino
ad ora trattati alla stregua di tutte le
altre parti del corpo umano,
che, per disposizione di legge, vengono conferiti
al Comune che poi
procede all'inumazione all'interno del Civico
Cimitero.
Al termine di un confronto tra le parti,
a tratti anche vivace ma sempre
civile e rispettoso delle diverse posizioni,
il sindaco, dopo avere
ascoltato i vari interventi con molta attenzione,
ha evidenziato la
necessità di giungere ad un'intesa di massima
per garantire i diritti di
tutti, fatta salva naturalmente l'intesa
esistente tra l'Azienda
Istituti Ospitalieri e l'associazione "Difendere
la Vita con Maria". Da
qui l'impegno, da parte del Direttore Piergiorgio
Spaggiari, di
verificare le modalità più adeguate da mettere
in atto per chiedere alle
donne, che delegano la sepoltura dei feti
all'Ospedale, se desiderano o
meno avvalersi del rito religioso cattolico.
Soluzione questa che è stata ritenuta dal
Sindaco come la via più
facilmente percorribile ed allo stesso tempo
garante della libera scelta
di ogni persona. La delegazione della Rete
Donne Cremona, ringraziando
per la disponibilità mostrata dall'Amministrazione
Comunale, ha preso
atto dell'impegno assunto da parte delle
istituzioni, dichiarandosi
disponibile ad un ulteriore momento di confronto.
Cremona, 7 luglio 2010
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