15 Settembre, 2002
RUSSIA: AMNESTY INTERNATIONAL CHIEDE CHE SIA FATTA GIUSTIZIA
Un anno dopo l’assassinio dell’attivista per i diritti umani Natalia .......
RUSSIA: AMNESTY INTERNATIONAL CHIEDE CHE
SIA FATTA GIUSTIZIA PER LE
UCCISIONI DI DIFENSORI DEI DIRITTI UMANI
Un anno dopo l’assassinio dell’attivista
per i diritti umani Natalia
Estemirova, Amnesty International chiede
alle autorita’ russe di porre
fine a persecuzioni e intimidazioni nei confronti
dei suoi colleghi e di
portare di fronte alla giustizia, in un processo
pubblico ed equo, i
responsabili del suo omicidio.
‘L’assassinio di Natalia Estemirova mette
in luce la consistente reale
minaccia che i difensori dei diritti umani
affrontano nello svolgimento
delle loro legittime attivita’ nella Federazione
russa’ – ha dichiarato
Nicola Duckworth, direttrice del Programma
Europa e Asia centrale di
Amnesty International.
‘Devono poter svolgere il loro importante
lavoro senza paura e senza
subire persecuzioni’.
Il 15 luglio 2009, Natalia Estemirova, esponente
del centro russo per i
diritti umani Memorial, e’ stata rapita fuori
dalla sua abitazione a
Grozny, in Cecenia, e uccisa. Il suo corpo,
che presentava colpi di arma
da fuoco, e’ stato trovato sul bordo di una
strada nella vicina repubblica di Inguscezia.
Il presidente russo Dmitrii Medvedev ha condannato
l’assassinio e ordinato
un’indagine di alto livello. In una dichiarazione
ha collegato l’assassinio di Natalia Estemirova con il
suo lavoro in difesa dei diritti umani.
L’attivista era esposta a gravi rischi a
causa delle sue ricerche sulle piu’ gravi violazioni dei diritti umani
in Cecenia e per aver reso
pubbliche le informazioni.
Nel gennaio 2010, il primo ministro Vladimir
Putin ha chiesto alle
autorita’ locali di garantire condizioni
sicure per il lavoro delle
organizzazioni per i diritti umani nel Caucaso
del Nord.
‘Nonostante le dichiarazioni ufficiali, le
autorita’ devono ancora
assicurare che l’indagine sull’omicidio di
Natalia Estemirova sia
tempestiva, effettiva e imparziale e che
stabilisca la verita’ oltre ogni dubbio’- ha aggiunto Duckworth.
‘Se questo non viene garantito allora cresceranno
i timori per la mancanza di volonta’ politica di identificare e portare
dinanzi alla giustizia gli autori’.
Come Natalia Estemirova, i suoi colleghi
del centro per i diritti umani
Memorial e altri attivisti nel Caucaso del
Nord continuano a fornire un
essenziale supporto legale e aiuto umanitario
a coloro i cui diritti sono stati violati nella regione.
Tuttavia, i funzionari del governo nella
Repubblica cecena continuano a fare pressione sulle organizzazioni per i
diritti umani regionali e a denunciare il loro lavoro.
Il presidente ceceno Ramzan Kadyrov, che
in un’intervista dell’agosto 2009
aveva definito Natalia Estemirova ‘una donna
senza onore e senza
vergogna’, avrebbe ulteriormente detto, il
3 luglio scorso, che gli
esponenti di Memorial erano traditori e che
lavoravano solo nell’interesse
di donatori occidentali.
L’uccisione di Natalia Estemirova ha seguito
quelle dell'avvocato per i
diritti umani Stanislav Markelov e della
giornalista Anastasia Baburova,
avvenute nel gennaio 2009, e della giornalista
Anna Politkovskaya,
nell’ottobre 2006.
Solo quattro settimane dopo, l’attivista
per i diritti umani Zarema
Sadulayeva e suo marito Alik (Umar) Dzhabrailov
sono stati assassinati in
Cecenia.
‘Questi attivisti per i diritti umani parlavano
in nome di vittime di
gravi violazioni. Il loro lavoro continua
a essere essenziale. Il
presidente Medvedev e il primo ministro Putin
devono dare alta priorita’
alle indagini sull’assassinio di Natalia
Estemirova e dei suoi colleghi.
Questo sara’ un chiaro messaggio che gli
attacchi contro difensori dei
diritti umani, avvocati indipendenti e giornalisti
non saranno tollerati’- ha concluso Duckworth.
L’appello rivolto alle autorita’ russe e’
disponibile online al seguente indirizzo:
http://www.amnesty.it/Russia_giustizia_Natalia_Estemirova_difensori_diritti_umani
FINE DEL COMUNICATO
Roma, 15 luglio 2010
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