15 Settembre, 2002
La Provincia chiama a raccolta...
Studio sui disabili ;PAULLESE: GRAVISSIME LE RESPONSABILITA’ DEL RITARDO
Studio sui disabili in provincia di Cremona,
anno 2003
Presentazione, martedì 14 ottobre, ore 10,
00 Sala Consiglio Provincia di Cremona
E' pronto lo studio sull'handicap. La Provincia
di Cremona organizza l'incontro di presentazione
che avverrà martedì 14 ottobre, alle ore
10,00, presso la Sala Consiliare dell'Ente,
in Corso Vittorio Emanuele II, 17, a Cremona.
Il documento costituisce l'aggiornamento
annuale al monitoraggio quali-quantitativo
sulla disabilità, realizzato dalla Provincia
di Cremona, d'intesa con Iress di Bologna,
allo scopo di dare forza all'azione dell'Osservatorio
delle Politiche Sociali, attivato in seguito
alla legge 328/2000. La prima indagine sull'argomento
risale al '99, è stata poi aggiornata nel
2000 e nel 2002. "Lo studio - chiarisce
l'Assessore ai Servizi Sociali, Daniela Polenghi
- fornisce importanti informazioni per la
programmazione e la progettazione nel sociale,
come ad esempio la definizione dei piani
di zona, a supporto delle attività dei comuni.
Importante poi è la sezione d'indagine che
relaziona il tema alla scuola e alla formazione
professionale. Senza tralasciare l'attenzione
specifica riservata al dopo di noi, se consideriamo
che quasi il 50% dei diversamente abili ha
un età compresa tra i 30 e i 49 anni, con
un'analisi dell'offerta e alcune proposte
innovative".
Lo studio nasce da un precisa sensibilità.
"Accanto alla funzionalità dello studio
in termini di programmazione dei servizi
e dell'offerta - conclude il Presidente Gian
Carlo Corada -, riteniamo infatti questa
costanza nel monitorare il fenomeno frutto
di una scelta sensibile rispetto ad un tema
che riflette prima di ogni altra cosa un
principio di civiltà, per togliere le barriere
e fare integrazione, anzitutto partendo dal
cuore, dai valori, dal nostro più profondo
sentire".
L'incontro si rivolge prioritariamente a
Sindaci e amministratori, operatori del sociale,
assistenti sociali, case di riposo, scuole,
servizi di formazione, Asl, comunità alloggio,
associazioni di volontariato e della cooperazione
sociale, famiglie e cittadini interessati
ecc…
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PAULLESE: GRAVISSIME LE RESPONSABILITA’ DEL
RITARDO
Da tre anni in attesa del ‘via libera’ dal
Ministero dell’Ambiente
Pesantissimi ritardi da tre anni bloccano
l’iter di riqualificazione della Paullese:
é evidente la contraddizione tra le leggi
più recenti - che velocizzano i tempi burocratici
per autorizzare opere importanti - e l’esasperante
lentezza con la quale i diversi Ministeri
coinvolti hanno gestito e stanno gestendo
la questione “Paullese”.
Era stato individuato un calendario in base
al quale si contava di andare a gara - almeno
per il tratto Crema-Dovera - entro il 2004.
Era stato formulato d’accordo con tutti i
soggetti interessati, ma il groviglio burocratico
in cui è incappato rischia di mandarlo a
monte.
Non va dimenticato che la riqualificazione
della "Paullese" rientra, solo
per citare le ultime tappe, in un accordo
di programma - firmato nel 2000 dalla Provincia
di Cremona, con Regione, Anas e Ministero
ai Lavori Pubblici. L'accordo ha concretizzato
l'intesa Stato/Regione dell'anno precedente
ed ha permesso il finanziamento.
La Provincia di Cremona, sostituendosi agli
Enti competenti, ha realizzato - a proprie
spese ! - il progetto delle tratte cremonesi,
compresa la variante della Paullese a Santa
Maria dei Sabbioni (già realizzata).
Ciò ha permesso di velocizzare i tempi, perché
l’esistenza dei progetti era una condizione
indispensabile per ottenere i finanziamenti,
concessi poi sulle seguenti tratte:
· svincolo con la strada provinciale della
Cerca (4 milioni di Euro);
· tratta Peschiera-Borromeo - Spino D'Adda
- compreso il ponte sull'Adda - (70 milioni
di euro);
· tratta Spino d'Adda - Crema (90 milioni
di euro);
· 1° lotto della circonvallazione di Cremona
- "Peduncolo" - collegamento tra
la Paullese e il Porto di Cremona - (22 milioni
di euro).
Il progetto relativo al raddoppio della Paullese
è bloccato al Ministero dall'ottobre del
2000. Dal Ministero non giungono altro che
continue, generiche, snervanti rassicurazioni
sull’imminente arrivo della pratica, ma concretamente
le cose rimangono ferme, il ‘via libera’
non arriva, passano mesi e mesi e le proteste
delle Istituzioni locali e dei cittadini
restano inascoltate.
Per tentare di dare una svolta alla vicenda
la Provincia di Cremona è giunta anche a
convocare anzitempo la ‘Conferenza di servizio’,
pur in assenza del parere sullo studio di
impatto ambientale. Si voleva così forzare
un po’ la mano, inducendo il pronunciamento
ufficiale e formale del Ministero dell’Ambiente
che mai arrivava. Ma nemmeno questo è servito!
A quella riunione, convocata il 26 febbraio
scorso, il Ministero nemmeno si è presentato,
facendo sapere in via ufficiosa che si sarebbe
pronunciato entro breve tempo. Ed invece,
a tutt’oggi, non se ne sa ancora nulla!
Si può andare avanti in questo modo ?! Tutto
ciò è inaccettabile! Questi assurdi ritardi
stanno causando danni gravissimi al territorio
ed ai cittadini. I flussi e la capacità di
traffico della Paullese sono insostenibili,
i picchi di incidentalità ormai sfiorano
mediamente i 20 incidenti al km.
Così non é assolutamente possibile andare
avanti.
Richiamiamo il Governo nazionale alle proprie
responsabilità.
La Paullese non può attendere un minuto di
più!
La Provincia di Cremona Il Comitato dei Sindaci
dell'asta
 
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