15 Settembre, 2002
No alla lapidazione di Sakineh di Sergio Ravelli
Ritengo che sia cosa buona e giusta sottoscrivere la petizione promossa da scrittori e intellettuali francesi contro la condanna a morte per lapidazione di Sakineh.
No alla lapidazione di Sakineh
Ritengo che sia cosa buona e giusta sottoscrivere
la petizione promossa da scrittori e intellettuali
francesi contro la condanna a morte per lapidazione
di Sakineh.
Il testo della petizione è il seguente:
"Una donna di 43 anni, madre di due figli,
Sakineh Mohammadi-Ashtiani, rischia nella
Repubblica Islamica dell'Iran l'esecuzione
per lapidazione (dopo aver ricevuto come
‘punizione’ pubblica, e in presenza di uno
dei suoi figli, a titolo di ‘esempio’, 99
colpi di frusta).
I suoi crimini agli occhi delle autorità
politico-religiose di questo paese? L'adulterio,
che non è un crimine né un delitto. Ma, soprattutto,
la presunta complicità in un omicidio che
è stata costretta a confessare, talmente
costretta che ha poi subito ritrattato.
Cosa bisogna pensare di questi metodi diretti
a estorcere pretese verità? Noi, firmatari
di questo testo, facciamo appello dunque
alle autorità iraniane perchè mettano fine
a questo tipo di procedure, oltre che a queste
punizioni inique e barbare.
Ci uniamo a tutte le iniziative già intraprese
dalle organizzazioni di difesa dei diritti
dell'uomo, quali Human Rights Watch e Amnesty
International, a favore della signora Sakineh
Mohammadi-Ashtiani. Per il rispetto della
dignità e della libertà di tutte le donne
iraniane".
Vorrei pertanto invitare i lettori del suo
quotidiano a firmare la petizione contro la condanna a morte per lapidazione
di Sakineh a questo indirizzo: www.laregledujeu.org
Sergio Ravelli
Cremona, 23.8.2010
 
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