15 Settembre, 2002
Bravo Pierluigi, così ti sognavamo! di Deo Fogliazza
Il PD si rimette in cammino. E si rimette in gioco. E ci riprova a costruire l'unica vera alternativa praticabile in Italia, quella dell'Ulivo.
Bravo Pierluigi, così ti sognavamo! Ora che
il segretario generale ha preso il coraggio
(e la ragione) a due mani ed ha finalmente
ridefinito in maniera chiara ed inequivocabile
il percorso, è giunto il tempo di tornare
al lavoro, di ritessere la tela, di rimettere
insieme forze ed idee in grado di costruire
un'alternativa vincente per il Paese.
Il PD si rimette in cammino. E si rimette
in gioco. E ci riprova a costruire l'unica
vera alternativa praticabile in Italia, quella
dell'Ulivo.
Lo fa guardando, io credo, ad un lavoro comune
con Italia dei Valori e con Sinistra e Libertà,
prima di tutto. Non solo, però, pensando
alle sigle di partito o alle sue pur importanti
nomenklature. Ma guardando anche (ancora)
ai dirigenti, agli aderenti, ai militanti
delle numerosissime associazioni di volontariato,
presenti nei territori nei più diversi settori,
che hanno qualcosa di nuovo e di utile da
dire a questa Italia. E guardando anche (ed
ancora) ai milioni di italiani della "cittadinanza
attiva", ai delusi, a quelli che si
son tratti da parte. Ed ancora: pensando
e tornando ad ascoltare (semmai l'abbiamo
mai fatto davvero) i milioni di elettori
delle Primarie ed i milioni di elettori che
nel 1996 e nel 2006 riuscirono a sconfiggere
la destra berlusconiana.
Sta qui la riscoperta dell'Ulivo come progetto
e come alternativa. Il fiume carsico di cui,
per anni, abbiamo parlato e che abbiamo utilizzato,
a volte abusandone, come metafora, è tornato
a scorrere alla luce del sole. E' bello,
rinfrescante, simpatico, accogliente. L'abbiamo
ritrovato con le stesse potenzialità e con
la medesima forza d'attrazione. Evviva.
E noi che l'avevamo visto da tempo, noi che
da mesi lavoriamo sul progetto del Cantiere
dell'Ulivo. Noi che con questo nome (con
l'aggiunta di " un PD dei cittadini")
abbiamo addirittura voluto chiamare la nostra
Associazione, ci mettiamo ora a disposizione
del Progetto.
Dopo i primi due seminari nazionali che abbiamo
organizzato nel febbraio e nel giugno scorsi,
abbiamo di fronte a noi il primo vero appuntamento
nazionale nell'era dell'Ulivo ritrovato,
questa "parola magica" che in tanti
avevano dato per morta e sepolta ed in pochi
avevamo tenuta in vita, anche a rischio di
apparire desueti e poco "à la page".
Il film l'abbiamo già visto altre volte,
e non ce ne stupiremo più. Lo sappiamo: ora
si ammasseranno in parecchi a dire "io
l'avevo detto", "io ci ho sempre
creduto".
E' un fenomeno inevitabile in un partito
di massa. Non é grave se riesci a contenerlo.
Il problema è quando diviene troppo frequente.
Allora diventa questione alla quale mettere
mano. A quel punto da questione di stile
rischia di trasformarsi in problema di sostanza.
Che riguarda la necessità di lanciare messaggi
forti e chiari: non abbiamo più bisogno (semmmai
ce ne fosse mai davvero stato) di signorsì,
ma al contrario abbiamo sempre più bisogno
di cuori e cervelli aperti, liberi, generosi.
Che sappiano ascoltare ed ascoltarsi. Che
sappiano confontarsi in libertà e senza rete.
C'é bisogno di donne ed uomini che hanno
idee e voglia di costruirle. E che sanno
mettersi in gioco per realizzarle.
Venite tutti. Venite, c'é bisogno di tutti
voi: il cantiere dell'Ulivo é aperto. Forza,
al lavoro ed alla lotta.
Vi aspettiamo a Bologna, alla FestUnità,
domenica 19 settembre, dalle 9,30 alle 13,30,
a discutere e ragionare insieme di "Nuove
idee per il PD e per il nuovo Ulivo".
Deo Fogliazza
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