15 Settembre, 2002
UEILA’, ORESTE PERRI, SINDACO DI CREMONA!!! Di Giorgino Carnevali
(Fondamentalmente l’è anca en brav hom, però.…!)Ad accuntentaa en Cumoon oggi giorno davvero…ghe propia boon nissoon”.
UEILA’, ORESTE PERRI, SINDACO DI CREMONA!!!
Di Giorgino Carnevali
(Fondamentalmente l’è anca en brav hom, però.…!)
Caro direttore,
ormai è risaputo: “Ad accuntentaa en Cumoon
oggi giorno davvero…ghe propia boon nissoon”.
Questa, ahimè, di Oreste Perri è la storia
vera,
sindaco di Cremona (chissà!) non già per
una sera.
Roberto, il Formigoni, lui che lo vide così
bello,
a Cremona lo mandò non già con il manganello.
Son passati lunghi mesi, eggià!…quasi due
anni,
ma lui si palesa sempre restio a loschi inganni.
Adesso lo voglion persin tirar giù dalle
spese;
Oreste, scultem been: mandali a quel tal
paese!
Lo so, il cuor me lo dice, voi non ne siete
capace,
ma non può essere che la vostra lingua sempre
tace!
Sindaco, che orgoglioso ten vai di gloria
sportiva,
fuori gli attributi e basta parlar de’ lo
signor Piva.
Benché fondamentalmente dai più definito
uomo buono
evitate di assumer la posizione del “sempre
prono”.
Già, politicamente io son “di razza” alla
vostra opposta,
ma non per questo non mi garba di farvi una
proposta.
Tutto ‘sto cincel, anzi spetteguless sul
Fodri palass
alla gente comune appare sempre più roba
da pass!
Un colpo di spugna, girate pagina, ma fatelo
in fretta,
tutta ‘sta storia sta assumendo contorni
da barzelletta.
Altri e ben più importanti i problemi veri
di Cremuna,
affrontateli in fretta se non volete finire
nella patuna.
La designazione malamente accettata per la
sindacatura
di certo ora vi sta rendendo la vita oltre
modo dura.
Ma voi siete un atleta, siete un campione…e
non da poco,
suvvia comportatevi sicchè altri di voi non
si prendan gioco.
Voi siete di Cremona il primo cittadino,
non per niente,
dunque fate immantinente gli interessi della
vostra gente.
Migliorate il centro, favorite il commercio
ma anche i rioni;
i problemi son tanti, pressanti, soprattutto
certe questioni.
E quando decidete…decidete senza indugio,
senza creanza
e non guardate al titolo, al nome, al livello,
all’importanza.
State dalla parte della gente, che più vi
ama, quella normale,
quella che cerca lavoro, che soffre ogni
giorno all’ospedale.
Quella che non riesce nemmeno a tirare alla
fine del mese
e che mai vi manderà (contrariamente a “quei”
tali”) a quel paese.
Voi siete un “homo bono” però senza corona
nè senza scorta,
non fate la fine di coloro i quali vendon
cravatte porta a porta
Dicon che spesso vi specchiate nel Grande
Fiume dell’oblio,
or bene, non scordatevi di raccomandarvi
al vostro Buon Dio!
Il vostro programma, quello che vi ha portato
alla maglia rosa,
lo andate a “festeggiare” con taluni amici
a mò di gassosa?
Alfin ve la dirò alla maniera del Vespa:
“Vi odio, anzi vi amo”,
dopotutto entrambi vogliam “di Cremona il
bene”…io esclamo!
Questa è la vostra storia vera, non già quella
di Marinella,
anche se non tutto il popol cremonese vi
indicò come una stella.
E come al mondo si comportano tutte le più
belle cose,
in verità vorreste voi viver solo un giorno
come le rose?
E se dopo tutta ‘sta “sonata” in rima vi
sentirete ancor debilitato
prendete i vostri “stracci”, fate fagotto,
tanto…è già tutto calcolato!
Un boccone amaro “epperò” dovrete deglutire,
per la pubblica quiete,
ma no crediate di averlo mangiato qual prelibato
“boccone del prete”!
giorgino carnevali
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