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						 15 Settembre, 2002  
						Metalmeccanici Fiom. Verso la manifestazione del 16 ottobre.  
						«Sì ai diritti, no ai ricatti. Il lavoro è un bene comune»
  
                      
 
Metalmeccanici Fiom. Verso la manifestazione
del 16 ottobre. 
«Sì ai diritti, no ai ricatti. Il lavoro
è un bene comune» 
La Cgil di Cremona in occasione della manifestazione
nazionale dei metalmeccanici del 16 ottobre
a Roma comunica che la FIOM territoriale
ha organizzato pullman con partenze da:  
-Cremona alle ore 6,30 davanti alla CGIL 
-Casalmaggiore alle ore 7,00 davanti al parcheggio
della FIR 
-Crema alle ore 6,30 presso il parcheggio
dell'ospedale 
Presso la categoria sono a disposizione blocchetti
di sottoscrizione per il finanziamento della
manifestazione stessa; invitiamo le categorie 
a fare riferimento alla FIOM per eventuali
adesioni. 
La segreteria Cgil Cremona 
I motivi della manifestazione . 
Manifestiamo per il lavoro In questi ultimi
anni il lavoro è stato resoprecario, è stato
svalorizzato sul piano 
del salario – redistribuendo la ricchezza
prodotta da chi lavora verso i profitti e
le imprese – e oggi siamo in 
presenza di un attacco ai diritti sul lavoro
che non ha precedenti.  
Basta pensare alla discussione in Parlamento
sulle proposte del ministro Sacconi, cheriguardano 
il collegato al lavoro, la sostituzione dei
giudici e dei tribunali con arbitri, l’attacco
allo Statuto  
dei lavoratori e la messa in discussione
del diritto delle lavoratrici e dei lavoratori
di poter liberamente contrattare la propria 
prestazione lavorativa in azienda. 
Le imprese pensano che il lavoro come soggetto
portatore di diritti non deve più 
esserci, pensano a un sistema in cui chi
lavora deve aderire e sostenere le posizioni
dell’azienda 
e non invece avere l’ambizione dipoterle
contrattare.  
Si riduce cioè il lavoro a pura merce e ad
appendice dell’impresa. 
Tutto questo è sbagliato, perché anche alle
imprese servono l’intelligenza e la responsabilità 
delle persone.  
La storia del nostro paese insegna che proprio
laddove ci sono stati accordi, contrattazione,
valorizzazione 
delle professionalità delle persone, ci sono
stati processi di innovazione, di sviluppo
e di 
crescita anche delle imprese. 
Tutto ciò determina inoltre un arretramento
delle condizioni democratiche perché si 
fonda anche sul fatto che le imprese possono
avere mano libera nelle decisioni e scegliersi 
i sindacati secondo la propria convenienza. 
Difendere il lavoro vuol dire anche superare
la precarietà.  
Non è più accettabile avere migliaia di rapporti
di lavoro diversi, è utile ricondurre tutto
ad alcune tipologie contrattuali: 
il tempo indeterminato deve rimanere il rapporto
di lavoro normale e di riferimento, vanno
regolati i contratti a termine, il part 
time e l’apprendistato, e con queste tipologie
nelle imprese si può ranquillamente 
rispondere alle esigenze el mercato. 
Anche questo è un problema perto, importante,
perché vuol ire dare una prospettiva ai giovani. 
Non ci sono persone che pensano he il loro
mestiere è quellodi essere precari sempre,
e allo 
stesso tempo persone con la sicurezza del
proprio lavoro e del proprio futuro possono
far funzionare meglio 
anche le imprese. 
Per queste ragioni, dire, come noi facciamo
per la manifestazione, che «il lavoro è un
bene 
comune», vuole anche dire che il lavoro deve
tornare a essere interesse generale di questo 
paese e che quindi occorre che le imprese
e le istituzioni investano sul lavoro, sulla
formazione e sulla crescita. 
Fare questo vuol dire anche porsi il problema
di un d i v e r s o modello di svilu p p
o , perché è possibile 
puntare sulla qualità e sull’innovazione
dei prodotti se c’è la qualità del lavoro,
se c’è un investimento sulla 
formazione, se si sperimentano modelli organizzativi
meno gerarchici, dove le persone 
possono realizzarsi nel lavoro che fanno.
 
Ed è evidente che difendere il lavoro significa
anche ribadire un ruolo di 
direzione di politica industriale dei contratti
e della contrattazione collettiva così 
come è s e m p r e stato nella storia del
nostro paese.
  
Per saperne di più clicca qui: 
http://www.fiom.cgil.it/puntofiom/10_10_01-puntofiom-8.pdf  
Per i Video clicca qui: 
http://www.fiom.cgil.it/eventi/2010/10_10_16-manifestazione_nazionale/default.htm  
 
 
 
 
         
 
 
  
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