15 Settembre, 2002 La Senatrice Cinzia Fontana ha presentato un emendamento per il ripristino fondi 5 per mille. Il 5 per mille, atto concreto di sussidiarietà fiscale che risponde a quanto sancito dalla nostra Costituzione
La Senatrice Cinzia Fontana ha presentato
un emendamento per il ripristino fondi 5
per mille.
Come tutto il mondo associativo sta evidenziando
in questi giorni, il drastico taglio della
dotazione nel bilancio dello Stato per il
2011 del fondo destinato a coprire il 5 per
mille (ridotto da 400 milioni a 100 milioni
di euro) desta preoccupazioni enormi per
le pesanti ricadute che andrebbero a limitare
le attività del volontariato, del non-profit,
degli enti di ricerca scientifica, universitaria
e sanitaria.
Ma non solo. Il ruolo fondamentale di servizio
alle comunità svolto dalle realtà associative
con straordinaria capacità, l'impegno costante,
la presenza territorialmente diffusa e capillare
nei nostri territori, rappresentano un presidio
prezioso e insostituibile per la tenuta e
la coesione del nostro modello sociale.
E il 5 per mille, atto concreto di sussidiarietà
fiscale che risponde a quanto sancito dalla
nostra Costituzione, è uno strumento che
contribuisce a rafforzare quel clima di collaborazione
attiva dei cittadini che molto spesso e in
tante forme si esprime nel nostro Paese.
“Per tutte queste ragioni – dichiara la Sen
Cinzia Fontana – ho presentato insieme ai
miei colleghi un emendamento per reintegrare
immediatamente i fondi destinati al 5 per
mille per l'anno 2011. Il nostro gruppo ha
anche proposto di accelerare i tempi per
l'esame della Legge di stabilità al Senato
affinché sia inserito il ripristino dei fondi
e si proceda celermente alla terza lettura
del provvedimento alla Camera.
Contemporaneamente, facendo parte della Commissione
Finanze del Senato, dove da mesi è fermo
il disegno di legge sulla stabilizzazione
del 5 per mille (da noi decisamente voluto
e sostenuto), siamo intervenuti per sollecitarne
l'approvazione affinché questa misura diventi
finalmente strutturale e non più oggetto
di discussione e di riprogrammazione di anno
in anno. E' ora che tutti si assumano la
responsabilità di far seguire alle parole
e alle dichiarazioni la coerenza degli atti!”.
Partito democratico