15 Settembre, 2002
IL CAPITALE : RIFLESSIONI FUORI DAL TEMPO di M. Superti
Il capitale ed il capitalismo sono stati oggetto di studi e di pubblicazioni che hanno lasciato il segno nella storia ..
IL CAPITALE : RIFLESSIONI FUORI DAL TEMPO
Il capitale ed il capitalismo sono stati
oggetto di studi e di pubblicazioni che hanno
lasciato il segno nella storia della umanità
intera , con serie conseguenze sul vissuto
dei popoli.
Non saranno queste poche righe ad influenzare
i fondamenti della filosofia , della sociologia
e della politica: servono ben altre capacità
e cultura per aggiungere nuovi elementi su
argomenti di tanto rilievo.
Ma il mondo moderno ci impone alcune riflessioni
che mi permetto solo di elencare :
- il capitalismo e le società cambiano ,
si evolvono , si adattano alle esigenze della
domanda e della offerta;
- assumono aspetti e modi di essere a seconda
dei contesti politici in cui nascono e si
evolvono;
- tutto ciò che è stato scritto o sottoposto
a critica nei secoli scorsi si trova ora
a fare i conti con realtà che neppure i grandi
pensatori hanno potuto immaginare sia pur
con l’aiuto di grandi capacità di indagine
speculativa e filosofica;
- quando sono nati i sistemi (o massimi sistemi)
che dovevano dare l’impronta alla vita dei
popoli sono nate anche le politiche che contenevano
le idee per attuare programmi conseguenti
;
- quasi sempre hanno dato giustificazione
all’impianto di governi totalitari : la piega
che hanno assunto gli eventi è dipesa molto
da chi aveva il compito di dare corpo agli
insegnamenti o indottrinamenti filosofici
e politici ricevuti;
- poi gli eventi hanno dimostrato anche che
, ideologie a parte, chi aveva tale compito
spesso si è dimostrato solo un dittatore
spietato e ben lontano dal favorire il progresso
diffuso di un popolo : o meglio ha favorito
una classe ben definita e che aveva il compito
di controllare , anche in modo spietato,
tutti gli altri;
- ma come già detto, il contesto per dare
corpo alle ideologie non è , e , non può
essere sempre lo stesso.
Per concludere queste poche righe , ma non
per finire o definire l’argomento :
- nell’ex URSS l’evoluzione ha avuto il decorso
che tutti abbiamo visto : la disgregazione
dello Stato è attribuire in gran parte al
fallimento della politica economica che ha
avuto anche ragioni legate al comportamento
di una società ormai dominata da una burocrazia
paralizzate , inetta e clientelare;
- in Cina le cose hanno assunto un andamento
ed un aspetto diverso , pur sempre in presenza
di uno stato totalitario : lo Stato nel tempo
è diventato meno totalizzate ed ha lasciato
campo(ben controllato) all’utilizzo del “capitale”
,nel frattempo accumulato,per il bene di
tutta la società ( è stato detto : arricchitevi
e dimostrate che noi siamo più bravi ed il
nostro sistema è il migliore”;
- quanto sopra non giustifica certo i comportamenti
nel campo dell’informazione ancora tutta
sotto controllo: ma , nella mentalità diffusa
, la gente ritiene giuste le decisioni delle
autorità o non se ne preoccupa più di tanto
( i pochi dissenzienti non hanno voce e visibilità
all’interno della società).
Cosa può essere successo di diverso nei due
mondi così uguali nelle ideologie e così
diversi nelle conseguenze consegnateci dalla
Storia ! ?
I sociologi avranno molto da indagare e da
studiare per capire , ma alcune considerazioni
si possono subito fare:
- l’evoluzione del pensiero filosofico e
politico ha molto a che fare con la cultura
e la società pre-esistente;
- in Cina sono passati per una società dominata
prima dagli imperatori , poi dal partito
(tutti sempre con impronte dittatoriali)
e “sempre” dal confucianesimo : nessuno ha
mai contestato , con effetti concreti l’autorità
e l’origine del potere sia temporale che
religioso .
- Le lotte per il potere si sono verificate
solo fra i potenti ( il popolo non ha mai
capito bene cosa stava succedendo , o lo
ha saputo dopo) ; ( il confucianesimo” non
prevede” gerarchie e quindi non sarà mai
oggetto di contestazioni o di rivalse);
La conseguenza è che ,ora ,uno Stato caratterizzato
ancora dalla dominante ideologia comunista
sta dando lezioni di capitalismo ai “capitalisti”
operanti nei nostri stati “ democratici “
.
Ma nel mondo occidentale è accaduto che “
magnifici truffatori” hanno abusato del mondo
del capitale per fare “ solo” i propri interessi
con l’aiuto di una legislazione spesso compiacente
( il tutto a carico del popolo sovrano e
democratico).
In Cina i truffatori li fucilano subito :
lo so che non è bello ma nel mondo occidentale
basterebbe che i truffatori, i corrotti e
gli evasori finissero sempre e subito in
galera ( sarebbe tutto diverso anche da noi).
Anche noi saremmo motivati come pare siano”
fortemente motivati” i cinesi nell’inseguire
il PIL superire al 10%.
Noi stiamo a guardare ( per merito di chi
? ).
Cordialità e buon lavoro.
MARIO SUPERTI
CREMONA
 
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