15 Settembre, 2002
Lanca di Gerole e Melotta
Il Consiglio provinciale ha approvato i Piani delle Riserve
Lanca di Gerole e Melotta
Il Consiglio approva i Piani delle Riserve
Il Consiglio Provinciale ha approvato con voto unanime i Piani di gestione delle riserve naturali "Naviglio di Melotta" e "Lanca di Gerole". I due piani redatti e realizzati dal Settore Ambiente vanno ora inviati in Regione per il via libera definitivo.
Le due riserve naturali regionali sono affidate in gestione alla Provincia, con tutte le incombenze di controllo, conservazione e riqualificazione che questo comporta. I piani, di durata quinquennale, servono a definire gli interventi e gli indirizzi più opportuni.
· Riserva Naviglio della Melotta (33 ettari di riserva), che interessa i Comuni di Romanengo, Ticengo, Casaletto di Sopra, è passata dieci anni fa in gestione alla Provincia di Cremona. Il piano servirà dunque a dare continuità all'azione del Settore Ambiente, che in questa riserva ha già fatto convergere un finanziamento legato ai fondi comunitari "Life", per circa 500 milioni di vecchie lire per realizzare un progetto di ricostruzione boschiva dell'ambiente ripario. L'iniziativa ha permesso di recuperare l'ambiente, anche nei suoi aspetti più rari. Il bosco custodisce infatti alcune reliquie ambientali, tipiche dei siti pedemontani o montani, tra queste per citare alcuni esempi, ben tre specie di ginestra, piante arboree particolari, come la betulla e diverse specie erbacee. Il bosco, che è annoverato tra i Siti di Interesse Comunitario (SIC), è situato sull'antichissimo Pianalto di Romanengo e conserva vestigia ambientali del passato, benché molte in rarefazione. Il piano provvederà alla loro salvaguardia.
· La storia della Riserva della Lanca di Gerole (40 ettari), che gravita sui territori comunali di Motta Baluffi e di Torricella del Pizzo, è più recente. E' passata in gestione alla Provincia di Cremona nel 2001. Si tratta dunque del primo piano di gestione. Servirà a valorizzare la riserva, che riguarda alcune lanche relitte, tra loro concentriche, situate in ambiente golenale e dunque fragili, per la rarefazione di alcuni elementi caratteristici dell'ambiente padano. Vi è presente una erpetofauna rara (il pelobate fosco, la rana lataste e la lucertola campestre). Ranocchie essenzialmente e rari animali d'acqua. Legata all'acqua e ugualmente rara anche la flora (poligono anfibio, limnantemio, utricolaria). Nel tempo la zona si è ambientalmente impoverita. Il piano prevede dunque azioni di restauro e riqualificazione. La riserva naturale sta attendendo il riconoscimento a SIC. Per la lanca di Gerole è stato richiesto un progetto Life, per 500 mila euro comunitari.
 
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