15 Settembre, 2002
Abbiamo intervistato l’avv. Gianluca Susta...candidato alle elezioni europee
Sindaco di Biella, responsabile nazionale Istituzioni della Margherita e candidato alle elezioni europee per la lista uniti nell’Ulivo per l’Europa nel collegio Nord-Ovest.
Abbiamo intervistato l’avv. Gianluca Susta,
Sindaco di Biella, responsabile nazionale
Istituzioni della Margherita e candidato
alle elezioni europee per la lista uniti
nell’Ulivo per l’Europa nel collegio Nord-Ovest.
Il 1° maggio saremo in 25, un’Europa allargata…Quali
le ricadute socio-economiche per il nostro
Paese?
“Certamente un’Europa allargata equivale
ad un mercato allargato, con positive ricadute
in termini di nuove opportunità sia economiche
che occupazionali, con una maggiore circolazione
di beni e servizi. Occorre, tuttavia, tener
presente che sono in corso molti esempi di
delocalizzazione delle imprese italiane all’estero,
ma questo non rappresenta solo un aspetto
negativo. Al contrario può costituire un
vantaggio, anche in termini di interculturalità
che ne deriverà”.
Esiste un’Europa a due velocità?
“Per il momento è nei fatti, le regole servono
per riequilibrare le diversità esistenti
anche all’interno degli Stati membri. Penso,
quindi, che la causa di un’Europa a due velocità
non sia da imputarsi all’allargamento a 25
Paesi, ma ad aspetti e fenomeni socio-economici
endemici in diversi stati che, attraverso
anche i Fondi strutturali ed alcuni progetti
europei ad ampio respiro, sono parzialmente
stati rimossi.
L’Italia come altri Paesi sta soffrendo una
pesante congiuntura, quali le soluzioni a
breve termine?
“Certamente non è facile progettare strategie
ad ampio respiro che tengano conto del sistema-Italia,
ma certamente non può essere messo in secondo
piano il rilancio del Made in Italy, con
una particolare attenzione ai prodotti tipici,
ai percorsi di certificazione della qualità
delle nostre produzioni, a tutto l’indotto
che partendo dall’agricoltura attraversa
il settore secondario, quello delle piccole-medie
imprese fino ad arrivare al mondo dei servizi.
Il volano dell’economia del terzo millennio
è e rimane quello della ricerca coniugata
all’innovazione, all’interno di un’offerta
di prodotti che si regge sulla cultura mediterranea
e sulla nostra storia passata, in particolar
modo rispetto alle Regioni Liguria, Lombardia
e Piemonte, segno di una continua vivacità
anche sotto il profilo industriale ed occupazionale.
Altro discorso riguarda gli Enti locali che
soffrono oggi i continui tagli ai bilanci
con sempre più competenze...
Tuttavia va certamente tenuto conto dei costi-Paese-Italia,
molto alti rispetto agli altri partners europei:
dobbiamo, a livello nazionale, rivedere la
contribuzione degli oneri socialidei lavoratori
che si collocano nella fascia medio – bassa.
L’omogeneità delle regole riguardanti gli
oneri sociali in Europa deve divenire realtà,
portando questi ad una soglia comune, ma
in via graduale, con precise garanzie per
tutti i lavoratori. Più che di detassazione
oggi in Italia sarebbe utile realizzare la
defiscalizzazione degli oneri sociali”.
Cosa ha messo, quindi, al centro del suo
programma in vista delle prossime elezioni
europee, dove Lei sarà candidato per l’Ulivo
nel collegio Nord-Ovest?
“Per fare quanto ho sopra descritto ed al
contempo dare senso al nostro impegno, l’Ue
deve applicare la nuova Costituzionale, poiché
senza un dettato costituzionale non vi possono
essere nemmeno punti di riferimento comuni
per gli stati membri sui quali progettare
il proprio futuro in modo sempre più coeso.
Un dettato costituzionale non può non essere
accompagnato, quindi, da una carta dei diritti,
comun denominatore di tutti i Paesi aderenti
all’Ue, che sappia appianare le diversità
tra gli Stati anche sotto il profilo sociale.
Per questo, noi oggi siamo chiamati ad far
sì che l’Europa diventi il perno dell’equilibrio
per una pace duratura in un mondo nuovo,
dove l’interculturalità e l’integrazione
dei popoli diventi una realtà consolidata.
 
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