15 Settembre, 2002
Le ultime news dai Ds Lombardia....
Grandine-La Regione non rimborsa-Corsi Fse ecc.
AGENZIA LOMBARDIA DIESSE giovedì 27 05 2004
1 - Grandine: per i risarcimenti si parla
di 2 milioni di euro. Le richieste erano
per 88 milioni.
27 mag 2004 - L'estate scorsa alcune aree
della provincia di Cremona furono colpite
da una pesante grandinata che procurò molti
danni alle colture e ai beni materiali di
privati, imprese ed enti pubblici. L'ammontare
dei danni fu stimato in 88 milioni di euro.
I fondi resi ad oggi disponibili per i risarcimenti
dalla Regione e dal Governo, entrambi a guida
di centrodestra, pare ammontino in tutto
a 2 milioni di euro.
"L'anno scorso - dichiara Luciano Pizzetti
- chiedemmo subito alla Regione che inoltrasse
al Governo la richiesta di dichiarazione
di stato di calamità naturale. La Regione
ci ascoltò e fece la richiesta, poi accolta
dal Consiglio dei Ministri. A distanza di
quasi un anno si ipotizza una cifra irrisoria,
insufficiente, ai limiti del ridicolo, a
fronte di ingenti spese che i cittadini,
gli enti e le imprese cremonesi hanno dovuto
affrontare. Nei prossimi giorni presenteremo
un'interrogazione per sapere se queste notizie
corrispondano al vero, nel qual caso chiederemo
un adeguato aumento dell'entità dei risarcimenti".
2 - La Regione non rimborsa da due anni chi
abbatte le barriere architettoniche nella
propria abitazione
27 mag 2004 - In una recente dichiarazione
l'assessore Carlo Lio ha dichiarato che la
legge sull'abbattimento delle barriere architettoniche
nelle case private andrebbe cambiata. La
legge in questione permette ai portatori
di handicap motori di effettuare lavori in
casa per installare ascensori, montascale,
scivoli e altri dispositivi potendo chiedere
allo Stato un rimborso delle spese sostenute.
Lio sarebbe favorevole all'estensione della
legge anche ad anziani, donne incinte e bambini.
Idea positiva, ma che ha il sapore della
propaganda.
"L'assessore Lio dice che la legge sulle
barriere architettoniche andrebbe rivista?
Si cominci a pagare il dovuto alle tante
famiglie che sulla base di questa legge hanno
fatto richiesta negli anni scorsi".
Così dichiara Beppe Benigni, consigliere
regionale dei Democratici di Sinistra.
"La Regione, come prevede la legge 13/89
("Disposizioni per favorire il superamento
delle barriere architettoniche negli edifici
privati"), raccoglie ogni anno entro
il 31 marzo le richieste dei cittadini che
hanno effettuato lavori in casa per abbattere
le barriere, quindi per installare ascensori,
montascale, scivoli. Lo Stato dovrebbe raccogliere
i dati da tutte le regioni e quindi provvedere
a liquidare alle regioni stesse il dovuto.
Peccato che lo Stato abbia finanziato l'apposito
fondo solo fino al 2000, cioè fino a quando
ha governato l'Ulivo. Dal 2001, con il governo
di centrodestra, lo Stato ha letteralmente
chiuso il rubinetto, senza che la Regione
Lombardia sollevasse una minima protesta.
Nel 2001 e 2002 La Regione ha erogato di
tasca propria i fondi (2.977.100,00 euro
per il 2001, 4.156.000,00 per l'anno successivo).
Dal 2003 (richieste per 5.298.00,00 euro)
non ha più versato un centesimo e per il
2004 ha comunque raccolto le richieste, senza
sapere quando verranno evase. Ciò significa
che ci sono cittadini con un reale bisogno,
non certo rinviabile, come il superamento
di scale e gradini per disabili motori, che
hanno eseguito i lavori magari già nel 2002
e non hanno ancora ricevuto alcuna risposta
né si sa quando l'avranno. Forse, per liquidare
il dovuto, il centrodestra lombardo attende
che a governare torni l'Ulivo".
3 - Corsi Fse: scandalo a livelli allarmanti.
Bisogna separare la gestioine dal controllo.
26 mag 2004 - "I contorni dello scandalo
sulle attività di formazione finanziate con
i Fondi sociali europei stanno raggiungendo
livelli allarmanti". Questo il commento
di Maria Chiara Bisogni, consigliere regionale
Ds, in merito alle indagini sui corsi Fse.
"L’ampiezza delle azioni di corruttela
- ha continuato Bisogni - ci dicono che non
siamo in presenza di ‘poche mele marce’,
ma di un sistema esposto al malaffare. Sistema
da noi denunciato già nella scorsa legislatura
e coperto politicamente dal Presidente Formigoni,
che nell’aula consiliare difese l’allora
assessore Bombarda".
"L'assessore Guglielmo non può dirci
un giorno sì e l'altro pure come funziona
il sistema ispettivo della Lombardia. Dovrebbe
invece fare una valutazione della situazione
- ha continuato Bisogni - e trarre le conseguenze
per una decisa inversione di politica che
a nostro giudizio consiste, come peraltro
previsto dalle stesse leggi regionali non
applicate, nella separazione della gestione
dal controllo affidando le risorse finanziarie
alle province".
"Questo permetterebbe - ha aggiunto
il consigliere - di programmare territorialmente
l'utilizzo delle risorse a seconda della
peculiarità dei mercati del lavoro locali.
Le Province, infatti, possono, molto meglio
della Regione, verificare ex ante la bontà
dei progetti rispetto alle esigenze del territorio,
mediante il confronto con il sistema delle
imprese, le forze sociali e il sistema scolastico".
"Inoltre - ha concluso Bisogni - soltanto
la separazione della gestione dal controllo,
che comunque la Regione Lombardia deve rafforzare,
è in grado di assicurare un sistema di valutazione
trasparente".
4 - Dai Ds cinque proposte per l'ambiente
24 mag 2004 - Dopo essere stata all'avanguardia
nella politica del territorio e dei parchi
negli anni '80, la Lombardia, con la Giunta
Formigoni, ha già di fatto smantellato parte
delle regole che disciplinavano l'uso del
territorio e le aree protette. Ora, con due
progetti di legge, "Piano generale delle
aree protette regionali" e "Legge
per il governo del territorio", vuole
ridisegnare complessivamente la politica
urbanistica della nostra regione: in sostanza,
la prima legge quadro mira a depotenziare
il ruolo programmatorio e gestionale degli
enti parco, mentre la seconda minaccia di
cancellare la programmazione territoriale
al di fuori dei parchi.
"Noi chiediamo invece - hanno dichiarato
Beppe Benigni e Marco Cipriano, consiglieri
regionali Ds - cinque precisi impegni:
- una legge regionale che sia imperniata
sulla programmazione territoriale e ambientale
con una partecipazione di tutti i soggetti
pubblici titolari di poteri di pianificazione.
Legge che si ponga l'obiettivo di valorizzare
il territorio della nostra regione con la
partecipazione attiva anche dei soggetti
sociali ed economici.
- l'estensione territoriale dei parchi come
parte integrante della programmazione territoriale
e un loro finanziamento strutturale attraverso,
ad esempio, una quota del bollo auto riscosso
dalla Regione (895.15 milioni di euro previsti
nel bilancio regionale 2004). Basterebbe
destinare l'1% di questa somma per aumentare
il finanziamento per la gestione dei parchi
che attualmente è di 4.6 milioni di euro).
- una politica per la salvaguardia del territorio
che abbia nella valutazione dell'impatto
ambientale e nelle relative politiche di
mitigazione uno dei presupposti per la realizzazione
delle infrastrutture ritenute indispensabili,
con attenzione particolare all'infrastrutturazione
ferroviaria.
- la prevenzione dei fenomeni di dissesto
idrogeologico, sapendo che lo spopolamento
della montagna è una delle cause del deterioramento
in atto.
- una nuova politica della casa che aiuti
la politica territoriale. Un'edilizia pubblica
che risparmi territorio, energia e aiuti
a riqualificare anche le relazioni interpersonali".
AGENZIA STAMPA INVIATA PER LA PROVINCIA DI
CREMONA
per qualsiasi ulteriore informazione sulle
notizie potete rivolgervi a
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tel. 0267482283/2261
 
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