Torino, 7 settembre 2004.
La LILA, Lega Italiana per la Lotta contro l’Aids, esprime il suo appoggio
ai comitati promotori referendum parzialmente abrogativi della legge - arcaica e
repressiva - sulla procreazione assistita.
La LILA, Lega Italiana per la Lotta contro l’Aids, come
organizzazione di tutela dei diritti dei cittadini, esprime la propria
contrarietà alla legge sulla procreazione assistita così come è stata
approvata dal legislatore e denuncia quanto vi è di repressivo,
discriminatorio ed arcaico nel suo contenuto.
La nuova normativa infatti viola il diritto dei cittadini e ancor più delle
cittadine a creare una famiglia secondo i propri valori laici e/o religiosi,
negando loro il diritto di scelta su quando, come e quanti figli mettere al
mondo.
La LILA sostiene quindi i comitati promotori dei referendum che mirano ad
abrogare quegli articoli della Legge 19 febbraio 2004, n. 40 che comportano
rischi per l’autodeterminazione e la tutela della salute della donna, che
vietano la fecondazione eterologa, che impediscono la ricerca scientifica sulle
cellule staminali embrionali, che affermano i diritti del concepito.
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