A Massimiliano Dolci
Ai compagni della Cgil di Cremona.
Caro Mimmo,
in merito alla mia proposta di concedere provvisoriamente il salone della
Cgil al Centro Islamico per utilizzarlo come "luogo per la preghiera del
venerdì "non ho ancora avuto il piacere di ricevere una tua riflessione.
Leggo però sui giornali alcune dichiarazioni tue e di Scalisi che riporto in
quanto molto significative.
Tua dichiarazione riportata dalla Voce giovedì 14 ottobre a pag. 15 "Politicamente
la proposta è affascinante,organizzativamente bisogna risolvere alcuni
problemi.Ora una soluzione è stata trovata.Vedremo dopo il Ramadam".
Risposta elegante. Si capisce che non sei d'accordo ma prendi tempo.
La dichiarazione di Scalisi Giuseppe sulla Provincia di sabato 16 a pag. 15: "
....per noi è un dovere occuparci della tutela dei diritti di tutti i
lavoratori,compresi quelli di fede mussulmana.Oggi che il problema ha trovato
una parziale soluzione ( per noi le difficoltà organizzative sarebbero state
oggettivamente enormi,per gli spazi che potevamo mettere a disposizione) teniamo
però a ribadire che la nostra pratica quotidiana sarà sempre ispirata alla
logica dell'accoglienza,dell'integrazione e dell'aiuto concreto a chiunque abbia
necessità cui non noi si possa rispondere."
Non so se è un gioco delle parti voluto, ma dite NO alla concessione del
salone per " difficoltà organizzative...oggettivamente enormi".
Poichè non sono d'accordo, come semplice iscritto ed ex sindacalista, insito
e rilancio il problema con queste argomentazioni.
Inquadro il problema così:
1.) la Cgil Cremonese, su questo tema, ha grandi difficoltà a passare dalla
" politica delle parole" alla " politica dei fatti".Non sto
a richiamarvi la storia passata della Cgil Cremonese, ma quella recente. Il
salone è dato a tutti e giustamente: ai Ds, a Rifondazione, all'Ulivo,
all'Università Popolare , all'Auser ecc. ed a quanti altri lo hanno rischiesto.
L'unico problema organizzativo vero, nel caso di concessione del salone al
venerdì pomeriggio, è quello di spostare le sedie... Non preoccupatevi vengo
io, organizzo la squadra di amici per farlo. Quindi non esiste nessun problema
organizzativo, nè di sicurezza. Questa argomentazione è solo risibile e non fa
onore a voi e nemmeno alla Cgil di Cremona;
2.) credo che al di là della disponibilità politica vi sia una difficoltà
culturale ad aprirsi ai diversi; difficoltà che non esiste solo a destra, ma
anche a sinistra; il salone della Cgil non può trasfornarsi in un luogo di
culto : è questo il senso vero del vostro NO; la Cgil è una organizzazione
laica ecc.: è su questo punto che la Cgil mostra i nervi scoperti;
3.) il problema della " moschea" non è risolto nè a Cremona nè a
Crema che fa la Cgil oltre che chiedere ai rispettivi Comuni di fare qualcosa ?
Che azioni mette in atto per risolvere il problema ? Che esempio offre alle due
comunità? Insomma l'integrazione fra diversi si fa con atti concreti, molto
concreti e circostanziati, precisi.
Caro Mimmo ci vuole coraggio, tanto coraggio !!!
Quindi ti invito a riflettere di nuovo su questa questione. Stai facendo fare
alla Cgil una " figuraccia" che non si merita....problemi
organizzativi....Suvvia non scherziamo il problema è solo culturale...Non si
può essere a sinistra solo a parole , bisogna anche esserlo nei fatti. Almeno
così io interpreto la sinistra e la mia militanza in Cgil. Altri ovviamente
sono liberi di interpretarla in altro modo.
Con affetto. Cordiali saluti.
Gian Carlo Storti