15 Settembre, 2002
Franchigia più bassa per i danni da selvaggina in agricoltura
Parere della Commissione Agricoltura
 Sì all'aumento del riconoscimento economico al danno causato
alle colture agricole dalla selvaggina. Il parere arriva dalla Commissione
Agricoltura, riunita questa sera dal Presidente Pieremilio Bergonzi. Presenti i
consiglieri: Pippo Superti, Andrea Ladina, Fermo Borini, Antonello Santini,
Pierfranco Patrini, Carlo Rusca, Giampaolo Dusi. Con loro c'erano anche
l'Assessore all'Agricoltura, Giorgio Toscani e il Dirigente Andrea Azzoni, con i
funzionari Massimo Delle Noci e Bruno Cottarelli.
"L'iniziativa intende recepire le istanze del mondo agricolo e porta a
maturazione un dibattito aperto da tempo - ha detto l'Assessore Giorgio Toscani
-. Non si tratta di assegnare maggiori risorse, quanto di abbassare il tetto per
l'ammissibilità del danno, modificando il regolamento per l'assegnazione dei
contributi, riconoscendo un incentivo in più alle zone a ripopolamento e
cattura e alle oasi faunistiche". Come? "L'incentivazione si traduce
con l'abbassamento della franchigia che condiziona le domande ammissibili a
contributo, solo per le aree di tutela - ha precisato -".
L'Assessore ha diffusamente spiegato che sulle richieste di risarcimento va oggi
decurtata una franchigia pari a 515 euro. Il nuovo regolamento riconoscerebbe
una franchigia di 250 euro nelle zone a ripopolamento e cattura e nelle oasi
faunistiche, che sono notoriamente le più colpite, con il 60% in media delle
domande di risarcimento, in quanto presentano una maggiore concentrazione di
fauna selvatica o inselvatichita. Da ripartire sono fondi assegnati dalla
Regione nella misura di 120 mila euro per il 2004, per indennizzare danni da
selvaggina, ma anche per azioni di prevenzione. Il consigliere provinciale
Giampaolo Dusi ha sollevato la necessità che la Provincia valuti la
possibilità di integrare le risorse regionali, con risorse proprie.
L'Assessore ha riferito dei dati. Quest'anno sono state presentate 56 domande
per oltre 111 mila euro di rimborsi, 25 interessano zone di ripopolamento e
oasi. A titolo esemplificativo, su 3 mila euro di rimborso richiesti con il
vecchio regolamento si ottengono 2485 euro, con il nuovo 2750 euro. "E'
chiaramente un riconoscimento alle zone di tutela - ha concluso Toscani".
L'iniziativa, già avvallata dalla Giunta Provinciale, dovrà essere votata in
via definitiva in Consiglio per essere attuativa.
Cremona, 17 novembre 2004  
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