15 Settembre, 2002
Firenze:tanti giovani in pace.
Un messaggio di pace a tutto il mondo.

Firenze:tanti giovani in pace.
Un messaggio di pace a tutto il mondo.
Fra i vari commenti ne riportiamo due.
Quello del Sindaco di Firenze e la dichiarazione di Gigi Rossetti di Cremona.

SOCIAL FORUM

Il sindaco Domenici: "Avviato un dialogo"

FIRENZE, 10 NOVEMBRE 2002 - «Con il Movimento no global si è aperto un canale di comunicazione, è stato fatto un passo avanti, continuiamo quindi a lavorare su questo canale senza accodarsi acriticamente». Il sindaco di Firenze, Leonardo Domenici, abbozza un primo bilancio politico dopo la grande e pacifica manifestazione contro la guerra di ieri. «Il corteo di ieri ha manifestato una volontà ampia contro la guerra - ha detto Domenici -, ma non possiamo chiedere a questi giovani di esprimere una posizione politica nel senso più complesso del termine». «Da ieri esiste comunque un punto di convergenza - ha aggiunto - che si sintetizza in un 'nò al militarismo ed in un 'nò alla guerra unilaterale decisa a tavolino». «Cercare altre strade, invece della guerra - ha proseguito Domenici - si può e su questo è possibile costruire una linea unitaria».

«Mi riconosco perfettamente nella dichiarazione di Prodi che giudico intelligente - ha detto Domenici -, parole dette da uno che è allo stesso tempo un esponente del centro sinistra italiano e presidente della Commissione europea». Quanto all' assenza del segretario dei Ds, Piero Fassino, alla manifestazione di ieri, Domenici ha detto che si è trattata «di una scelta di opportunità e di una forma di rispetto verso gli organizzatori della manifestazione». «Se questo è stato giusto o sbagliato - ha aggiunto - si vedrà».

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Gigi Rossetti, portavoce del Social Forum di Cremona.

I cremonesi erano in 500. Una giornata bellissima di festa e di lotta.Una giornata contro la guerra e per un'altra Europa: per un'europa di pace,di giustizia e di democrazia, al posto di una fortezza chiusa e preda del razzismo. I 500 cremonesi presenti appartengono a varie associazioni ed hanno storie ed appartenenza differenti e si sono ritrovati sotto un solo striscione "no alla guerra-la pace si può".

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