Questa mattina, nella Sala Giunta di Palazzo Comunale, il Sindaco Gian Carlo
Corada ha posto la sua firma sotto il documento denominato PATTO LOCALE DI
SICUREZZA URBANA - QUARTIERE BORGO LORETO, redatto conformemente al vigente
CONTRATTO DI SICUREZZA TRA LA PREFETTURA-UFFICIO TERRITORIALE DEL GOVERNO DI
CREMONA E IL COMUNE DI CREMONA. In segno di condivisione dell’iniziativa hanno
posto la loro firma l’Assessore alla Sicurezza e Polizia Municipale Caterina
Ruggeri, il Comandante della Polizia Locale, Franco Chiari, i Direttori dei
Servizi che hanno contribuito a costruire questo progetto, Maurilio Segalini,
Lamberto Ghilardi, Marco Pagliarini e Silvia Toninelli, quindi i rappresentanti
dell’ALER, del Comitato per il Contratto di Quartiere, del CISVOL, del Centro
Sociale per i pensionati ed anziani “L. Pinoni”, il Parroco della Beata
Vergine Lauretana, il dell’Associazione Città dell’Uomo, della Scuola
Elementare “A. Stradivari”, nonché il Garante del Verde.
Il Patto Locale di Sicurezza Urbana - Quartiere di Borgo Loreto è
finalizzato al conseguimento dei seguenti obiettivi:
- concertare sinergie fra i soggetti sottoscrittori, ricercando anche la
collaborazione tra gli organi di Polizia dello Stato e Polizia Locale del
Comune, per l’adozione di programmi operativi che affrontino problematiche -
di sicurezza e vivibilità del quartiere Borgo Loreto.
- Sperimentare forme di collaborazione con soggetti interni ed esterni all’amministrazione
pubblica
- stimolare la partecipazione dei cittadini all’individuazione delle
problematiche di sicurezza svolgendo una efficace azione di rassicurazione
attraverso una maggiore e più visibile presenza nel quartiere.
I soggetti partecipanti, allo scopo, congiuntamente danno atto
che nel territorio in esame, attraverso le attività della Polizia Locale del
Comune, dell’ufficio periferie e dell’URP del Comune di Cremona, sono state
rilevate come ricorrenti le seguenti problematiche:
problematiche sociali
a) problematica vivibilità del quartiere nella percezione dei numerosi
anziani residenti, presenti in numero superiore rispetto alla media cittadina,
spesso soli. Ciò determina frequenti difficoltà di convivenza degli anziani
con nuclei famigliari in cui sono presenti giovani e giovanissimi nei numerosi
complessi di edilizia residenziale pubblica. Si riscontra conseguentemente la
necessità di una maggiore attività di rassicurazione nei confronti degli
anziani che lamentano anche difficoltà di mobilità e di reperimento di
esercizi commerciali nel quartiere: i supermercati sono troppo distanti, i
passaggi a livello isolano il quartiere e sono insicuri, ed altro.
b) difficoltà di integrazione degli stranieri presenti nel quartiere in
numero superiore alla media cittadina.
problematiche legate alla frequenza di violazioni a leggi e regolamenti che
creano allarme ed insicurezza
- danneggiamenti agli elementi di arredo urbano
- atti di vandalismo e bullismo
furti e truffe ai danni di persone anziane
- presenza, nella zona prospiciente la chiesa del quartiere, di gruppi
giovanili la cui esuberanza è spesso fonte di molestia per gli anziani
- presenza di cani liberi che destano allarme
- inosservanza delle regole della circolazione stradale, in particolare il
transito di ciclomotori condotti da ragazzi nel passaggio pedonale sotto i
portici di via Legione Ceccopieri dove abitano alcuni anziani disabili
- contenitori della raccolta differenziata, ancorché utili per il quartiere,
spesso in cattivo stato per quanto riguarda la pulizia degli spazi antistanti
problematiche legate a carenze infrastrutturali
(evidenziate nel corso dei lavori per la stesura del “CONTRATTO DI
QUARTIERE II - Vivere a Borgo Loreto” progetto proposto dal Settore Lavori
Pubblici e da A.L.E.R. alla Regione Lombardia per interventi in edilizia
residenziale pubblica)
- alto livello di conflittualità fra vicini di casa nei contesti di edilizia
residenziale pubblica
- presenza di una area industriale dismessa che crea insicurezza ai residenti
in quanto frequentata da persone devianti e stranieri irregolari che
occasionalmente la utilizzano come ricovero di fortuna notturno
- marciapiedi sconnessi che aggiungono problemi ad una deambulazione già
difficoltosa per le persone anziane
- degrado degli edifici di edilizia residenziale pubblica
- necessità di piste ciclabili
- mancanza di spazi aggregativi all’aperto; l’unico giardino pubblico in
p.za Patrioti è visto come scarsamente manutenuto e non è illuminato nelle ore
notturne
Il Sindaco e tutti coloro che hanno sottoscritto il documento convengono
quanto segue e si impegnano reciprocamente,
ricercando le opportune sinergie, a dare attuazione al programma che si
articola attraverso le seguenti azioni:
incremento della presenza del presidio mobile della Polizia Locale del Comune
nel quartiere in postazione fissa,
programmazione di riunioni periodiche con i cittadini referenti del quartiere
richiedendo, tramite il Sindaco del Comune di Cremona, in sede di Comitato per l’Ordine
e la Sicurezza Pubblica, la partecipazione, all’occorrenza, di diversi
soggetti istituzionali competenti per gli argomenti trattati.
accompagnamento e mediazione culturale per e con gli stranieri
particolare vicinanza agli anziani attraverso la programmazione di incontri
tematici presso i centri anziani del quartiere anche a fini di prevenzione dei
reati
istituzione di pattuglie appiedate delle Polizia Locale del Comune itineranti
all’interno del quartiere
educazione stradale presso le scuole elementari e materne del quartiere
volte al conseguimento dei risultati sottoriportati:
Maggiore efficacia e visibilità della Polizia Locale del Comune attraverso
un presenza costante e rassicurante nel quartiere.
Migliore conoscenza del territorio e dei suoi problemi sia in ambito di
prevenzione ed efficienza che di pronta risposta ai problemi evidenziati,
realizzando di un rapporto di collaborazione pattizia più stretta e consapevole
fra istituzioni e cittadini.
Prevenzione di reati microcriminali soprattutto ai danni degli anziani i
quali attraverso l’azione informativa possono sviluppare le abilità per
difendersi da truffe e raggiri rendendo vana l’azione criminale in loro danno.
Migliore livello di integrazione dei cittadini stranieri attraverso la
riduzione della conflittualità esistente soprattutto negli stabili di edilizia
residenziale pubblica. Accompagnamento dell’integrazione come facilitatori del
processo.
In particolare, oltre a quanto già previsto dal “Contratto di Sicurezza
tra la Prefettura-Ufficio Territoriale del Governo di Cremona e il Comune di
Cremona” in vigore, il Comune si impegna
- a dare continuità alla azione di Polizia di prossimità già intrapresa
dalla Polizia Locale del Comune,
- a promuovere l’integrazione delle azioni per la sicurezza poste in essere
dai diversi settori comunali
- a ricercare la collaborazione e l’integrazione di soggetti esterni all’amministrazione
- a garantire la disponibilità un giorno alla settimana del presidio mobile
e di una pattuglia di agenti
- a promuovere attraverso l’ufficio periferie incontri periodici con i
cittadini del quartiere;
- a promuovere attraverso Centro per le famiglie, Servizio Stranieri ed
Ufficio Periferie incontri con stranieri appartenenti alle varie etnie presenti
nel quartiere allo scopo di fornire anche elementi di aiuto concreto per offrire
risposte in ordine a tematiche come: la residenza, il permesso di soggiorno, l’inizio
di un attività, la conversione delle patenti, norme di circolazione stradale,
regolamenti comunali e condominiali e quant’altro emergesse;
- a promuovere attraverso L’ufficio periferie l’organizzazione di
incontri periodici con i cittadini anziani presso le sedi dei centri anche alla
presenza dei rappresentanti delle Forze di polizia riguardo alle seguenti
tematiche: le truffe ed i raggiri ai danni delle persone anziane, aggiornamento
in materia di normativa stradale, l’assunzione di alcool e sostanze
psicotrope;
- a dare continuità alla attività di educazione stradale e di educazione
alla legalità presso le scuole del quartiere.
Il Sindaco si impegna inoltre a portare alla valutazione del Comitato
Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, la proposta di una revisione
del vigente Contratto per la Sicurezza, che integri, oltre agli accordi già in
esso contenuti, un rinnovato impegno della Prefettura - Ufficio Territoriale del
Governo
- a partecipare attraverso le Forze di Polizia dello Stato a tavoli tecnici
su problemi specifici segnalati nell’ambito delle attività di prossimità;
- a collaborare nell’ambito delle rispettive competenze istituzionali alle
attività rivolte alla sicurezza promosse dal Comune di Cremona;
- a partecipare con personale della Polizia di Stato e dell’Arma dei
Carabinieri a presidi misti unitamente alla Polizia locale del Comune realizzati
nel Quartiere nell’ambito del presente patto, compatibilmente con le esigenze
istituzionali di servizio;
- ad intervenire con personale della Polizia di Stato e dell’Arma dei
Carabinieri ad incontri organizzati nel Quartiere nell’ambito del presente
patto, su tematiche connesse alle materie di competenza istituzionale, sulla
base di una programmazione preventivamente concordata;
- a fornire informazioni statistiche utili a studi finalizzati alla diagnosi
di sicurezza promossi dal Comune di Cremona
I soggetti partecipanti si impegnano
- a fornire la massima collaborazione, nei limiti delle proprie risorse, alle
attività finalizzate alla sicurezza promosse dal Comune,
- a favorire la messa in rete delle conoscenze ritenute utili alla
realizzazione di attività rivolte alla sicurezza, programmate nell’ambito del
presente Patto.
Il Patto avrà durata di un anno dalla data di sottoscrizione e s’intende
tacitamente rinnovato di anno in anno, salvo contrario avviso espresso dal
Comune o da almeno la metà dei soggetti sottoscrittori, reso noto con almeno
sei medi d’anticipo. Il Comune ed i soggetti sottoscrittori si riservano di
integrare o modificare il presente Patto durante tutto il periodo della sua
vigenza. Le attività oggetto del Patto costituiranno oggetto di specifica
verifica semestrale.