15 Settembre, 2002
Task force per il patrimonio organario cremonese
Un censimento, un tavolo per il restauro e la valorizzazione sull'intesa pubblico-privato
 Propone iniziative per la conservazione e la valorizzazione
del patrimonio organario della provincia di Cremona la mozione presentata al
Consiglio Provinciale dal Consigliere della Margherita, Sandro Gugliermetto,
offrendo come indirizzo concreto la realizzazione di un censimento e di un
tavolo per il restauro e la salvaguardia che scaturisca dalla migliore intesa
pubblico-privato. Il testo integrale:
Nella diocesi di Cremona, che conta 223 parrocchie, sono stati censiti quasi 200
organi a canne storici; nella diocesi di Crema, dove manca un analogo
censimento, si può stimare che le proporzioni siano simili. In queste poche
cifre si possono già leggere l'importanza e la diffusione capillare del
patrimonio organario nella nostra provincia. Si tratta di strumenti di ogni
epoca - dal XVI al XX secolo - spesso di grande importanza storica, artistica e
organologica, dove l'importanza dello strumento non sempre corrisponde a quella
della chiesa che lo ospita: capita infatti di trovare gli strumenti più
preziosi in sperdute chiesette di campagna, dove la carenza di mezzi e di
risorse umane determina talora una particolare difficoltà nella conservazione
di questo patrimonio.
Tale patrimonio, che è vanto per la nostra storia e per la nostra cultura,
subisce oggi gravi situazioni di sofferenza, a causa dell'incuria o, più spesso
e semplicemente, dell'usura del tempo e del ridotto utilizzo degli strumenti sia
in sede liturgica che concertistica.
L'organo a canne, va da sé, è un bene ecclesiastico. Ma, oltre ad essere
comunque un bene artistico fruibile da parte di tutta la collettività, è anche
uno strumento che esiste soltanto nelle chiese - con le rare eccezioni, da noi
non presenti, di alcune grosse sale da concerto. La conservazione di quel
patrimonio, dunque, è tassello indispensabile per la conservazione e la
promozione della cultura musicale; ed è quindi dovere ed interesse anche delle
Istituzioni pubbliche intervenire nella sua salvaguardia.
TUTTO CIÒ PREMESSO, IL CONSIGLIO PROVINCIALE IMPEGNA LA GIUNTA
- ad assumere ed analizzare i censimenti del patrimonio organario delle chiese
della provincia già compiuti, e ove necessario promuoverne ex-novo;
- a promuovere un tavolo comune con organisti, organari, associazioni culturali
e rappresentanti delle Diocesi di Cremona e Crema, al fine di realizzare in
tempi ravvicinati un piano complessivo di intervento per il restauro e la
salvaguardia del patrimonio organario, seguendo le situazioni di maggior
sofferenza e concedendo priorità agli organi di maggior interesse storico;
- a destinare all'uopo adeguate risorse finanziarie proprie, e a
sollecitare l'intervento congiunto delle Diocesi di Cremona e Crema, delle
Parrocchie, dei Comuni, di eventuali finanziatori privati.
Sandro Gugliermetto
Consigliere Provinciale Gruppo "La Margherita - Democrazia è
libertà"
Mozione 5067 11 gennaio 2005
 
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