15 Settembre, 2002
Consiglio Comunale - Seduta di lunedì 21 marzo 2005
Il ringraziamento del Sindaco al Direttore Generale Renzo Rebecchi
 Prima dell’inizio dei lavori, trattandosi dell’ultimo
Consiglio al quale ha partecipato il Direttore Generale Renzo Rebecchi, il
Sindaco lo ha salutato e ringraziato pubblicamente: “Il 16 maggio 2004, dopo
oltre 42 anni di servizio all’interno del Comune di Cremona, è stato
collocato a riposo, nella veste di Segretario Generale, il Dott. Renzo Rebecchi,
che ha però mantenuto la carica di Direttore Generale dell’Ente. Il 31 marzo
prossimo il Dott. Renzo Rebecchi lascerà anche questo incarico che verrà
assunto, dal 1° aprile, dal Dott. Vincenzo Filippini, attuale Segretario
Generale. Approssimandosi questa scadenza, ho ritenuto doveroso, nell’ultima
seduta di marzo del Consiglio Comunale, esprimere al Dott. Re becchi, a nome di
tutti i presenti, dell’apparato comunale e della Città, il saluto più
sincero, esprimendo inoltre un vivo quanto partecipato ringraziamento per l’impegno
che ha saputo profondere in tutti questi anni al servizio dell’Ente. Un
impegno che Renzo Rebecchi - come possono testimoniare tutti coloro che hanno
lavorato al suo fianco - ha svolto con un elevato senso di responsabilità e di
profondo rispetto verso l’istituzione comunale, dimostrando inoltre, grazie
all’esperienza maturata, un livello di grande preparazione e di eccellenza
nelle molteplici questioni che si è trovato di volta in volta ad affrontare.
Dal giorno del mio insediamento sino ad ora abbiamo lavorato fianco a fianco: in
lui ho trovato un collaboratore ed un consigliere prezioso, dotato di
sensibilità, di conoscenza del passato e di una preparazione davvero
encomiabile che mi ha aiutato, con garbo e discrezione, a conoscere la macchina
amministrativa del Comune. Grande è la stima che ho nei suoi confronti per
quanto ha fatto in questo periodo, accompagnandomi in un mondo che per me, che
provenivo da un’altra realtà qual è la Provincia, era del tutto nuovo. Sono
quindi certo che la sua esperienza, nonché la sua indiscutibile dote di
comprendere immediatamente il nocciolo dei problemi e di trovare una giusta
soluzione sono stati apprezzati anche da molte altre persone che siedono in
questa Sala. Sicuro pertanto di interpretare la volontà di tutti i presenti,
esprimo al Dott. Renzo Rebecchi la profonda stima per il dirigente innanzitutto,
ma anche per l’uomo, augurandogli un futuro sereno e ancora ricco di
soddisfazioni”.
Ha quindi preso la parola il Direttore Generale Renzo Rebecchi che con grande
sincerità e serenità ha ringraziato il Sindaco e tutto il Consiglio Comunale.
Il Direttore Generale ha brevemente ricordato tutte le Amministrazioni con le
quali ha lavorato, rinnovando la sua convinzione dell’importanza del Consiglio
Comunale, considerato come “Agorà della Polis”, sempre teso a ricercare il
bene della città, anche se il ruolo di questo organismo è andato
ridimensionandosi negli ultimi anni. Renzo Rebecchi ha quindi sottolineato l’importanza
di un Consiglio Comunale inteso come stimolo all’attività della Giunta. Il
Direttore Generale ha concluso il suo intervento affermando di avere concluso
questa sua esperienza con la serenità di avere dato tutto quanto era nelle sue
capacità, convinto della salvaguardia della democrazia e dell’imparzialità
in ogni circostanza.
Interrogazione in data 10 febbraio 2005 presentata dal Consigliere Comunale
del Gruppo Consiliare “Forza Italia” Carlalberto Ghidotti in merito ai
controlli effettuati dal Comune di Cremona sulle utenze degli appartamenti
comunali (Testo dell’interrogazione: In considerazione delle numerose
lamentele di cittadini proprietari di appartamenti attigui ad appartamenti
comunali si chiede: se e come il Comune verifica l’effettiva dimora dei
soggetti assegnatari negli appartamenti a loro destinati. Da indagini svolte
personalmente, risulta infatti che spesso questi appartamenti sono abitati da
persone diverse dai regolari locatari e che spesso diventano dormitori per
persone che non hanno regolare dimora e permesso di soggiorno; se vi è evidenza
di controlli effettuati dall’ASL in merito alle condizioni igienico sanitarie
degli appartamenti locati e dei locali di pertinenza, troppo spesso lasciati ad
incuria e totale abbandono, con il conseguente deperimento degli stessi).
All’interrogazione ha risposto l’Assessore Maura Ruggeri: L’Amministrazione
Comunale, dopo avere assegnato gli alloggi, effettua annualmente un
controllo di tipo amministrativo nel momento in cui acquisisce i redditi per
aggiornare gli affitti, che vengono comparati con gli stati di famiglia.
Qualsiasi nuovo inserimento nel nucleo originariamente assegnatario deve essere
autorizzato con apposito provvedimento dirigenziale ed in presenza di
particolari condizioni individuate nel vigente Regolamento regionale in materia
di edilizia residenziale pubblica (art. 20 e 21). L’Amministrazione Comunale
non dispone di un servizio ad hoc di tipo ispettivo e viene a conoscere della
presenza in alloggi ERP persone che non hanno titolo per abitarvi, in vari modi:
attraverso le segnalazioni del servizio sociale per quei nuclei che sono
conosciuti ai servizi; dietro segnalazione dei vicini di casa; su segnalazione
dell’ALER per gli alloggi di sua proprietà o per quelli di proprietà
comunale dati in gestione all’ALER stessa. L’Ufficio Alloggi: chiede un
sopralluogo al Corpo di Polizia Locale; la Polizia Locale invia il referto del
sopralluogo. Nel caso in cui emergesse che in un alloggio pubblico vi siano
persone che non hanno titolo per abitarvi, viene realizzato l’allontanamento
della/e persona e si procede alla sostituzione delle serrature.
Considerata la particolarità dell’operazione, l’operatore dell’Ufficio
Alloggi che interviene sul posto si fa accompagnare dagli Agenti di polizia
Locale. Allo stato attuale, non si registrano casi di persone che occupino
alloggi pubblici attraverso forme violente (p.es. sfondamento di porte,
ecc.). In passato sono stati riscontrati due casi di occupazioni di questo
tipo. Esistono certamente situazioni più occasionali e sporadiche per le quali
è in atto un “presidio” da parte del Corpo di Polizia Locale. Per quanto
attiene alle situazioni di antigienicità di alloggi ERP, il Comune, a fronte di
un decreto ASL che dichiara tale condizione, provvede a dichiarare la decadenza
dell’atto di assegnazione, disponendo l’allontanamento della persona dall’abitazione
antigenica. Quando l’antigienicità dipende da cause non imputabili al
conduttore, il Comune provvede ad una assegnazione. Ma è anche già successo
che il Comune, in presenza di situazioni di antigienicità dipendenti da cause
riconducibili alla responsabilità del conduttore abbia recuperato l’alloggio
senza procederete ad una nuova assegnazione. Vi è la necessità di realizzare
un miglioramento del controllo sociale: ma la risposta non può essere
unidirezionale.
Il Consigliere Ghidotti si è detto non soddisfatto della risposta ottenuta
anche se formalmente corretta e puntuale.
Interpellanza in data 1° marzo 2005 presentata da Consiglieri vari (primo
firmatario Carlo Malvezzi) circa i problemi del traffico e della qualità dell’aria
in via Giordano e via Massarotti (Testo dell’interpellanza: Premesso che:
la città di Cremona soffre da anni una cronica carenza di adeguate
infrastrutture per la mobilità; uno dei punti i maggiore criticità del sistema
stradale urbano è costituito dalla Via Giordano e Via Massarotti,
quotidianamente gravate da un transito eccezionale di automezzi; tale
circostanza è dovuta alla mancanza di un tratto di tangenziale, denominato
anche strada sud, che consentirebbe di completare il ring esterno alla città e
di deviare gran parte del traffico che oggi circola sulle due vie urbane in
oggetto; tutte le amministrazioni comunali degli ultimi anni hanno posto nel
proprio programma la realizzazione della cosiddetta strada sud, sena mai
procedere alla sua costruzione; nel mese di maggio 2004, a ridosso della
scadenza elettorale, il Comune di Cremona ha depositato uno studio di
fattibilità contenente cinque diversi tracciati della predetta opera; nel
documento contenente le linee programmatiche di mandato 2004-2009 del Sindaco
Corada, tra gli interventi previsti si legge “valutazione costi/benefici da un
punto di vista ambientale ed economico del progetto strada sud”; oltre 300
residenti in Via Giordano hanno recentemente inviato al Sindaco una nota per
richiedere interventi strutturali e rapidi su Via Giordano, costantemente
attanagliata dal traffico e dallo smog delle automobili;le giuste istanze dei
residenti di Via Giordano meritano risposte certe e concrete; Si chiede di
comunicare al Consiglio Comunale le risposte ai seguenti quesiti: l’Amministrazione
Comunale ha già provveduto ad effettuare la “valutazione costi/benefici da un
punto di vista ambientale ed economico del progetto strada sud”, annunciata
nel documento contenente le linee programmatiche di mandato del sindaco Corada
e, in caso affermativo, a quali conclusioni è giunto? Qualora la valutazione
sopra descritta avesse dato esito positivo, quale tra i cinque percorsi
ipotizzati dalla precedente amministrazione per la costruzione della cosiddetta
strada sud è, a giudizio dell’amministrazione, meritevole di realizzazione?
Qualora la valutazione sopra descritta avesse dato esito negativo, come intende
procedere l’amministrazione comunale per ovviare all’oggettiva condizione di
disagio in cui si trovano centinaia di cittadini residenti lungo le Vie Giordano
e Massarotti a causa del consistente volume di traffico veicolare fonte di
inquinamento acustico e dell’aria; In ogni caso quali misure concrete l’amministrazione
comunale intende adottare nel breve e medio periodo per far fronte alle giuste
lamentele pervenute dai tanti cittadini residenti?).
All’interpellanza ha risposto l’Assessore Daniele Soregaroli: Nel 2002 fu
sperimentato per 24 giorni il senso unico in Via del Giordano, approfittando di
un cantiere, contrapposto a Via Cadore, per renderci conto dei possibili
sviluppi, anche in riferimento alla presenza nel PRG del tracciato della strada
sud. Via del Giordano è una delle vie che soffre per la pressione ordinaria del
traffico, così come avviene in Via Dante e in Via Ghinaglia. L’indagine
effettuata nell’ambito del Piano Urbano del Traffico ha offerto dati che vanno
a supporto della possibile realizzazione della strada sud. Nei primi otto mesi
di governo questa Amministrazione non ha potuto avere informazioni adeguate
rispetto all’ultima indagine condotta e soprattutto dopo che sono state
presentate le ipotesi di tracciato. Non sono stati compiuti passi in avanti, ma
non per mancanza di volontà. Ma ora, sulla base di questi tracciati e definite
alcune priorità oggettive, è necessario vedere qual è l’ipotesi migliore o
quale può essere rimodellata. Vi è poi il problema del superamento dei corsi d’acqua,
tenendo conto che si vuole avere un impatto meno forte possibile sul
territorio. Occorre procedere per gradi e con molta prudenza, in quanto ci
si trova ad operare nel Parco del Po e del Morbasco. Altra questione non certo
secondaria è quella economica: è vero che si parla di una strada urbana, ma è
anche vero che non è giusto che questa operazione ricada esclusivamente sulle
spalle dell’Amministrazione Comunale. Attualmente non esistono le condizioni
per ricorrere all’intervento di altri soggetti. Inoltre, su questi interventi
di così grande importanza, come per altri, è necessario un supporto a livello
nazionale e regionale, così come occorre una politica complessiva di drastica
riduzione del traffico privato.
Il consigliere Malvezzi si è detto non completamente soddisfatto della risposta
ottenuta. L’esponente di FI ha dichiarato pertanto di trasformare la sua
interpellanza in mozione perché non si può continuare a rimandare una scelta
su questo punto.
Interrogazione in data 5 marzo 2005 presentata dal Consigliere Comunale del
Gruppo Consiliare “Forza Italia” Carlo Malvezzi circa l’indisponibilità
di biglietti per il trasporto pubblico gestito dalla KM S.p.A. di Cremona (Testo
dell’interrogazione: Premesso che: Il trasporto pubblico locale di Cremona
viene gestito dalla Km S.p.A., società controllata dall’A.E.M. S.p.A. di
Cremona; alla Km S.p.A., oltre alla gestione dei trasporti, spetta anche il
compito di rifornire i rivenditori dei biglietti necessari ai cittadini per
usufruire dei servizi da essa erogati; i servizi offerti dalla Km S.p.A. sono
stati spesso oggetto di critiche da parte cittadini e di esponenti sindacali,
per la scarsa rispondenza alle nuove esigenze di mobilità delle persone;da
lunedì 28 febbraio scorso la Km S.p.A. non rifornisce i rivenditori di
biglietti in quanto sprovvista degli stessi perché in attesa di ristampa; da
informazioni assunte presso gli stessi rivenditori, risulta che la società non
distribuisce il ticket da 10 corse dal mese di dicembre scorso, con conseguente
aggravio dei costi per i cittadini ed in particolare per le persone anziane che
usufruiscono maggiormente di tale ticket; tale anomala situazione provoca disagi
ai rivenditori e ai cittadini posti nell’impossibilità di rifornirsi dei
biglietti per il corretto accesso ai servizi, e un chiaro danno economico per la
società; i cittadini cremonesi sprovvisti del biglietto sono costretti, loro
malgrado, ad usufruire del servizio gratuitamente o ad utilizzare altri mezzi di
trasporto; l’ultimo bilancio della Km S.p.A. ha presentato una perdita di
esercizio di oltre un milione di euro; Si chiede al Sindaco di comunicare al
Consiglio Comunale le risposte ai seguenti quesiti:L’Amministrazione comunale
era a conoscenza della situazione sopra esposta? Entro quale data si intende
ripristinare la corretta distribuzione dei biglietti e dei ticket da 10 corse ai
rivenditori, ponendo fine ad un grave disservizio con conseguenze economiche
negative per la società e quindi per il Comune di Cremona? A quanto ammonta il
danno economico derivante dalla mancata distribuzione dei biglietti da parte
della società? Come l’amministrazione comunale intende agire per recuperare
il danno economico? La Km S.p.A. intende assumere iniziative per scusarsi nei
confronti dei cittadini e dei rivenditori per il disagio loro arrecato?).
All’interrogazione ha risposto l’Assessore Daniele Soregaroli: Il ripristino
è avvenuto il 4 marzo. La difficoltà di disponibilità dei biglietti è stata
di tre giorni, per quello di multicorse di dieci giorni. Il ritardo nel
rifornimento dei biglietti è dovuto al fatto che la loro realizzazione è stata
affidata ad una ditta specializzata in materiale anti contraffazione. La
mancanza di titoli di viaggio per questo periodo, non essendo estesa a tutta la
città, non permette di quantificare l’eventuale danno. Il disagio è stato
comunque contenuto. Le scuse sono state in ogni caso manifestate pubblicamente
dal Presidente di KM S.p.A.
Il consigliere Malvezzi si è dichiarato non soddisfatto della risposta ottenuta
e ha invitato l’Assessore a chiedere a KM tutti i dati di vendita dei titoli
di viaggio da gennaio ad oggi per verificare quali sono state effettivamente le
entrate.
Mozione in data 7 marzo 2005 presentata da Consiglieri Comunali vari (primo
firmatario Piergiorgio Bergonzi) in merito alla ricorrenza del 60° anniversario
della resistenza. (Testo della mozione: Premesso che quest’anno ricorre il
60° anniversario della Liberazione dell’Italia dal nazifascismo; tale
ricorrenza deve costituire un’importante e straordinaria occasione per
diffondere fra i cittadini la conoscenza e la consapevolezza del valore della
Resistenza quale presupposto fondante della Costituzione Repubblicana e della
nostra democrazia costituzionale; che solo in nuovo tale contesto di democrazia
costituzionale gli stessi enti locali hanno potuto costituirsi quale
fondamentale istanza democratica in rappresentanza dei cittadini; Impegna la
Presidenza del Consiglio Comunale e la Giunta a ricordare con la massima
solennità la ricorrenza del 60° anniversario della Resistenza anche promovendo
la convocazione solenne e congiunta dei Consigli Comunali e Provinciale aperti
alla cittadinanza).
Dopo l’illustrazione della mozione da parte del proponente, l’Assessore
Gianfranco Berneri ha illustrato le principali iniziative programmate per
celebrare in maniera adeguata il 60° anniversario della Liberazione, iniziative
che sono in parte già state attuate ed in parte saranno realizzate in stretta
collaborazione con la Provincia attraverso il Comitato per la Difesa e lo
Sviluppo della Democrazia. E’ seguito un ampio quanto animato dibattito che è
stato concluso dall’intervento molto partecipato del Sindaco che ha
sottolineato i valori che sono alla base della democrazia repubblicana e che ha
rimarcato con forza quanto ha rappresentato per la libertà del nostro Paese la
Resistenza. Alla fine la mozione è stata messa ai voti ed è stata approvata a
larga maggioranza. Si sono astenuti Claudio Demicheli, Carlo Malvezzi e Andrea
Vacchelli. Hanno espresso voto contrario Chiara Capelletti, Irene Nicoletta De
Bona, Giacomo Zaffanella, Laura Carlino e Domenico Maschi.
Mozione in data 28 dicembre 2004 presentata dal Gruppo Consiliare “Lega
Nord” in merito alle vaccinazioni obbligatorie nelle scuole (Testo della
mozione: Premesso che: Il DPR 394/99 prevede che gli studenti stranieri, al pari
degli italiani, siano sottoposti alle disposizioni in materia di vaccinazioni
obbligatorie; al momento dell’iscrizione dello studente alla scuola, la
famiglia ha la possibilità di dichiarare l’avvenuta effettuazione delle
vaccinazioni obbligatorie mediante autocertificazione (Circ. Min. 489/98); I
direttori delle scuole e i capi degli istituti di istruzione pubblica o privata
sono tenuti ad accertare se siano state praticate agli alunni le vaccinazioni e
le rivaccinazioni obbligatorie (Dpr 355/99); Da diversi episodi segnalati anche
in scuole della Provincia di Varese e di Milano è risultato che alcuni alunni
hanno contratto malattie che ormai da decenni non si manifestavano nelle scuole
italiane; Secondo il Testo Unico sugli Enti Locali del 18 agosto 2000, n. 267,
il Sindaco è l’Autorità sanitaria locale. Ogni qualvolta il Sindaco, anche
su indicazione dei servizi territoriale o su segnalazione di altri uffici, o
enti, di associazioni o di cittadini venga a conoscenza della esistenza o della
insorgenza di situazioni antigieniche, malsane, a rischio o irregolari, può
richiedere l’intervento immediato dei servizi di supporto /Aziende Sanitarie
Locali) per verifiche, accertamenti o formulazioni di proposte inerenti il caso.
Il Consiglio Comunale impegna la Giunta a deliberare: Che l’Amministrazione
Comunale intervenga presso i Dirigenti scolastici operanti in questo Comune
affinché provvedano ad accertare, negli istituti scolastici di loro competenza,
la veridicità di tutte le autocertificazioni riguardanti le vaccinazioni
obbligatorie, richiedendo se necessario l’intervento dell’Azienda Sanitaria
Locale. Che il Sindaco in qualità di massima Autorità sanitaria locale, in
caso di accertamento della presenza di situazioni antigieniche negli istituti
scolastici ponga in essere con provvedimenti autoritativi d’urgenza tutte le
misure necessarie alla tutela della propria popolazione studentesca, segnalando
contemporaneamente alla competente Procura della Repubblica eventuali omissioni
attuate da Dirigenti Scolastici).
Sull’argomento è intervenuta l’Assessore Daniela Polenghi che ha letto
alcuni stralci delle norme regionali relative a certificazioni in materia di
igiene e sanità pubblica, determinazioni in materia di medicina scolastica e
certificazioni sanitarie, offrendo in questo modo ampi chiarimenti sull’argomento
in discussione. In particolare, in merito al certificato di vaccinazione per l’ammissione
scolastica, l’Assessore ha ricordato quanto prescritto da una circolare della
Regione Lombardia: “Fermo restando l’adeguamento, da parte degli istituti
scolastici, all’autocertificazione delle avvenute vaccinazioni a cura dei
genitori, in caso di richiesta di verifica da parte del Dirigente Scolastico, l’ASL
provvederà a comunicare la regolarità o meno per i nominativi trasmessi, senza
l’invio di alcun certificato individuato. Tale prassi operativa presuppone
ovviamente che l’ASL effettui, sia la sorveglianza delle coperture vaccinali
dei propri residenti, sia la sorveglianza ed il monitoraggio degli inadempienti”.
In un’altra circolare si dice inoltre: “ Il paventato timore di una
riduzione della sicurezza per alunni o studenti, pur comprensibile, non trova
fondatezza scientifica, considerato che gli interventi di profilassi nei
confronti delle patologie di rilievo a cura dell’ASL permangono invariati e
sono già stati ampiamente regolamentati a livello regionale e anche da ogni
singola ASL”. La mozione è stata quindi posta ai voti e respinta a larga
maggioranza. A favore hanno votato la Lega Nord e AN, si sono astenuti invece i
consiglieri di FI. Tutti gli altri hanno votato contro.
Approvazione della convenzione da sottoscriversi tra il Comune di
Cremona, il Comitato Provinciale C.O.N.I. ed il Centro Servizi
Amministrativi M.I.U.R. di Cremona per la valorizzazione dell’educazione
motoria nel processo evolutivo della persona e per lo sviluppo di una corretta
cultura sportiva di base a Cremona.
Dopo il parere favorevole espresso dalla Giunta Comunale il 9 marzo scorso,
il Consiglio Comunale ha approvato all’unanimità questa convenzione. Dal 2000
è nata una proficua collaborazione tra il Comune di Cremona, il Comitato
Provinciale del CONI ed il Centro servizi Amministrativi del Ministero dell’Istruzione
Ufficio Educazione Fisica e Sportiva di Cremona per lo sviluppo del progetto “La
promozione e valorizzazione dell’educazione motoria nel processo evolutivo
della persona e per lo sviluppo di una corretta cultura sportiva di base a
Cremona” che ha avuto come atto ufficiale la sottoscrizione di un protocollo d’intesa
tra gli enti promotori. Questo protocollo d’intesa, approvato dalla Giunta
Comunale l’11 febbraio 2004, necessita ora di essere consolidato attraverso la
sottoscrizione di una convenzione pluriennale che consenta una più puntuale e
corretta programmazione del progetto, cos’ da potere intervenire con certezze
amministrative e gestionali negli anni futuri.
Convenzione tra il Comune di Cremona e Comuni vari per la definizione di
interventi di assistenza alla persona a favore di portatori di handicap
residenti nei rispettivi territori comunali e frequentanti le scuole di ogni
ordine e grado. Prima integrazione dei Comuni firmatari (Comune di
Spinadesco).
Dall’anno scolastico 2000/2001 il Comune di Cremona disciplina la definizione
e lo svolgimento di interventi di assistenza alla persona a studenti disabili
residenti nei rispettivi territori comunali attraverso rapporti convenzionali
con altri comuni limitrofi. E’ appena entrata in vigore la nuova convenzione
di durata biennale che regola i rapporti in particolare on i Comune di di
Casalbuttano, Corte de’ Frati, Gerre de’ Caprioli, Gussola, Persico Dosimo,
Ribecco d’Oglio, Sesto ed Uniti, Soresina, Sospiro e Stagno Lombardo. L’11
febbraio scorso il Comune di Spinadesco ha chiesto di poter aderire a questa
convenzione , impegnandosi ad adottare il provvedimento nella prima seduta di
Consiglio utile. Questo rapporto convenzionale non comporta alcun onere a carico
del Comune di Cremona, poiché i Comuni che si avvalgono di questa convenzione
sostengono completamente il costo di servizio. Il Consiglio Comunale ha
approvato all’unanimità.
Approvazione degli indirizzi strategici nei confronti dell’Azienda Speciale
Cremona Solidale, per l’anno 2005.
Il 9 marzo scorso la Giunta Comunale ha espresso parere favorevole su questo
oggetto che il Consiglio Comunale ha approvato all’unanimità. Il 31 marzo
scadrà il periodo di proroga del contratto di servizio sottoscritto nel 2004
con l’Azienda Speciale “Cremona Solidale”. La proroga è stata approvata
dal Consiglio Comunale il 20 dicembre 2004, a fronte della necessità di
puntualizzare, alla luce della sperimentazione condotta nel primo anno di
attività dell’Azienda, alcuni aspetti del contratto di servizio, così da
rendere più funzionale il rapporto con la stessa. Secondo quanto previsto dallo
Statuto di “Cremona Solidale” spetta al Comune indicare gli indirizzi
strategici e gli obiettivi fondamentali cui l’Azienda deve attenersi nell’espletamento
delle attività gestionali dei servizi di propria competenza. Dovendo inoltre la
medesima aggiornare annualmente il piano-programma, che comprende
necessariamente il contratto di servizio, vi è la necessità di riprendere ed
aggiornare gli obiettivi da indicare all’Azienda come prioritari per il
proseguimento delle sue attività nel 2005. A tale proposito occorre tenere
conto delle nuove disposizioni regionali in materia di IDR, di servizi
residenziali e semiresidenziali con valenza sanitaria, che rendono prioritaria
una politica di adeguamento strutturale e gestionale. Gli indirizzi che vengono
sottoposti all’esame del Consiglio Comunale riprendono la programmazione in
parte già approvata con il precedente piano-programma, integrandola con
contenuti più specifici fra i quali assumono particolare rilevanza la politica
tariffaria nei confronti dell’utenza (mantenere gli adeguamenti tariffari nei
confronti dei cittadini utenti dei servizi trasferiti nei limiti del recupero
inflazionistico del 2,5%, già indicato nel piano programma per il triennio
2004/2006; graduare l’aumento tariffario, nei casi per i quali vi è la
necessità di armonizzare le tariffe di servizi analoghi ma provenienti da altri
Enti gestori diversi, così da uniformare nel prossimo triennio il trattamento
tariffario) e l’introduzione di rapporti economici Comune/Azienda
differenziati per servizio (differenziare i rapporti economici in ordine ai
servizi trasferiti in gestione dal Comune di Cremona e dalla Fondazione Città
di Cremona, distinguendo tra servizi a canone centro di prima Accoglienza,
Comunità Alloggio per Handicap, servizi a tariffa Comunità Alloggio
Minori e Centri Socio Educativi, Servizio Assistenza alla Persona, Assistenza
Domiciliare e Centro Diurno -, allo scopo di potere meglio realizzare un’azione
complessiva di monitoraggio dei volumi dei servizi per una più efficace
programmazione degli interventi erogabili in rapporto al bisogno ed alle risorse
comunali disponibili).
Integrazione della deliberazione di Consiglio Comunale n. 107/59037 del 6
dicembre 2004 relativa alla approvazione della convenzione per l’attuazione
del progetto “Rete provinciale di sportelli per l’immigrazione”con
estensione al Comune di Vescovato.
Il Consiglio Comunale ha approvato all’unanimità questo oggetto. Nell’aprile
scorso è stato presentato all’ASL il progetto denominato Rete provinciale di
sportelli sull’immigrazione che di fatto proseguiva analogo progetto già
avviato nel 2003 dal Comune di Soresina al quale hanno aderito i Comuni di
Vescovato, di Cremona e la Provincia di Cremona. Il progetto è stato finanziato
con contributo regionale di € 45.288,00. In sede di avvio del progetto il
Comune di vescovato ha comunicato la decisione di non aderire per la necessità
politico-amministrativa di ulteriori approfondimenti. Pertanto la convenzione
attuativa è stata stipulata tra il Comune di Cremona e di Soresina e la
Provincia di Cremona, prevedendo nella stessa la possibilità di ampliamento ad
altri Comuni del distretto anche in momenti successivi. Il Comune di Vescovato,
il 16 febbraio scorso, ha comunicato la decisione di aderire al progetto. Da qui
la necessità di integrare la delibera già approvata.
 
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